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domenica 29 luglio 2012

Il cielo semplice

Cielo semplice


Una semplice foto del cielo. Che cosa occorre? nulla. Tutto è già lì, davanti al tuo sguardo: una falce di luna che miete i ricordi; le nuvole, scure, a rendere più luminoso l'ultimo chiarore del giorno;l'auto che si muove, portandoti via nel sapore del viaggio; il finestrino chiuso sulla notte che scende... e il tuo obiettivo, vetro su vetro; la fotocamera... e la tua mano ben ferma, mentre tutto attorno a te il mondo ruota e danza la sua canzone.

Non serve nient'altro, per un semplice cielo.

i tuoi occhi mettono le ali e volano: nel cielo del cuore.

Cielo semplice 2

martedì 24 luglio 2012

I giochi del vento

I giochi del vento


Il vento. Mi ha sospeso il respiro:
Lo ha giocato di nuvole e pioggia.
Mi ha rubato di foglie e silenzi.

Riyueren

I giochi del vento



Una pozza d'acqua piovana: s'è raccolta vicino al portone. Laggiù si riflette il chiaro del cielo e qualche punta di ramo...ombre di foglie. 

Dal penultimo pianerottolo, sul ballatoio, come sospesa, io attendo, spio, osservo quello che mio marito mi ha detto che ha visto: qualcosa di strano, come di vivo, in quell'acqua.


I giochi del vento


Un gioco di correnti: ci siamo immerse, la mia fotocamera ed io.
Dall'alto possiamo vedere tutti i giochi del vento: movimenti a spirale.


I giochi del vento


E ci sono due modi di vedere diversi: uno vede che è il vento a far muovere l'acqua...l'altro va oltre, accetta la magia e nelle mani del vento ci vede la vita. Giochiamo insieme: la fotocamera, io, il vento, l'acqua... tutto sta nel mio sguardo...e dal mio sguardo va verso il cuore.

I giochi del vento

Ora il vento dorme, l'acqua si è riassorbita. Solo nei miei occhi tutto è rimasto immutato: i ricordi permettono di far rivivere ogni cosa, anche il vento.

I giochi del vento

sabato 21 luglio 2012

"Il Barbiere di Siviglia" Erga Edizioni

Presentazione libro "Il Barbiere di Siviglia" Erga Edizioni



L'11 Giugno scorso sono stata invitata alla presentazione di un libro: ho potuto scattare foto... e quella è stata per me la parte più facile.


Presentazione libro "Il Barbiere di Siviglia" Erga Edizioni

Il difficile viene ora, perché vorrei poter trovare delle parole adeguate, parole che rendano l'emozione... le emozioni, perché erano più di una, palpabili, le respiravo mentre scattavo... un'emozione per ogni persona presente... e la gente era molta, nella Libreria del Porto Antico.


Presentazione libro "Il Barbiere di Siviglia!

C'era il libro, "Il Barbiere di Siviglia" - ErgaEdizioni, ultimo nato della collana Recitarcantando in cui le autrici, Fiorella Colombo e Laura Di Biase, avvicinano all'opera lirica gli alunni delle elementari e medie dell'Istituto Comprensivo di San Fruttuoso. 

Presentazione libro "Il Barbiere di Siviglia" Erga Edizioni

Presentazione libro "Il Barbiere di Siviglia" Erga Edizioni

C'erano anche i musicologi e giornalisti Giorgio De Martino e Massimo Pastorelli.

Presentazione libro "Il Barbiere di Siviglia!


Presentazione libro "Il Barbiere di Siviglia!


Mancava solo una persona, il curatore della parte musicale, colui che, lavorando per un intero anno, ha trasportato alcune fra le più celebri arie del Barbiere adattandole alle voci dei bambini...la persona che alle prove li coinvolgeva chiedendo: "Datemi un colore!" perché per fare capire la musica usava associare le note ai colori suggeriti da loro.


