Visualizzazione post con etichetta Parole. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Parole. Mostra tutti i post

venerdì 30 dicembre 2016

Solo un arrivederci

Migrant Soul







Questo non è certo un addio, dal momento che non privatizzo il blog e nemmeno lo cancello.
Voglio semplicemente evitare d'ora in poi inutili doppioni di post in rete, quindi mi trasferisco, parole e foto, su Mutazioni del Silenzio.

Ringrazio chi negli anni ha letto, commentato o anche soltanto seguito i miei percorsi.


Un abbraccio e i miei saluti e Auguri a tutti voi.

Susanna


sabato 24 dicembre 2016

Auguri

Auguri!!!

Lo scorso Natale mi sono fatta un regalo: me stessa. Sono riuscita a non sciuparlo per un intero anno, l'ho conservato arricchendolo di contenuti (mai amato l'esteriorità) ogni giorno. Ci ho aggiunto altri doni: una decisione dopo l'altra. E siamo arrivati ad oggi: questa volta mi sono regalata dei fogli bianchi, tanti, davvero. Intendo farne buon uso.

Ho persino iniziato a disegnare, cominciando là da dove avevo interrotto, avendo scoperto la fotografia: penso che potrò farli convivere, questi miei sogni.



Drawing


Drawing


Drawing


Prove di disegno

Ci sono altre strade dove poter condurre anche le mie mani, non solo lo sguardo.

Auguro lo stesso a tutti voi: serenità e luce interiore. Lo spirito del Natale, ogni giorno, quello vero, al di là delle luminarie e dell'indifferenza che nascondono con le loro "luccicherie" :)

venerdì 25 novembre 2016

"Alba"

Alba


"Alba" significa attesa?
Noi misuriamo la vita
Noi dividiamo il Tempo
(dopo averlo inventato)
lo spezziamo
in giorni, stagioni e ricordi.
E mentre i sogni cadono piano
come le foglie in autunno,
mantello d'istanti,
lembi di eternità,
l' anima si riveste
dalle radici al cielo:
"Alba" vuol dire "speranza".


Riyueren


Alba

lunedì 3 ottobre 2016

Quel che è visibile...

Porte (Doors)

Quel che è visibile...è superficie:
involucro, crosta, corteccia...
E se anche il cielo fosse una buccia?

e il Tempo, il dolore, il silenzio
la mia foto e queste parole?

Riyueren


Porte (Doors)

La superficie è un invito ad andare oltre, al di là del superficiale e dell'apparenza: non è un limite, non è un confine, ma semplicemente un insieme di orizzonti possibili. Entrare è un dovere ma anche una gioia.

venerdì 26 agosto 2016

Inchiostro fluttuante

Suminagashi

Il tempo fluttua come l'inchiostro sull'acqua, poi s'imprime nella  tua vita come se fosse un pezzo di carta: la tua anima assorbe quell'attimo irripetibile che è già memoria ... l'acqua dei tuoi giorni ora diventa un foglio bianco su cui ricominciare.

Suminagashi

Queste sono strade fluttuanti dove i passi affondano e annegano, ubriachi di sogni.

Se esiste una meta bisognerà abituare lo sguardo a distinguerla fra i miraggi di questo deserto virtuale, più rovente ancora della realtà di sabbia su cui tutti camminiamo.

L'inchiostro offre i suoi doni, gli specchi fluttuano e qui non puoi che vedere te stesso.

Mirrorless in the mirror

giovedì 18 agosto 2016

Gabbie


Gabbie


Non ho scelto la gabbia della vita,
ma ampio è il suo spazio per il volo:
ha sbarre di cielo e di orizzonti.
Desidero restare:
i sogni sono ali,
il mio cuore è una piuma
piccola e bianca,
non vuole stare ferma
nella gabbia del tuo abbraccio,
fra sbarre di parole e di silenzi
senza respiro e senza luce.

Le piume sono nate per volare.


