(Le foto le ho scattate al Teatro Instabile durante lo spettacolo "S...VELANDO" Genova 5 Dicembre 2009, organizzazione Tonia Amar al Rakisa )
La Realtà non è che un velo sui tuoi occhi. Oltre il Reale, profondo, dentro l’anima, danza il Sogno: palpito di Mistero, per noi umani.
Lo cerchiamo ovunque, nelle persone e nelle cose … e non ci accorgiamo che batte all’unisono con il nostro cuore: è lì.
Per fortuna nostra (e del Sogno) esistono anime che ci aiutano a trovare la strada … che ci porta a noi stessi. Anime meravigliose che c’insegnano ad ascoltare il nostro cuore. E a sollevare il velo.
Queste parole e le foto che le accompagnano sono dedicate a Giulia Mion (http://www.danzadelladea.it/) un’anima che Danza il Sogno e rende partecipe della Visione interiore chiunque la guardi danzare.
Io non ho soltanto guardato, ho fotografato tutta la Bellezza che andava sprigionandosi, insieme alla Luce, sul palcoscenico, durante la danza di Giulia, e poi anche dopo, perché mi è rimasta nel cuore e non lo ha più lasciato.
“La Vita è movimento. Anche là, dove i nostri occhi non colgono che silenzio: una pietra, per esempio, ha in sé vibrazioni così rapide da essere impercettibili … staticità apparente.
C’è una Danza, in noi e in quelle che chiamiamo “cose”, fatta di Luce e di Ombra: forse c’è anche nelle emozioni e nelle parole che danno loro un nome trasformandole in pensieri.
Io ho conosciuto il mondo dei suoni, la danza del respiro, quando l’anima solleva il velo cantando.
Poi quelle stesse parole sono diventate corpo, si sono rivestite di respiro e la mia voce ha cominciato a danzare. Mi ha accompagnato sulla strada.
In seguito i miei occhi hanno cominciato a vedere in un modo diverso, fatto di luce e di ombra, forme e colori. Nelle cose e nelle persone.
Esistono mondi altri, differenti piani del vivere. Dimensioni in cui devi muoverti diversamente: sono sentieri a spirale che tu attraversi e al tempo stesso attraversano te.
Come posso spiegare? C’è una foto di Giulia che rende bene l’idea: qui la Danza è al massimo del suo movimento, secondo me. Perché nell’inizio è già contenuto il percorso, come nel seme è racchiuso il frutto.
Questo mio viaggio mi sta portando sempre di più dentro di me ma ancora di più al di fuori.
Un’emozione, una sensazione, indescrivibile, a parole: con le immagini, forse.
Sentire il proprio corpo muoversi nello spazio, alleggerirsi a seconda del respiro, persino a seconda dei pensieri. Variare l’appoggio da un piede all’altro, così simile all’appoggio della voce, del respiro, nel canto.
Giulia mi ha scritto che” la voce è corpo”. Posso ben dire che ha ragione.
Ma io, guardandola danzare, posso aggiungere che “il corpo è voce”.
Un canto silenzioso, ma un vero canto dell’anima.
Riyueren
Nessun commento:
Posta un commento