domenica 11 novembre 2012

Un regalo d'oltreoceano


Scrivo ascoltando la musica di questo video.

Mi hanno fatto un regalo.

Il mio amico Daniel, di Houston (ci siamo conosciuti da pochissimo, complice il tuo blog, caro Enzo) mi ha regalato questo video realizzato da lui (vi consiglio di visitare il suo canale You Tube: Ariodante76, scoprirete un'anima bella dal raffinatissimo gusto musicale e anche visivo).

Non so come Daniel ci sia riuscito, lui non poteva saperlo, ma il Lamento di Didone di Purcell è il mio brano preferito...ha così tanto di me...lo canto o lo accenno ogni volta che ho bisogno di entrare profondamente in me stessa.

Come poi sia riuscito a trovare un legame tra questa musica, la bellezza della voce di Nicolas Spanos, le mie foto, la conchiglia, il mare, una mia poesia, i miei autoritratti...questo resta un mistero, una di quelle meraviglie, quei fili di luce che mi tengono ancorata a questo mondo nonostante le difficoltà.

A questo proposito approfitto per salutarvi. Devo stare un po' lontana dal pc, non sto molto bene.Spero di tornare presto per poi poter partire per l'Africa.

Un abbraccio.A presto.






Daniel ha già realizzato altri due video, sempre utilizzando le mie foto.

Eccoli (solo i link, blogspot non mi permette più di un'anteprima, sembra). Grazie, Daniel.

http://youtu.be/SSXxbwTgp2w     


 http://youtu.be/JFBNwAy_ht4



venerdì 9 novembre 2012

Senza parole

Piccolo amico


Se mi tolgono le parole,
come potrò vedere?

Se poche sillabe mi lasciano al mattino
come potrò cantare?

Se mi tagliano i suoni sulle labbra,
come aprirò la nebbia?

Ecco, poso i miei occhi sopra le mani nude
e così vado, toccando ogni silenzio
rovisto luci ed ombre tra i rifiuti.

Anima mia, che hai fame e sete
ma che non hai la bocca....

Riyueren


Paesaggi


Sono state i miei occhi, le parole... e per molto tempo.

Attraverso le parole potevo vedere quello che accadeva fuori e dentro di me, perché potevo dare un nome a ciò che nome non aveva.


Io vedevo ( e vedo ancora) grazie alle parole scritte.

Gocce


Ma attraverso i suoni delle parole le mie labbra mandano baci al mondo: al mattino per me le parole sono sempre un canto.


Piccolo amico


Con il passare del tempo, purtroppo, le mie parole sono diventate come invisibili e non hanno più una voce, un suono...se non per me.

Mi contano le parole... e le mie sono sempre troppe.


Suoni gialli


Le immagini invece sono più silenziose, danno meno fastidio.

Così sto andando con gli occhi sulle mani, nude, perché non possiedo nulla.

Suoni gialli


Solo le immagini sanno toccare il silenzio, lo trovano anche quando giace tra i rifiuti. Solo le immagini sanno vedere e far vedere, perché lo toccano, quel silenzio con le sue luci ed ombre, che sono così tante...

La mia anima ha fame e sete, ma purtroppo non ha una bocca.

Le sono rimasti gli occhi.


Paesaggi