lunedì 25 febbraio 2013

Cages

Cages


Nuda e selvaggia, io bambina ancora,
era indecente, ma si tollerava.

Poi mi han cresciuta e rivestita a forza,
domato con i fiocchi i miei capelli
e ad ogni Pasqua andando dalla sarta
mi avrebbero cucito anche la bocca,
se avessero potuto, e mani e piedi.

Ora che sono sempre più una donna,
anima nuda e scalza, rendo inquieti
gli sguardi mascherati e ben vestiti.

Riyueren


Nella mia vita ho conosciuto persone in gabbia, a volte loro malgrado, a volte complici di quel quieto non vivere che porta ad avere sguardi (e anche parole) mascherati e ben vestiti... Persone che forse pensavano di essere al di qua delle sbarre, non dentro.


Allo zoo
















Ricordo l'anno scorso una visita allo zoo: i personaggi che intendo io, quelli che pensano di essere fuori dalle gabbie, erano tutti intenti a ridere in faccia agli animali, mangiando mele e fotografando con teleobiettivi da paura, usando il flash dove era proibito... sino a quando le scimmie non han girato loro il di dietro ( e allora ho riso io).



Cages
















Sono stata una bambina difficile, un'adolescente ribelle per certi aspetti e zerbino per altri, ora credo di essere una donna "dolcemente scomoda".

Spero per me di diventare una vecchia un po' più saggia e di evitare le gabbie.

Spero di conservare sempre la poesia nello sguardo, anche se la mia anima se ne va in giro nuda, selvaggia e scalza.

Mi rendo conto che così come vivo (o anche solo come guardo) posso apparire inquietante alle persone in gabbia. So anche che in futuro pagherò ancora più duramente per poter continuare ad essere me stessa.

Non ha importanza, sono sulla mia strada. E ci resto, anzi, meglio, ci cammino.


Manichini...a Verona

giovedì 14 febbraio 2013

Per noi due...

Love


Presso di me..e dentro e fuori ancora
così lontano, che solo col pensiero..
così vicino, dove soltanto il cuore...

Nell'istante che siamo ed è memoria
ed in quel sempre che non ci appartiene...
e poi nell'ombra, la mano della luce,
che rende lunghi i sogni nell'inverno.

Per le stagioni d'alba, e sul tramonto,
quando il sole riposa nei tuoi occhi...
e per l'autunno, quando il tuo bacio è foglia
e cade su di me la primavera.

Per sentieri di lucciole e di stelle,
quando il respiro è nostro, come piuma
e le nuvole sono, ali al cielo.

Quando dei voli restano le orme...

Allora io cammino nel tuo sguardo,
in te mi abbraccio a specchio di orizzonti.
Il mio silenzio apro a tua conchiglia.

Riyueren

Mir


Per noi due, per tutti, per le persone che si amano o si sono amate. Per chi si è perso e ritrovato, per chi può soltanto ricordare. 
Non solo per oggi, ma per sempre.

E per il mio amico Paolo.Che mi ha aiutato a capire che cos'è l'Amore, quello con la A maiuscola, fatto di dedizione, di cammino insieme e anche oltre.Al di là delle inevitabili assenze imposte dalla vita.Grazie.

mercoledì 6 febbraio 2013

Border Trees

Albero di confine


Albero di confine...
ed è così che viaggi, mio silenzio
come i miei occhi vedono i tuoi occhi:
un abbraccio di rami nella corsa
solitaria bordura di orizzonte
freddo di nebbie, confuso dai vapori
hai le radici nel giorno a mia memoria.

Parola di confine,
ascolto il nulla del cielo rumoroso
dove i voli s'appoggiano all'azzurro:
sono un giardino, e al di là dei vetri
mi semino in pensieri, mi coltivo
ma nel riflesso d'albero io vedo
come muovo le labbra e velo il cuore.

Riyueren


Albero del confine


Dal pullman in corsa, dai miei pensieri che corrono, dai sogni che si aprono ad ogni sguardo, sono nate queste foto...così come si aprono i miei occhi sugli alberi di confine... è così che ho deciso di chiamarli, quegli alberi solitari che mi piacciono tanto, sarà perché mi somigliano un poco.

Sono alberi soli, anche quando sono insieme ad altri alberi.


Alberi del confine

E ci sono anche parole di confine, quelle che stanno ai bordi, quelle che segnano l'orizzonte.

Alberi del confine

Anche le parole di confine mi assomigliano, in equilibrio sul cuore.

Alberi del confine