Riyueren


Gabbie



Gabbie

giovedì 28 luglio 2016

Senza Immagine



Oggi il tramonto è rosso e senza nubi.
Il sole è oltre, ma la sua luce calda
ancora non è spenta nel mio sguardo
mentre infinite abbraccio
le sfumature blu della mia ombra
che rotolando corre sui binari.

Per tutto il giorno il vento
ha danzato sull'erba e sulle onde
le sue canzoni verdi
ma ora dolcemente le addormenta
mentre la sera cade
dai piedi della Terra
all'orizzonte più alto
e in mezzo ai sogni.

Tu non lo vedrai:
mi è rimasto negli occhi
e da qui non esce,
questo silenzio rosso in fondo al cielo.

Dall'altro lato, in treno,
il finestrino s'illumina di pioggia.

Riyueren


 (ieri sera in treno, di ritorno da Albenga,nonostante la reflex nella borsa).

sabato 25 giugno 2016

Scelte

da "Il verbo degli uccelli"

Gli uccelli in volo sfidano l'asfalto
Con i miei occhi in volo
io sfido l'asfalto del silenzio.


Riyueren


Lo sguardo può scegliere su cosa posarsi e anche emulare le sfide degli uccelli quando in volo arrivano a sfiorare la strada e poi sfrecciano via.

I miei occhi volano a sfidare il silenzio che sempre più mi circonda.

E come gli uccelli gioiscono del cielo così io trovo la mia gioia nell'ascoltare i canti della luce nell'ombra.

Il mio cuore può scegliere come il mio sguardo. Una scelta non spunta come un fungo, è sempre la diretta conseguenza di scelte che stanno a monte, soprattutto quando sono scelte che altri hanno fatto.


Cimitero monumentale di Staglieno

giovedì 16 giugno 2016

A tempo indeterminato (The Cage)

The Cage


"Questo è il tuo spazio - hanno detto -
è a tempo indeterminato: fa' che ti basti"

Me lo hanno riempito di parole
e se ne sono andati in silenzio.
Credevo tornassero
a dirmi qualcosa sull'amore
o almeno insegnarmi
come si legano insieme le sillabe
a farne collane o ghirlande
per rendere elegante il vuoto nella bocca
o più sopportabile il silenzio...

Mi hanno dimenticata.

Mi guardavo attorno,
nell'attesa.
Facevo musica sulle sbarre della gabbia
picchiandoci sopra con la testa
(un modo come un altro
per attirare l'attenzione)

Non sono più tornati.

Ho aspettato tanto,
la mia vita era un fiume di attese
e l'attesa, si sa, è maledettamente seccante:
non avevo più acqua, in me, morivo di sete.
Allora ho misurato con il metro del cuore
lo spazio della mia gabbia,
poi ci ho messo dentro
tutto quello che mi serviva,
quello che mi dissetava :
il cielo, la terra, i pensieri
i silenzi, la pioggia e le parole
che mi avevano lasciato
(sì, quelle che mi erano rimaste
e quelle che se ne erano andate
-me le sono riprese , io da sola -).

Una gabbia di parole
può diventare un nido
proteggerti dalle assenze
dai discorsi vuoti...

Qui ogni cosa è a tempo indeterminato
cioè "non per sempre".

Anche questa gabbia,
che trabocca di cielo
e di pensieri.

Anche questo dolore,
che trabocca di terra
e di silenzi.

A tempo indeterminato:
sai quando arriva
ma non sai
quando se ne va.


Riyueren

domenica 29 maggio 2016

Il Mercato

Passionflower


Nessuna bancarella nel mercato,
soltanto folla che scorre
come un fiume
e come un fiume quando è troppo pieno
straripa sopra terre di follia.

Nessuno espone merci,
nel mercato,
ma qui ogni cosa ha un prezzo
a volte anche nascosto:
tutto viene venduto
ed acquistato.

