L'anima incide
Sulla mia pelle i sogni.
Tracce del cuore.
Riyueren
Venerdì scorso ho portato me e la mia fotocamera alla Tattoo Convention 2012 che si è tenuta ai Magazzini del Cotone al Porto Antico, qui a Genova.
Mi avevano detto che era possibile fotografare, ma che comunque avrei dovuto chiedere il permesso in ognuno dei vari stand.
All'ingresso, dopo aver pagato, non mi hanno dato un biglietto: mi hanno timbrato una specie di freccia sul braccio.
E così sono partita per un viaggio insolito e meraviglioso, un viaggio attraverso i sogni, non miei, questa volta: i sogni degli altri.
Nonostante fossi po' intimidita, io che non ho nessun tatuaggio, ho cominciato ad andare in giro come faccio sempre.
Quando scatto fotografie il mio sguardo non è più un semplice guardare, io osservo con tutti i miei sensi, non solo con gli occhi.
Osservo con l'intero corpo e con il mio cuore. Ascolto con la pelle: sì, ho ascoltato con la mia pelle quella degli altri, ho percepito il suono dei colori sui corpi tatuati delle persone.
E vi assicuro che c'erano sonorità incredibili: melodie e dissonanze, ma tutte confluivano in qualcosa di armonioso.
Ho parlato un po' con tutti, mi sono sentita accettata e libera, anche di dire che non è ancora stato inventato un tatuaggio per me...perché dovrebbe essere un tatuaggio mutevole, cangiante...ho spiegato che io i tatuaggi me li faccio da sola, con la luce..e ho mostrato il mio biglietto da visita (ricavato da questa foto).
Credo che le persone incontrate da me stiano cercando di rendere visibili le proprie visioni:mentre io lo faccio con le parole e le foto, loro lo fanno scegliendo al posto della tela di un quadro la trama della propria pelle.
In questi giorni in cui ho pubblicato su Mutazioni del Silenzio un po' delle foto scattate alla Convention, mi sono accorta di tante cose.
Le foto sono piaciute ma in alcuni casi è stato fatto un distinguo tra la bellezza delle foto e la discutibilità del soggetto.
Per il momento non mi pronuncio in merito: voglio approfondire. Quindi continuerò questo viaggio che ho intrapreso.
Entrerò meglio in questo mondo così particolare, ci sono cose che voglio capire.
E lo farò con l'aiuto di una persona che ho conosciuto venerdì pomeriggio.
Alfonsa, che ha scritto un libro molto bello"Liam...segni e ombre" per la Erga edizioni e che è una di quelle anime speciali che ogni tanto mi capita di incontrare.
Vi lascio con un mio pensiero che forse non c'entra nulla... o forse sì.
"Non ci sono cose invisibili, ci sono semplicemente cose non viste. Cose. O persone. Non occorre andare molto lontano: a volte è sufficiente uno specchio. Molto spesso siamo invisibili a noi stessi...non solo nelle emozioni che ci abitano, nell'anima da cui germina la nostra essenza...ma anche nel nostro corpo."
Non sono cose invisibili, è che alcune cose non le si vuole vedere
RispondiEliminaInfatti, ho voluto dire proprio quello: "non ci sono cose invisibili, ma semplicemente cose non viste".Ci sarebbe un discorso molto lungo da fare, su quello che le persone vedono, su quello che non vedono, su quello che non vogliono vedere e anche su quello che vogliono vedere ( e non è detto che ci sia davvero).Questo viaggio particolare, insieme ai molti altri che ho fatto, molto meno "visibili", promette bene.Un abbraccio.
EliminaSplendido Susanna. Sarà interessante scoprire il mondo di questa arte così affascinante e (almeno per me) sconosciuta, quasi misteriosa malgrado antichissima e consolidata.
RispondiEliminaComplimenti come sempre per le tue foto :-)
Grazie, Luisa: è un'arte, è un mondo sconosciuto anche per me...vedremo se mi riuscirà di esplorarlo e condividerlo con tutti voi.
EliminaPiu' dei tatuaggi mi piacciono,come sempre,le tue parole.
RispondiEliminaUn saluto.
Grazie, She: con le parole viaggio e, a pensarci bene, credo che i tatuaggi invisibili che mi porto dentro siano fatti di parole.
EliminaNon ho mai amato, e non amo tuttora, i tatuaggi, ma vederli in queste immagini, catturati con il tuo occhio speciale di fotografa, hanno un che di affascinante. Come sempre, con le tue opere e le tue parole, riesci a infondere bellezza e magia...un bacio. Elly
RispondiEliminaGrazie, Elly: probabilmente è "passato" anche il fascino che esercitavano su di me. Ti assicuro che per me è stata un'esperienza straordinaria, entrare in questo mondo così particolare.Contraccambio il bacio.
EliminaSono veramente opere d`arte.Meravigliose....
RispondiEliminaCome sempre le tue fote meravigliose anche...
Lilia! scusami se rispondo solo ora...sono stata poco bene ed ho ammucchiato i commenti. Credimi, ci sono tatuaggi che sono dei veri quadri, soprattutto quelli del genere realistico.
Eliminasembra un nuovo mondo ...ma non è ...è anche parte di noi ....alcuni i tatuaggi li mostrano altri no ......
RispondiEliminaCiao, Barbara! in effetti non è un nuovo mondo, i tatuaggi credo siano sempre stati praticati...forse sono nuove sicuramente le tecniche..poi, per quel che riguarda le persone singole, penso che ognuno abbia le sue motivazioni...ripeto, io non ne farei, ma rispetto chi li fa.
EliminaAggiungo uno spicchio al tuo frutto.
RispondiEliminaQuest'estate, sulla spiaggia della riviera romagnola, mi sono stupito di quanta gente abbia dei tatuaggi sul corpo. Tanti, veramente tanti, troppi, mi verrebbe da dire, e, a differenza di quelli fotografati da te, brutti, soverchianti, abbondanti, invasivi.
Concordo con te: il mio tatuaggio è come la mia anima, che si imprinta di ciò che è importante tutti i giorni, e il giorno dopo può anche cambiare.
Dovrei essere sempre lì a scolpire, eppoi sono talmente tante quelle che ci scolpirei, dico quelle veramente importanti, che sarebbe impossibile farcele stare tutte...
Caro Giorgio, non mi stupisce quello che tu descrivi: probabilmente anche nei tatuaggi come espressione di sé le persone finiscono per esprimere quello che sono: il mio non vuole essere un giudizio negativo..semplicemente si tratta di livelli diversi di apertura, di conoscenza.In qualunque cosa scegliamo a livello espressivo noi non possiamo che rivelare noi stessi, persino indossando una maschera di carnevale, credo.
EliminaE il tattoo mutevole che piacerebbe a me non l'hanno ancora inventato ^__^
Ad ogni modo esiste in India una credenza molto suggestiva, per cui l'anima del morto non può portare nulla con sé, nell'al di là, nulla, tranne...i tatuaggi.
Le tue parole come al solito colpiscono a fondo.
RispondiEliminaI tatuaggi mi sconcertano, sei stata brava e coraggiosa a fare questo servizio!redcats
Ciao, Red! coraggiosa...mah...forse più coraggiosa a presentare sul web questa specie di reportage, semmai.
EliminaHo notato una certa diffidenza nel prendere in considerazione foto di persone tatuate.Ti assicuro comunque che alla Convention mi sono trovata, dopo il logico imbarazzo iniziale (dovevo chiedere il permesso in tutti gli stand)perfettamente a mio agio. Ripeto, ho conosciuto persone molto belle anche dentro, simpatiche, cortesi e gentili.