venerdì 31 agosto 2012

Nebbia d'agosto

Nebbia d'agosto

Nebbia d'agosto.
S'illumina il sentiero.
Alba sommersa.

Riyueren

Nebbia d'agosto


Mi sono alzata alle 4 del mattino. 

Sarei riuscita a fotografare l'alba in Praglia, questa volta. Per poco non scrivo "la mia alba"...perché spesso mi accade di andare dove le cose mi chiamano, ed era già da diverso tempo che l'alba mi chiamava, solo che per un motivo o per l'altro partivo da casa troppo tardi e sulle colline di Praglia il sole splendeva già.

Nebbia d'agosto


Svegliandomi alle 4 e partendo così alle 5, pensavo che avrei avuto la mia alba. Finalmente.

Oh, sì, ho avuto la mia alba, solo che non era come pensavo io. Siamo passati dal buio al bianco della nebbia.


Nebbia d'agosto


In un certo senso quel chiarore lattiginoso mi è venuto incontro come un abbraccio.

Ho lasciato mio marito in auto a recuperare il sonno perduto per colpa mia.

Ho tolto i sandali, infilato le scarpe, il k-way rosso e mi sono lasciata avvolgere completamente.


Nebbia d'agosto


Il silenzio. Il sentiero che sembrava aprirsi nella luce...perché la nebbia è luce purissima... probabilmente si richiudeva alle mie spalle... non so, non ho guardato, non mi sono voltata indietro.

I miei faggi mi aspettavano, a rami aperti, come braccia, come sempre.


Nebbia d'agosto


L'alba più bella che potessi immaginare.

sabato 25 agosto 2012

Gianfranco Timossi, scultore.

A Campoligure


Radice umana
che del suo cuore inquieta
svela la forma.

Soffre armoniosa i solchi
del tronco che sostiene.

Riyueren


A Campoligure


Noi siamo qui per apprendere e per custodire, non per distruggere.

Impariamo attraverso la Natura, che da sempre parla all'Uomo: un tempo addirittura le sue parole erano Dèi.

Impariamo attraverso l'inconscio, che ci parla con il linguaggio dei sogni: una volta si chiamavano Visioni ed erano ritenuti sacri, messaggi divini.

In seguito l'Uomo ha cominciato a chiudere le sue orecchie e  soprattutto lo sguardo del cuore: lo ha fatto giustificandosi con il fatto di "aver finalmente aperto gli occhi"...bene, non è mai stato così cieco come da quel momento.

I risultati, ahimè, sono sotto agli occhi di tutti: quelli che dovevano custodire sono diventati i primi distruttori di ciò che era stato loro affidato.

Visione e Forma

C'è ancora qualcuno però, qua e là nel Tempo e sulla Terra, qualcuno in grado di leggere nel libro della Natura, qualcuno che sa ascoltare i sogni e trarne visioni, qualcuno che sa vedere..e che poi soprattutto sa anche mostrare quello che la Natura gli ha indicato e lo fa nella condivisione, non tenendo nulla solo per sé.

Visione e Forma


Anime inquiete nella loro ricerca eppure armoniose al tempo stesso.
Io ho avuto il piacere di conoscerne una.

Gianfranco Timossi

Gianfranco Timossi è un'anima speciale, uno scultore autodidatta. Nato nel paese di origine della mia famiglia, Campoligure, ha anche vissuto per un certo periodo a Rodi.

A Campoligure


Gianfranco riesce a dare forma alle sue visioni interpretando i segni che la Natura ha lasciato nel tronco di alberi secolari, per lo più ulivi.

Potrete ben immaginare, da questa foto che lo ritrae al lavoro, le proporzioni delle sue sculture. Ci tengo a precisare che le sue opere sono ricavate da pezzi interi, non ci sono aggiunte di alcun genere, nessuna incollatura.

A Campoligure


Seguendo questo link che vi porterà ad un filmato della Rai, conoscerete non solo Gianfranco ma anche la persona che ha messo a disposizione il suo terreno per ospitare le sculture e scoprirete il perché questo luogo incantato si chiama "Il Giardino di Tugnin".