Chi sono i venditori?
Li riconosci dallo sguardo stretto
e dalla voce acuta
quando risale a sovrastare il cielo
offrendo doni che non hanno prezzo.
I compratori hanno gli occhi larghi
e bocche mute e tristi
ma spalancate ad eventuali offerte.

Tu credi di fare buoni acquisti
o di ricevere sconti ed occasioni.
In realtà a caro prezzo paghi
e soprattutto quando sono doni.
Non circola moneta nel mercato,
si paga col dolore anche il silenzio.


Riyueren

martedì 24 maggio 2016

Preghiera

Clouds

Tu sei il Padre e la Madre del Mondo,
hai creato tutto ciò che vive
e lo riprendi in Te quando si spegne
il suo ultimo respiro.
Ti chiamano a gran voce,
nella preghiera e nell'insulto.
Nel Tuo nome salvano.
Nel Tuo nome uccidono.
Nel frastuono che si alza verso Te
da questa terra di polvere,
come posso pretendere
che Tu riesca a sentire
il suono del mio sorriso,
il rumore delle mie lacrime?

Riyueren


Clouds

mercoledì 18 maggio 2016

Le cose perdute

Lost things

All'imbrunire
ogni nuvola sceglie una casa:
vuole un tetto sul quale svanire.
Ruba gli occhi una striscia di mare
mentre il cielo si affoga
dove naufraga intatta la luce.

Nella vecchia bottiglia
ho tagliato il mio sguardo e le rose:
li han lasciati senz'acqua, a seccare...
hanno ancora i colori
ma non muoiono, dormono sogni.

Una maschera bianca sorride,
viene a dirmi le cose perdute.

La fotografo piano, l'assenza.
Ogni scatto è quell'urlo
che dà fuoco al silenzio
e m'incendia.


Riyueren


Mask

lunedì 16 maggio 2016

Parole nude

Cats

Come sono nude le parole
quando i miei occhi le spogliano
dei passi inesistenti,
quelli che non lasciano orme sul cammino.
Nude e fredde,
silenziose come pietre:
si frantumano e cadono
in prossimità della mia bocca.
Non le raccolgo,
non le ricompongo:
non appartengono a me,
queste parole.
Non sorridono.
Non sanno baciare.
Non mi conoscono.


Riyueren


Cats

mercoledì 6 aprile 2016

Le ali...e il Silenzio.

A distanza di tempo, voglio pubblicare anche qui queste 4 foto che mi hanno dato così tanto.Per essere precisi non è che "mi abbiano dato tanto"...mi hanno "restituito" tanto, la sfumatura è molto diversa, è quella che fa la differenza.
Mi hanno restituita a me stessa e non è una cosa da poco.
Sotto alle foto, il testo che le accompagnava.

Se ora sono una piuma che vola libera, è a queste foto che lo devo.


Ali (s)velate, ali di silenzio 1


Ali (s)velate, ali di silenzio 2


Ali (s)velate, ali di silenzio 3


Ali (s)velate, ali di silenzio 4




"Ali (s)velate, Ali di Silenzio"
Le immagini sono prive di suono, ma questo non significa che il loro silenzio non sia in realtà una “voce” che ci parla: a volte è un silenzio così “fragoroso” da obbligarci a vedere… in noi stessi, e non soltanto a guardare l’esteriorità, la bellezza formale, di un dipinto o di una fotografia.
Le immagini tracciano silenziosamente dei sentieri dentro di noi, ci indicano gli orizzonti.
Ci sono molti tipi di violenza: i più sottili, i più crudeli, forse, sono quelli che non lasciano il segno nel fisico, ma ti si imprimono nell’anima, crescendoti addosso come un vestito troppo stretto o come i rampicanti sugli alberi… e possono ucciderti ogni giorno, per tutta la vita.
Le Ali (s)velate parlano di silenzio e di assenza: dicono di una bambina che ha perso le sue scarpine, è andata, chissà dove e chissà quando, o forse sono le scarpine ad aver perso quella bambina, che ora probabilmente cammina nella vita con i piedini e l’anima nudi.
Noi non sappiamo e potremmo non sapere mai…questo è il silenzio vero, quello delle persone “andate via” e di cui non possiamo avere notizia: non sappiamo se torneranno, spesso nemmeno ci accorgiamo che sono andate via, perché a volte rimangono lì, accanto a noi…si può andare molto lontano anche senza muovere un passo.
Il Silenzio diventa un velo che copre il volto e non è detto che ce lo abbiano imposto: a volte è protezione estrema contro la paura di un volo a cui altri hanno negato le ali.
Ma noi possiamo scegliere e uscire dal silenzio che imprigiona le nostre ali, anche se abbiamo, se siamo, fragili piume.
Decidere ci può rendere liberi. Decidere ci può far volare.