Presentazione libro "Il Barbiere di Siviglia" Erga Edizioni


Mancavi solo tu, Romeo... eppure io sono sicura che in qualche modo, invisibile a noi, tu eri lì.

C'eri sicuramente, non solo nel ricordo di Fiorella, Laura, Giorgio e Massimo, nelle parole piene d'affetto che hanno avuto nei tuoi confronti...perché presentare questo libro e parlare di te era un'unica cosa.


Presentazione libro "Il Barbiere di Siviglia" Erga Edizioni


Tu c'eri,  in prima fila, vicino ai tuoi genitori, Adriana e GianMario... eri accanto a Maria, il tuo amore... e un poco vicino anche a me, che ti ho potuto conoscere soltanto attraverso la tua musica e scopro, a mano a mano che seguo i tuoi passi, un fratello lontano, un fratello d'anima: Romeo Lebole.


Presentazione libro "Il Barbiere di Siviglia!


Ma ora lasciate che provi a parlarvi attraverso le foto: le immagini quasi sempre dicono molto di più delle parole.

Un doveroso "Grazie" alla casa Editrice Erga per avermi gentilmente concesso di pubblicare le foto.


Presentazione libro "Il Barbiere di Siviglia" Erga Edizioni

martedì 10 luglio 2012

Inter-essere

Dreaming


Come ormai sapete, ultimamente me ne sono capitate di tutti i colori...colori belli, però.

Diverse mie foto sono state inserite in un manuale di una nota casa editrice: in cambio hanno scritto sotto ad ognuna il mio nick e l'indirizzo del mio blogfoto.

Ho vinto un viaggio e un soggiorno di una settimana a Capo Verde, sempre grazie ad una foto, per il prossimo novembre.

L'altro ieri a Sestri Levante, nella sesta edizione del festival fotografico Penisola di Luce hanno assegnato al mio portfolio il primo premio (sarà in mostra per il prossimo anno).La motivazione mi ha emozionata e commossa profondamente: "Per la fotografia emozionale con la quale ha condotto l'umanissima ricerca della propria identità".

E così ora penso sia arrivato il momento di scrivere alcune cose e pubblicarle a "blog unificati", cioè contemporaneamente in entrambi i miei blog.


Conchiglia


Ho un libro molto bello: "Essere Pace" di Thich Nhat Hanh. All'inizio c'è una pagina stupenda, che voglio riassumervi brevemente.

Un poeta - dice l'Autore - si rende conto, guardando questa pagina, che qui dentro c'è una nuvola. Infatti per arrivare a questa pagina, alla carta, sono state necessarie molte cose: la pioggia, l'albero,la luce del sole, il taglialegna, i suoi genitori, il pane che è stato il suo cibo, il grano che lo ha prodotto...quindi anche il tempo, lo spazio, la terra stessa...Tutto questo viene concretizzato dall'Autore in un verbo che per ora nel vocabolario non esiste:"interessere" (inter-essere).

Cosa significa?

Semplicemente che tutto è in relazione, che nulla di quello che siamo o facciamo è isolato...che molte cose sono necessarie perché qualche altra cosa avvenga...e che senza anche una sola di quelle cose non avviene più nulla.

E molto spesso quelle che io ho definito "cose" sono in realtà persone.


Conchiglia


Noi esseri umani dimentichiamo spesso alcune parole (così come abusiamo di altre, tanto da svuotarle completamente di significato).

Le lasciamo per strada.

Una di queste parole è "Grazie".

Questo è il senso, il motivo del post che sto scrivendo. Lo so che sta diventando lungo, ma per me è importante.

Voglio dire qui il mio "Grazie" ad una persona speciale.

Giuliana Traverso

E lo faccio anche attraverso due foto che le ho scattato: voglio che lei si veda attraverso i miei occhi.


Non ho ritoccato nulla: se "ritocco" c'è stato è solo quello dell'affetto (che spesso diventa una specie di luce...i miei occhi l'hanno vista così e così la mia fotocamera ha riprodotto) non di photoshop (anche se ho rielaborato in B/N)...perché lei è bellissima così com'è.

