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domenica 27 gennaio 2013

I 3 gradini della Non Memoria

Vienna:Niemals vergessen

In troppi post nel passato ho detto che non amo le "Giornate", commemorazioni che durano un giorno e il giorno dopo tutto è come prima.


Così questa volta voglio scrivere qualcosa sulla "non memoria".

Vienna:monumento alle vittime del nazismo

I 3 GRADINI DELLA "NON MEMORIA"

Il primo gradino è la "Dimenticanza". Non è neppure tanto condannabile: dimenticarsi delle cose è talmente umano... fa parte di quelle piccole imperfezioni della nostra vita così mutevole e per questo così... viva.

La Dimenticanza presuppone che prima o poi quello che abbiamo dimenticato ritorni a galleggiare nel mare della nostra coscienza. 
   
E non è detto che a galleggiare sia proprio un fiore.

Vienna:monumento alle vittime del nazismo

Il secondo gradino è la "Negazione": ci ricordiamo benissimo di quello che è accaduto, ma neghiamo che sia veramente successo, specialmente se c'è il rischio che un po' di colpa (o tutta) sia  nostra. A volte neghiamo anche i ricordi degli altri: a noi "non risulta".

Anche l'evidenza, neghiamo. Mi domando: in difesa di cosa? dei privilegi? dei sonni tranquilli?

Vienna: Niemals vergessen (monumento alle vittime del Nazismo - Morzinplatz )

Il terzo gradino... non ha un nome o forse ne ha molti. Qui cessa tutto quello che possiamo definire "umano" perché si arriva al "dis-umano".

Vienna:Niemals vergessen

Si sale sul terzo gradino e si calpestano le vite e i diritti altrui.


E questa è una prerogativa del dolore nell'uomo: aprire le porte o chiuderle a doppia mandata. Ma c'è sempre una scelta, prima, solo che è più facile dare la colpa al Destino... e al Dolore.

Vienna:Niemals vergessen


Dopo il terzo gradino non c'è nient'altro che una rovinosa caduta nel buio senza fine. 


Vienna:Niemals vergessen


"Uomo, non dimenticare mai, perdona sempre, non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te, ma soprattutto non fare agli altri il male che altri hanno fatto a te".

16 commenti:

  1. Un post stupendo... Hai perfettamente ragione... Mi hanno colpito molto anche le foto...

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    1. Grazie, Lella, sono foto scattate a Vienna l'anno scorso.

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  2. Dimenticare è spesso una scelta comoda per ignorare le proprie responsabilità e aiuta moltissimo a difendere i propri privilegi.
    Ciao, Guido

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    1. Grazie, Guido...purtroppo è così..e lo vediamo quotidianamente. :(

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  3. Meraviglioso per esercitare la MEMORIA..........






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    1. Grazie Lilia...ti abbraccio, mia cara amica lontana.

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  4. C'è chi non ha nessun bisogno di dimenticare perché è totalmente non interessato alla cosa. Non sono fatti suoi, lui non c'entra e poi sono cose lontanissime nel tempo, e uffa queste giornate, i piagnistei ecc.ecc. E' successo, basta, finiamola. Questa è la " non memoria". Nessuna rimozione di cose che non sono mai venute nate, come lo sgomento o la pietà.
    Pensiamo all'oggi, all'ora, a me, qui e basta.

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    1. già, caro Paolo...e tutto si perpetua nell'indifferenza più totale, ora come allora... :(

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  5. io non riesco a dimenticare .....e non riuscirò mai ....chi lo vuol fare ne diventa partecipe anche se non lo ha fatto con le proprie mani ......

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    1. Hai detto benissimo, Barbara. Il non agire ...è anch'esso un modo di agire.

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  6. Io voglio ricordare tutto: l'olocausto di ieri, ma anche la Palestina di oggi. Affinchè non diventi l'olocausto di oggi!

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    1. ed è per questo, infatti che ho scritto quelle righe finali in corsivo..."non fare agli altri il male che altri hanno fatto a te".Perché proprio alla Palestina pensavo.

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  7. Gradini da non dimenticare mai.. Grazie della visita gentile grazie di cuore
    Maurizio

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  8. Avviene che le persone fanno pagare agli altri i torti che hanno subito, e ogni riferimento agli ebrei di oggi è volontario. Mi chiedo a cosa sia servito l'Olocausto se il ricordo del passato non è sufficiente per scongiurare il rischio di un Olocausto palestinese...

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    1. Me lo chiedo anch'io: per questo ho scritto quello che ho scritto. Ti abbraccio, cara Sharatan.

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