sabato 27 febbraio 2016

Un'esperienza

Invito

Che posso dire di questa esperienza conclusa ieri sera? Ci vorrebbero troppe parole, allora lascio siano le immagini a parlare: nei prossimi giorni piano piano scriverò i miei pensieri, quelli che andavo fissando sulla carta ogni giorno, tra un visitatore e l'altro.


Ad ogni modo posso già dire che la mia vita è molto cambiata (in meglio).
Non ero lì per vendere, ma sono diventata ricca...nell'anima, grazie alle parole e agli sguardi di chi entrava in quella piccola sala, riceveva in dono i miei sguardi e le mie parole, sia scritte, sia parlate. Poi vi racconterò.

Qui ci sono alcune immagini (qualcuna anche col telefonino) e un video meraviglioso che due stupende persone, Bruno Cherin e la moglie, Lina La Guardia, mi hanno offerto alla presentazione della mostra. Per me è stata una vera sorpresa: non mi avevano mai filmata, figuriamoci intervistata: ho scoperto una "me" che non conoscevo proprio.






Mostra fotografica



Mostra fotografica



Mostra fotografica



Mostra fotografica



Mostra fotografica



Mostra fotografica



Mostra fotografica



Mostra fotografica



Mostra fotografica



mercoledì 17 febbraio 2016

Nel mondo andare (ali s-velate, ali di silenzio)



Feather Tales


Nel mondo andare,
anime nude, come ferite aperte,
il cuore esposto,
ignoranti di maschere e vestiti.
Nel proprio sangue far danzare il sogno      
e vederlo cadere, e poi rialzarsi
e ricadere e poi danzare ancora
e camminare, custode della vita
continuando a vederne la magia
dal primo sguardo all'ultimo respiro,
pur sapendo che l'occhio ad ogni passo
moltiplica il silenzio e il dolore.

Riyueren

e qui, per questa volta, ci sono le parole...e le altre foto...

venerdì 29 gennaio 2016

Una farfalla chiamata Libertà (lettera)

A Butterfly called Freedom

Come e quando tu sia riuscita ad entrare in cucina, con le finestre chiuse e in questa stagione, rimarrà un mistero. 

Come tu non sia stata calpestata da noi o dalle quattro zampe di Sunny, anche questo non lo sapremo mai.

Ti ho scambiata, coricata com'eri sul tappetino della cucina, per il rivestimento dello spicchio d'aglio che avevo tagliato per il pranzo: senza occhiali, come mio solito, solo dopo averti presa in mano mi sono resa conto che eri una farfalla.

Ti abbiamo tenuta al caldo: ti sei ripresa, nonostante un'antenna e un'ala smozzicate.

Non volevi più scendere dalle mie dita: non avevo mai visto una farfalla mangiare dalle mie mani. Ti abbiamo offerto dei fiori e hai tuffato la tua proboscide nelle corolle. Poi hai succhiato anche un po' d'acqua dal mio dito: così leggera che nemmeno ti sentivo. Non volavi molto bene, preferivi stare sulla mia mano. Ma mi hai insegnato che la libertà si può avere anche quando non si riesce a volare.Si può assaporare ogni giorno come se fosse un fiore, accontentandosi, accettando.Ci vuole così poco a essere un dono.