Giuliana Traverso


L'anno scorso avevo partecipato a questo stesso concorso di Sestri Levante: in quell'occasione non avevo vinto nulla... ma solo apparentemente...perché in realtà un premio l'ho guadagnato: la mia insegnante.

Giuliana Traverso io l'ho conosciuta così, dall'altro lato del tavolo di lettura dei portfolio.

"Guarda che se non sei brava io te lo dico"
"Lo so, sono qui per questo"

Ci sono anime affini, non soltanto qui nel virtuale.

Il colloquio di quel giorno è andato avanti e ancora sta continuando.

Ogni tanto mi arriva l'equivalente di una "bastonata zen"...tipo "un geniaccio, dispersiva come tutti i geniacci, devi rimanere nei binari" oppure, come per la frase illuminante che mi ha permesso di realizzare il portfolio che ha vinto:"Tu vedi cose che altri non vedono...è quello che devi fotografare...quello che vedi"(detto fatto: il giorno dopo io avevo già fotografato, in due ore e senza nemmeno uscire di casa, tutto il portfolio).

Giuliana non mi ha insegnato nulla, non nel senso che si dà comunemente a questo termine...Giuliana ha fatto molto di più: mi ha dato a me stessa...e questa è una cosa che non dimenticherò mai.


Il Faggio Incantato


Ma sempre per questo portfolio devo ringraziare ancora.

Antonio Manta, che lo ha stampato nella sua Bottega a Montevarchi.

Il signor Manzi, che ha realizzato i passepartout.

La mia famiglia, quella reale, che mi sopporta quotidianamente ma soprattutto quella che rappresenta le mie Radici di Luce (appena avrò l'ok posterò l'intero portfolio, così capirete il perché di queste parole).

Gli amici, soprattutto quelli cosiddetti virtuali, che mi hanno sempre incoraggiata e sostenuta su questi fogli elettronici.

Gli amici reali, Maestri del Dolore compresi... se non fossi stata con le ali ferite e in gabbia non avrei mai capito cos'era la libertà.

Ora devo studiare, perché voglio andare avanti...crescere, viaggiare dentro di me, come ho sempre fatto, ma con più consapevolezza e presenza.

Vi abbraccio tutti.

L'Orsacchiotto Bianco

Una "Mostra di strada"


Sto preparando un post un po' speciale.

Nell'attesa, vi lascio qui il video di una "mostra di strada" ^__^
(spero non pensiate che sono io, eh?)

Giorgio Bassoli ed io abbiamo partecipato con foto e poesie ad "Harley in Piazza", una manifestazione a fini benefici e di solidarietà nel nostro quartiere, Rivarolo.


Noi però eravamo nel "Cultura Corner" ^__^ 


mercoledì 4 luglio 2012

C'era una volta...

Dreams


C'era una volta
un volo di farfalla.
Ombre sull'erba.

Ai piedi di un albero
in un raggio di sole.

Riyueren


Dreams

domenica 1 luglio 2012

Open the mirror...and dance!

Open the mirror


Ali di specchio
Nel mio volo di labbra
Bacio il silenzio.

Riyueren


Open the mirror



Non è lieve il mio passo,
ma le orme leggere che vedo,
solo mie, a segnare il sentiero,
mi guidano al Tempo e io danzo
quel che è stato e quel che rimane.
Nell'inizio cammina la fine:
non c'è meta, è un eterno ritorno.
Ora gli occhi si aprono al viaggio
ma è il mio cuore a filtrarne la luce.

Riyueren


... and dance


La fotografia stabilisce sempre un legame: che sia con cose o persone, non c'è differenza, tutto è ugualmente importante, tutto è degno di rispetto; è comunque un gioco di sguardi, non un "gioco" come si potrebbe intendere comunemente, forse assomiglia di più ad una danza sacra in cui ci si riconosce a vicenda, un "passo" dopo l'altro.

