Rimane ai miei occhi qualcosa di bello:
una luce, il riflesso di un'ombra,
il mio nome appoggiato al silenzio.
La bottiglia trafitta dal sole.
Questo povero niente, il mio tutto.
Riyueren
Fiori di plastica. Nessuno, a quanto pare, li ama. Non amiamo le cose finte, non quando prendono l'aspetto di quelle vere...o meglio, quando pretendono di esserlo nonostante la falsità evidente.
Come se non ci fossero anche persone di plastica...
Ma io preferisco i fiori di plastica, alle persone finte.
Questo perché finalmente ho capito una cosa. A forza di zuccate nel muro, ma ho capito.
Io non sono "venuta al mondo":credevo, fosse così... invece sono venuta in un teatro d'avanspettacolo (quando va bene).
Quando va male, mi ritrovo in un circo dove ci sono funamboli e giocolieri di parole e tanti altri animali a due zampe, anzi, non animali, bestie inferocite...forse perché sono in gabbia (purtroppo solo in senso metaforico, se ci fossero veramente forse farebbero meno danni, a se stessi, agli altri e all'ambiente).
Un teatro di burattini che credono di essere i burattinai gli uni degli altri.
Mi sono resa conto di non essere, come comunemente si dice,"venuta alla luce": sono finita in mezzo al buio e alla nebbia.
Non resta che procurarmi una torcia e godere lo spettacolo sapendo che purtroppo ne faccio parte anch'io pur non indossando maschere.
Rimango qui, nel circo teatro, perché, non sapendo da dove sono arrivata, non so se mi conviene tornarci. Magari è peggio.
Nessuno però potrà mai togliermi dagli occhi la bellezza che vedo: resta lì, e non è certo una maschera come quelle indossate dagli attori del teatrino che mi circonda.
Qualche volta mi accade di vederla anche nelle persone, la Bellezza, ma sempre più raramente, purtroppo : molto spesso alla fine si rivela di plastica, soprattutto il sorriso.
Finisco per trovarla nelle cose, o negli animali (a proposito, il mio amico pettirosso è tornato, la foto è dell'altra mattina).
Finisco per trovarla nelle cose, o negli animali (a proposito, il mio amico pettirosso è tornato, la foto è dell'altra mattina).
Posso ancora godere della luce che filtra attraverso una bottiglia di plastica.
Ombre blu, sul muro del mio silenzio.
E non è poco.
Ciao Riyueren
RispondiEliminasono appena entrata nel tuo blog ,mi piace , è rilassante e fa riflettere come quest'ultimo tuo post .
A presto Ivana
Ivana, ti ringrazio per le parole gentili. Generosa anche tu, come tutti i miei amici. ^__^
EliminaHo sbirciato nel tuo blog...quadri stupendi, ci torno con calma.
la prima foto in alto con la bottiglia blu mi ha fatto pensare ad uno schizzo di Modigliani e in un secondo tempo all'occhio di un gatto colpito dalla luce .... incredibile quante sensazioni possa apportare una delle tue foto :-) Brava come sempre!!
RispondiEliminaGrazie infinite, Luisa. Non sai con che emozione ho visto quelle ombre mentre si stampavano e poi svanivano (il cielo era nuvoloso e il sole ogni tanto spariva)sul muro della mia cucina.
Eliminaè un post che mi ritrovo appieno .....vissuto e toccato con mano .....poi mi dico ....quando tu sei la luce per te stessa che ti importa delle ombre ....?????...si quella luce ma per te ...e per cgi ti ama .....poi solo un peccato vedere il mondo quando è buio.....un abbraccio sincero ....
RispondiEliminaLo so, Barbara, ma non sempre si riesce ad essere luce, né per se stessi né per altri, ho verificato con mano in questo periodo scuro.
EliminaPer fortuna, anche nell'oscurità, qualche sprazzo di luce c'è.
Abbraccio contraccambiato.(Sorriso in aggiunta, e un bacio).
Bellissime immagini... ancor più bello lo scritto!
RispondiEliminaAdriano, grazie. Ogni tanto i miei scritti sono poco "poetici", ma certe volte il "teatrino" mi fa arrabbiare parecchio.Non posso sempre fare finta di non vedere o lasciar pensare alle persone che entrano qui che io vedo solo determinate cose e non altre.
EliminaVedo tutto, invece, e ogni tanto mi arrabbio.
Cara Riyueren, ma da dove viene questo sconforto? E' la luce che se ne va, incombe l'ombra e porta con sé pensieri amari " la luce si fa avara/ amara l'anima..."
RispondiEliminaE' un tempo sospeso e in fondo breve, Sol invictus si promette tra un poco.
Serve un abbraccio? Quanto un pettirosso o una pupattola...... ( ti ho copiato entrambe le immagini)
Caro Paolo, nessuno sconforto, stai tranquillo (anche se gli abbracci sono sempre i benvenuti, specie se dati da anime belle come la tua).
RispondiEliminaPiù che sconforto è un poco di rabbia, sana ( e risanatrice, mi ci voleva), perché vedo in giro cose che non mi vanno giù ( e non mi vanno nemmeno più).
Un abbraccio ed un sorriso anche da me.
Come sai ho consumato tutte le parole e le lacrime...ti lascio un saluto affettuoso.
RispondiEliminaSecondo il buddhismo (e l'induismo) tutto e' maya, illusione, eppure tutto e' reale. Cio' che vogliono dire e' che tutto cio' che ci circonda e' reale, ma noi lo percepiamo in maniera erronea, rendendolo falso. Quando ci "risvegliamo" non e' cio' che abbiamo attorno che cambia, ma il fatto che lo vediamo per cio' che e', senza i filtri mentali che comunemente abbiamo.
RispondiEliminaL'uomo vive nell'illusione "per definizione" ormai, oggi forse piu' di ieri. Ma "fuori da esso" tutto e' ancora verita'...