Pagine

martedì 30 aprile 2013

Le scarpe

April Afternoon


Non riuscivo a fermare i miei passi:
calpestavo la strada e me stessa.
Ma eran belle le scarpe che avevo!
Solo quando le ho tolte ho capito,
quando ho visto le piaghe sui piedi,
le ferite che l'occhio non vede:
mi abbagliavano il cuore, le scarpe!
Le ho lasciate da parte in silenzio.
È da allora che scalza cammino:
quando ha nuda e indifesa la carne,
la persona procede più attenta.

Riyueren

Vorrei dirmi tante cose, perché stasera parlo a me stessa. Condivido, come sempre, quello che trovo. Ma stasera mi abbraccio di parole, le immagini le ho messe tutte su Mutazioni.

A volte succede che le scarpe non siano poi così comode, ma uno continua a camminarci sopra, anche per il fatto che al dolore ci si abitua...specialmente quando le scarpe sono belle... così belle da abbagliare il cuore... così che gli occhi non vedono le piaghe e l'anima non sente alcun dolore, mentre la strada la va sgretolando pian piano.

April Afternoon


Ci si cammina addosso, ci si calpesta.

Poi, dopo tanto tempo (perché sembra che arrivi una specie di illuminazione, ma in realtà molto tempo è trascorso, tempo di domande, tempo di riflessioni) ci si rende conto che le scarpe non sono della nostra misura, non sono comode e feriscono i piedi.

Ci vuole ancora del tempo, quello necessario per guarire, una volta che le scarpe sono messe via.

Meglio camminare scalza. Perché quando sai di andare a piedi nudi stai un po' più attenta. E l'anima non ha più le scarpe strette.

Diciamo che ci si sente più leggeri. Quasi in volo.

After the Wind

12 commenti:

  1. Molto bella riflessiva questa tua poesia Riyueren… tante volte i nostri cuori verranno feriti, e le ferite bruceranno per molto tempo, ma da tutto questo impariamo sempre qualcosa… è sulla propria pelle, sulle proprie ferite che emergono caratteri più forti più temprati, e preparati a prevenire un altro “attacco” all’anima.
    Un bacio Riyueren, complimenti per le tue meravigliose e rappresentative foto

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Carissima Betty, scusami ancora se lo pubblico adesso.
      Hai ragione, tutto si impara sulla propria pelle... le ferite spesso sono invisibili, quelle nell'anima, ma bruciano parecchio. Se le mie foto possono servirti, sappi che le puoi prendere tranquillamente. Un abbraccio e un buon Primo Maggio ancora.

      Elimina
    2. Sei gentilissima cara Riyueren, lo terrò presente... grazie!
      Ti abbraccio augurandoti un dolce w.e.

      Elimina
  2. no pair of beautiful shoes can give you the same pleasure as walking freely...

    ti abbraccio

    RispondiElimina
  3. Stupendo, un aforisma spiegato con l'oggetto, le scarpe, che ci dovrebbe rendere scorrevole il nostro vagare attraverso l'interiorità o profondità del nostro spirito..eppure esse non sono simbolo di libertà, possono legarci i pensieri, offuscarci le idee, condizionarci.
    Toglierci le scarpe ci esporrebbe a delle ferite ma nello stesso modo ci renderebbe più veri, vulnerabili sotto certi aspetti, ma forti nel nostro intendere.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Ale..eh già, adesso che vado a piedi nudi sto molto più attenta a dove li metto. ^__^ Mi complimento ancora per i tuoi successi: meritatissimi.

      Elimina
  4. Ciao Riyueren, avevo lasciato un commento qui ieri sera, ma non lo vedo... forse è nello SPAM?!
    Buon primo maggio cara

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Scusami, Betty, era ancora in moderazione... insieme a quello di Daniel...ho dimenticato di pubblicarli, devo stare più attenta. :( Buon primo maggio anche a te.E un bacio sempre a Matteo. :*

      Elimina
  5. Bellissima metafora, quella delle scarpe... :-)

    RispondiElimina
  6. sembra la metafora della vita..
    quante volte ci cuciamo abiti per comodità..
    forse per soffrire di meno..così ci illudiamo..
    e ci trasciniamo nel fango dell'inerzia del vivere..
    convinti delle nostre armature..delle nostre maschere..

    poi passa il tempo e il fango ha inzuppato ricordi e illusioni..
    lasciando forse rimpianti..
    e ci rimane solo una possibilità...la cura..per sopravvivere..più urticante del vivere..


    se vuoi passa da me

    RispondiElimina
  7. Questa poesia è davvero eccezionale! Complimenti davvero!
    Verissimo: a volte ci ancoriamo in una situazione che ci piace, anche se sappiamo che è per noi deleteria. Il risultato però è spesso poco piacevole alla lunga...

    www.wolfghost.com

    RispondiElimina