Il Giardino di Tugnin

Io ho cercato di esprimere,specialmente con le foto elaborate in B/N (le trovate qui) le sensazioni che ho provato di fronte alle sculture di Gianfranco...è un artista vero e generoso, perché mi ha permesso di esprimere la mia visione attraverso la sua: questo non è da tutti.

A Campoligure

Come non è da tutti rifiutare un assegno in bianco perché il compratore, tenendo la scultura per sé, non avrebbe permesso quello che per Gianfranco Timossi è fondamentale: la fruizione al pubblico, la condivisione. 

Sculture di Gianfranco Timossi

Nella poesia che ho scritto all'inizio del post ho cercato di esprimere, a parole, quello che ho fotografato.

Sculture di Gianfranco Timossi

Le visioni di Gianfranco sono estreme, armoniose e inquiete. Intense, così come è la sua anima e come sono gli alberi.

Sculture di Gianfranco Timossi


Da questo tronco maestoso, tra un po' di tempo, nasceranno le Muse ed io spero di poterne seguire ogni passaggio.


Visione e Forma


A Campoligure


Questo ulivo viene da Rodi, ha circa 700 anni: un gigante che, come altri della sua specie, è stato sradicato perché, non producendo più frutti, doveva essere rimpiazzato con alberi nuovi.

A Campoligure

Avrebbe dovuto diventare carbone, ma Gianfranco lo ha preso con sé. Io credo che le visioni dello scultore provengano direttamente dall'albero: l'artista è sempre un tramite, una porta, un varco...un cuore che rimane aperto, spalancato di fronte all'Universo.

E a pensarci bene...tutti noi siamo parole della Natura, tutti noi siamo sogni e visioni...e forse, pur essendo mortali, siamo anche Dèi.

Ps. altre foto qui

A Campoligure

lunedì 13 agosto 2012

Il Silenzio

Silence



Vorrei deporre il peso dei miei occhi
sul tuo ciglio di strada e insieme al vento
disperderne alla polvere il dolore.

Già sul mio sguardo un filo d'erba cresce:
non chiede fiori, sopporta il cuore avverso,
radice inesorabile al silenzio .

Riyueren

Silence


Ho una "statua custode": ogni volta che fotografo il suo dolore, immobile ed immutato da parecchi anni (dal 1800, credo) lei mi insegna cose e me le insegna nel silenzio. E contiene, custodisce, anche il mio dolore.


Silence


Mi suggerisce che non c'è unicamente silenzio, al di là del velo, ma semplicemente esistono parole diverse...quello che noi non udiamo non è affatto un silenzio: è un linguaggio fatto di luci, oscurità, movimento e quiete, lontano da noi eppure radicato dentro di noi...
potrei dire :"lontano in noi"..(è verso questo "lontano" che io sento di dover camminare..è questo "lontano" che cerco e che cerca me).

Silence


Posso dire di amare questa statua custode.



Il suo offrirsi allo scorrere dei giorni mi avvicina alla pace, il suo sguardo...all'armonia.

Silence

martedì 7 agosto 2012

Arabesque

Light flowing through open wounds


Se ti coglie l'attesa,                            
il tuo cuore diventa
una porta socchiusa,
un traforo di foglie
per cantare la luce.
Al tuo sguardo ogni crepa
è finestra sul cielo.

Riyueren


è attraverso le ferite che può entrare la luce...allora il cuore diventa trasparenza.

Light flowing through open wounds


If the waiting catches you,
your heart becomes
a door ajar.
You see holes in the leaves:
it's for singing the light.
In your eyes every crack
is a window on the sky.

Riyueren




Light enters through your open wounds... then your heart becomes transparent.

mercoledì 1 agosto 2012

Riyueren

Universi

Da dove vieni?                              
Da radici di vento.                         
E cosa sei?                                
Respiro che danza nel cuore.                                                              
Dove vai?
Vado al cielo e alla terra.
Ma chi sei?
Sono nuvola e sabbia.

Riyueren

Universi


Where are you from?
I'm from wind roots.
And what are you?
I am a breath and I dance in my heart
Where are you going?
I'm going to heaven and to earth.
Who are you?
I am cloud, I am sand.

Riyueren


Olio essenziale di lavanda