sabato 25 giugno 2016

Scelte

da "Il verbo degli uccelli"

Gli uccelli in volo sfidano l'asfalto
Con i miei occhi in volo
io sfido l'asfalto del silenzio.


Riyueren


Lo sguardo può scegliere su cosa posarsi e anche emulare le sfide degli uccelli quando in volo arrivano a sfiorare la strada e poi sfrecciano via.

I miei occhi volano a sfidare il silenzio che sempre più mi circonda.

E come gli uccelli gioiscono del cielo così io trovo la mia gioia nell'ascoltare i canti della luce nell'ombra.

Il mio cuore può scegliere come il mio sguardo. Una scelta non spunta come un fungo, è sempre la diretta conseguenza di scelte che stanno a monte, soprattutto quando sono scelte che altri hanno fatto.


Cimitero monumentale di Staglieno

giovedì 16 giugno 2016

A tempo indeterminato (The Cage)

The Cage


"Questo è il tuo spazio - hanno detto -
è a tempo indeterminato: fa' che ti basti"

Me lo hanno riempito di parole
e se ne sono andati in silenzio.
Credevo tornassero
a dirmi qualcosa sull'amore
o almeno insegnarmi
come si legano insieme le sillabe
a farne collane o ghirlande
per rendere elegante il vuoto nella bocca
o più sopportabile il silenzio...

Mi hanno dimenticata.

Mi guardavo attorno,
nell'attesa.
Facevo musica sulle sbarre della gabbia
picchiandoci sopra con la testa
(un modo come un altro
per attirare l'attenzione)

Non sono più tornati.

Ho aspettato tanto,
la mia vita era un fiume di attese
e l'attesa, si sa, è maledettamente seccante:
non avevo più acqua, in me, morivo di sete.
Allora ho misurato con il metro del cuore
lo spazio della mia gabbia,
poi ci ho messo dentro
tutto quello che mi serviva,
quello che mi dissetava :
il cielo, la terra, i pensieri
i silenzi, la pioggia e le parole
che mi avevano lasciato
(sì, quelle che mi erano rimaste
e quelle che se ne erano andate
-me le sono riprese , io da sola -).

Una gabbia di parole
può diventare un nido
proteggerti dalle assenze
dai discorsi vuoti...

Qui ogni cosa è a tempo indeterminato
cioè "non per sempre".

Anche questa gabbia,
che trabocca di cielo
e di pensieri.

Anche questo dolore,
che trabocca di terra
e di silenzi.

A tempo indeterminato:
sai quando arriva
ma non sai
quando se ne va.


Riyueren

sabato 4 giugno 2016

Papavero

Papaveri

Papavero, prestami il rosso del tuo sorriso!
Non nascondere al mio sguardo la tua bocca.
Sono impaziente come il vento
quando ti cerca fra l'erba.
Ho una pioggia nell'anima,
sono lacrime d'estate.
Incendiami il cuore,
voglio asciugare
ogni assenza
bruciare ogni silenzio.
Anche le mie ali
vogliono baciare il tuo volo.

Riyueren

Papaveri