E si può accettare anche di arrivare alla fine. Abbandonandosi.Perché la vita è anche questo.

Sei stata con noi due giorni. Ora sei con Mir. Vi immagino insieme sul Ponte dell'arcobaleno. Ci rivedremo, un giorno.


A Butterfly called Freedom

venerdì 1 gennaio 2016

Dire


Alba del 31 dicembre

Dire senza più dire
a chi nemmeno ascolta,
a chi nasconde
sotto un cappello di parole altrui
orecchie chiuse da troppi nomi e voci.


Riyueren


Alba del 31 dicembre

giovedì 31 dicembre 2015

Il mio amore

I colori di Sonia Abbatepaolo

Il mio amore non è un cane
da prendere a calci con le parole,
da portare in giro
al guinzaglio dei tuoi silenzi
da tappargli la bocca
con la museruola delle tue menzogne .
Il mio amore non è un cane,
non torna ad accovacciarsi ai tuoi piedi
aspettando il prossimo calcio.
Il mio amore è un lupo:
solitario e selvaggio.
I lupi si orientano nella tempesta.
I lupi se ne vanno.
I lupi non ritornano.

Riyueren


Wild Grace

lunedì 28 dicembre 2015

Comunicazione e riflessioni

Reflections

Mi rivolgo in primo luogo a chi è sempre entrato qui con buone intenzioni e spero abbia trovato in questo luogo qualcosa di gradevole e in me, se non un'amica, almeno una persona  con cui ci si può rapportare in modo normale e civile.

Sono, come si suol dire, "in rete", dal dicembre 2007 con le mie foto e i miei scritti e mai mi era capitata una cosa simile, cioè di essere oggetto da un lato di molestie ingiustificate da parte di una persona che nemmeno conosco e da un altro di controllo di ogni cosa che scrivo, dove vado a commentare, cosa dico...ecc...ecc..

Mi sono trovata, per dirne una, indirizzata ad un blog dove campeggia oltre a strane minacce nei confronti miei e di un blogger che conoscevo sin dai tempi di Splinder, una foto di una donna che bacia un pettirosso morto sulla sua mano. Per chi sa della mia amicizia con il piccolo Mir e del mio dolore per la sua assenza ormai definitiva questa non potrà che apparire una vera cattiveria nei miei confronti.

Ho preso così una decisione.

Non intendo privatizzare o peggio cancellare questo mio spazio, perché mi piace potermi esprimere liberamente in un posto tutto mio.Le ingerenze di cui sopra, però, mi costringono a chiudere i commenti, nonostante ci fosse la moderazione (non ho mai, ripeto, mai, sino ad oggi, dovuto e voluto cancellare un solo commento).Il motivo è presto detto: non intendo che, scrivendo commenti qui da me, altre persone possano essere coinvolte in una cosa simile, che è evidentemente opera di una persona che ha non pochi problemi (che le siano stati causati, non da me, tra l'altro, ma, come sostiene, da altra persona, io cosa c'entro?). Non sia mai che i miei commentatori subiscano le molestie di cui sono oggetto io in questi giorni.

Devo concludere che questo mondo virtuale non fa per me, per cui, altra decisione, me ne starò in questo spazio restando in rete solo ed esclusivamente con le cose che faccio e basta. C'è una pagina apposta per i contatti e molti di voi hanno il mio recapito, per cui non sparisco del tutto come forse certa gente vorrebbe.

Non escludo di sporgere denuncia, comunque, se le minacce dovessero continuare.

Sono sempre stata una solitaria. Ritorno ad esserlo. Se vi fa piacere, continuate a seguirmi. Se non potrete più lasciare traccia del vostro passaggio qui non sentitevi a disagio, sentirò lo stesso la vostra presenza e cercherò di fare sempre meglio.

Il mio abbraccio.

Susanna

Reflections

 

Reflections

 

Reflections