La fotografia è una danza di specchi, al di qua e al di là di un obiettivo non è che un riflesso reciproco, un ri-conoscersi nelle nostre comuni origini.


Open the mirror...and dance


Sempre più spesso scelgo il B/N, me ne accorgo ma non posso farci nulla, anche se amo moltissimo i colori: con il B/N non si "toglie" assolutamente, si riporta tutto all'origine, al legame della luce con l'ombra. I colori non svaniscono, restano dentro: al di qua e al di là dell'obiettivo, come sempre.

Anche se scatto esclusivamente "in manuale", anche se utilizzo (in maniera completamente autonoma rispetto agli automatismi di cui è dotato) un software per le elaborazioni per poter "passare" dal colore al B/N, non sono io che "comando": è sempre stata l'immagine a dirmi cosa vuole, a fermarmi, addirittura, quando ritiene che non debba proseguire.

Così come è l'immagine che solitamente mi "chiama" quando sono voltata da tutt'altra parte, cosa insolita per una persona ipoacusica come me...che ci sia un genere di suoni che riesco a sentire meglio, ora che certi altri non li sento più ?

Open the mirror...and dance


La fatica, se mai c'è stata, è stata prima, molto prima e per lungo tempo, molto oltre la metà della mia vita, credo: dolore, più che fatica; dolore e solitudine, soprattutto interiori.

Tutto questo desiderio di libertà, sentendomi rinchiusa in gabbie, non solo altrui, anche e soprattutto mie personali...per arrivare a scoprire che lo sportello della gabbia era aperto...lo era sempre stato...mentre io per prima ero intenta a costruire nuove sbarre più solide, adornandole talvolta di una bella vernice dorata o facendoci intrecciare sopra tralci di rose rampicanti (aggiungendo quindi io stessa pure le spine).

Open the mirror...and dance


Ora molte cose sono mutate, altre stanno cambiando, dentro e fuori di me: mi sono allenata al volo quando non avevo le ali,quando pensavo che mai le avrei potute avere, quando le avevo ferite e ridotte con poche piume.


Open the mirror...and dance


Immaginate una corda (che molto ha a che fare col cuore) sottile ma tenace che lega quelle due "me" di fronte allo specchio: erano i due frammenti più grandi, gli ultimi.

Ora si sono ricomposti: e pare proprio che volerò sul serio. Io, tutta intera.


Open the mirror

Starò via per per una settimana, a novembre: una mia foto scattata al Suq di Genova quest'anno ha vinto il concorso. Non ho mai volato e nemmeno ho il passaporto...Milady ed io soltanto, chissà che combineremo....una settimana a Capo Verde, ai piedi di un vulcano sull'isola di Fogo per l' inaugurazione di un asilo per trenta bambini...certo i sorrisi non mancheranno, nelle mie foto.


E mi piace immensamente pensare che questo concorso è stato indetto anche in ricordo di una meravigliosa cantante capoverdiana di fama mondiale scomparsa recentemente, Cesaria Evora, di cui inserisco un brano splendido trovato su You Tube, "Sodade" (voi sapete quanto mi piace cantare...non è una bella "casualità"?










Colgo l'occasione per ringraziare gli ideatori del concorso (clikkate per il link) Suq Genova, l'Albero dei sorrisi onlus e la redazione genovese di Repubblica ed i membri della giuria (cito dall'articolo on line) "composta dai fotografi Fabio Bussalino e Andrea Leoni, e da Bruno Persano de La Repubblica; da Franca Speranza per lungo tempo a capo di un'agenzia fotografica di Milano: da Marco Camia, responsabile dell'Albero dei sorrisi onlus e da Carla Peirolero "anima" del Suq."
   

Open the mirror



ps.in questi scatti allo specchio non ci sono soltanto dei B/N, ci sono anche dei colori, è vero, ma...sono colori tutti miei, i "miei" colori.