Cadono ad una ad una le parole:
il mio pensiero è finalmente spoglio.
Restano nude ed avvinghiate al tronco
certe emozioni, rampicanti muti
che la voce del Tempo più non regge.
Ma le ferite mi aprono la bocca:
vago nel mio silenzio e lungo il bosco
semino echi che non danno frutti.
Voragini nel muschio: le radici
hanno scavato i sogni sino al cuore.
Vibro i miei rami al cielo ed è preghiera:
che l'innocenza torni nei miei occhi.
Riyueren
Quante volte la natura si offre ai miei occhi come specchio... ma, come spesso accade, nonostante io la guardi attraverso la lente di un obiettivo, quindi ben consapevole di stare osservando, i miei occhi sono aperti, sì, ma la mia anima è cieca: per fortuna si tratta di una cecità provvisoria; quando torno a casa e rivedo le foto mi si aprono l'anima, la mente e il cuore (stavolta ho impiegato più tempo del solito, ma è comprensibile: certe visioni interiori non sempre sono incruente).
In questo bosco ho vagato e divagato in lungo e in largo, utilizzando tutti gli obiettivi che ho, senza rendermi conto che stavo camminando anche dentro di me.
Questo è un luogo sicuramente magico ma certamente stregato.
Si tratta, da alcuni cartelli che ho visto per strada, di una zona di caccia al cinghiale...e comunque c'erano diversi bossoli, per terra.
Estremamente silenzioso, ma solo all'apparenza.
Ormai dovrei ricordare che le mie orecchie deficitarie lo sono solo per certi suoni ma non per altri. Dovrei capire, quando certi soggetti "mi chiamano", che il suono del non suono può essere talmente forte da sovrastare ogni mia più intima fibra.
Sono entrata nel bosco alle 14.46 e ne sono uscita alle 15.50 (ho riportato le ore impresse nei file).
Quello che sui file non è scritto è che ne sono uscita quasi di corsa, anzi, veramente mi reggevo a stento, come un'ubriaca: non ce la facevo più, avevo le orecchie sovraccariche come quando, ad un concerto rock, ci si mette troppo vicino alle casse degli altoparlanti. Eppure, a parte me, non c'era nessuno.
Solo ora, dopo che finalmente ho scritto tutto questo, soprattutto le parole all'inizio del post... solo ora comprendo.
Le parole segnano e in-segnano i confini, le immagini aprono gli orizzonti.
Di solito accade il contrario, ma questa volta le immagini, il bosco, hanno spalancato in me orizzonti che non conoscevo: non lo hanno fatto con grazia e delicatezza, è stato come precipitare.
Per fortuna le parole hanno fatto da argini alla piena, mi hanno aiutato a contenere, ad abbracciare: in un secondo tempo, è vero, ma ci sono riuscite.
Hanno insegnato alla mia anima i suoi propri confini, che non sono dei limiti,no,ma certe volte sono necessari, i confini della consapevolezza, quando nel bosco si aggirano predatori.
Ed ora, dopo aver preso, un po' dolorosamente, lo ammetto, coscienza di alcune cose, posso finalmente fare a tutti i miei auguri per un Sereno Anno Nuovo. Buon 2013!
Ciao ,
RispondiEliminaprofondo e silenzioso , toccante , come violino che in mattina rompe il silenzio delle campagne nebbiose per far passare i primi raggi di sole , non siamo mai soli , nella musica nell'arte e nella fotografia l'uomo ritrova la preghiera ,che è come ruggiada, per ognuno di noi .
Infini Auguri di Buon Viaggio a te
grazie , alessandro
Grazie a te, Alessandro.Con le tue parole hai aggiunto un valore in più al mio scritto.Buon Viaggio anche a te.Buona Erranza, come direbbe Sharatain.
Eliminaio ci tornerei senza l'assillo di fotografare ;-)
RispondiEliminaOh, fotografare non è mai stato un assillo, credimi. :) Direi anzi che è uno strumento in più per meditare e riflettere, almeno per me.Trattasi di ...fotografia...zen ;).
EliminaSono comunque fermamente decisa a tornarci, naturalmente non nei giorni di battuta al cinghiale :). Porterò con me la fotocamera, ma non sarebbe la prima volta che me la porto dietro e non fotografo nulla. Diciamo che cercherò di ascoltare, stavolta.
Auguri per un Anno Sereno.
non c'è silenzio dove speeso la gente pensa di trovarlo ..il bosco i prati le piante a volte ti feriscono le orecchie da tanto che parlano ...devi riuscire a selezionare le voci che senti ..ascoltale ...tienile in te conservandolee e allora ascolterai la natura .......
RispondiEliminaAuguri a te con tutto il cuore, le tue foto sono stupende e drammaticissime , ma proprio bellissime !
RispondiEliminaIl bosco sa sempre regalare moltissimo...
RispondiEliminaBuon anno, di cuore!
Silvia
non c'è silenzio dove speeso la gente pensa di trovarlo ..il bosco i prati le piante a volte ti feriscono le orecchie da tanto che parlano ...devi riuscire a selezionare le voci che senti ..ascoltale ...tienile in te conservandolee e allora ascolterai la natura .......
RispondiEliminaE' tardissimo ma voglio dirti che è tutto fantastico ,foto e parole .
RispondiEliminaCiao ,un abbraccio e auguri di buon anno .
Il silenzio... mi succede di ricercarlo. Mi "ritrovo" stando assieme a me stessa. E' bello avere il calore dell'amicizia e dell'amore... ma "vediamo con più chiarezza" restando un po' sole con noi, è uno spazio necessario per ritrovare il proprio confine. E' il riassestarsi nella pelle fisica e psichica, è un momento di chiarificazione interiore. La distanza per vedere meglio... non so se riesco a comunicare il concetto, ma fido sulla tua intuizione :-)
RispondiEliminaTi abbraccio
immagini di morte
RispondiEliminatristi nostalgie
di ferite rimaste irrimarginate
coltelli infetti le hanno aperte
cercami ancora
A volte le immagini sono uno specchio di quello che stiamo vivendo in quel momento.Ora che ho superato alcune cose, penso che se tornassi lì non avrei più nessuna inquietudine.
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