mercoledì 30 novembre 2011

Prayer to the Moon

Prayer to the Moon

Madre di Stelle,
Signora della Notte,
Cuore del Cielo.

Dispiega il mio respiro
A navigare Pace.

Riyueren

lunedì 28 novembre 2011

Colori

From home


Mormora cieli l'orizzonte e il Tempo
già sconfina di nuvole il mio sguardo.
Io vado nel tramonto e ho l'alba in cuore.

Riyueren

Evening falls

Agostino Dessì

The art of Agostino Dessì

Sino a che punto fingono, le maschere? che cosa ricoprono? o forse...che cosa svelano?

The Masks of Agostino Dessì

Che le maschere siano o no vive...questo dipende non solo da chi le indossa...ma anche da chi le crea.

Agostino Dessì

Sono tornata nella Bottega di Agostino Dessì.

Avevo scoperto questo luogo di magie nel 2009, praticamente "per caso", ammesso che nella mia vita il caso esista...

...Un negozio, una bottega -laboratorio, luci soffuse, perché lo sguardo si abitui a cogliere la magia ...che deve essere scoperta a poco a poco, colta interiormente: la magia ama nascondersi.
The art of Agostino Dessì

La magia di Agostino...che sta nelle sue mani, è vero, ma soprattutto dentro di lui.

Agostino è un creatore di maschere ed è un grande artista.

The Masks of Agostino Dessì

La prima volta che sono entrata in bottega avevo tra le mani la "Piccola", la compattina.

Un cartello segnalava: "No photos".

Ma i miei occhi andavano dappertutto, era impossibile per me tenerli fermi...maschere ovunque, alle pareti, per terra ai lati, dal soffitto.

The Masks of Agostino Dessì

E ho cominciato a piangere..mi scendevano giù le lacrime e non riuscivo a smettere, perché mi venivano da dentro (la stessa cosa mi era successa a Parigi al museo Marmottan, davanti al quadro di Monet, "Impression du soleil levant" ).

Mi vergognavo moltissimo, ma non riuscivo a smettere.E Agostino mi ha dato il permesso di fotografare (probabilmente sperando che la smettessi di piangere)
The Masks of Agostino Dessì

Il mese scorso avevo Milady e le foto sono venute un po' meglio.

Le due ore a Firenze (che tornando da Montevarchi avevo messo in programma aspettando il treno per Pisa) le ho riservate solo alla Bottega di Agostino.

The masks of Agostino Dessì

Ho potuto così fotografarlo in compagnia di sua figlia Alice 

Agostino e Alice Dessì

Agostino e Diego
  
Agostino e Diego sono amici da molto tempo: hanno voluto essere ritratti con una maschera molto particolare che Diego è andato a prendere nel retro della bottega: i visi sono quelli delle rispettive figlie da piccole.

Agostino e Diego

Non solo: Agostino mi ha chiesto di andare a fotografare anche la sua Galleria d'Arte, nuova, che io non conoscevo ancora.

Qui le maschere sono diventate sculture, si tratta, lo vedete, di sculture cibernetiche.

Agostino Dessì: art gallery

Agostino mi ha spiegato che le sue maschere e sculture, in bronzo nichelato o cromato, sono "frammenti di una società post-industriale-elettronica che è già archeologia... la forma umana è solo corteccia di rivestimento, in un corpo meccanico-elettronico dove un tempo ha vissuto e con il quale ha funzionato...oggi solo un frammento, un elemento che diventa un pretesto per ricordare un tempo migliore in cui la forma di vita umana e la meccanica hanno funzionato insieme".
The art of Agostino Dessì

Cos'hanno di così particolare, le maschere e le sculture di Agostino? Traboccano di poesia e di forza insieme, di malinconia e dolcezza... tutto qui.
The art of Agostino Dessì


The Masks of Agostino Dessì


Se vi capita di andare a Firenze ...la magia
abita in Via Faenza, 72 r

The Masks of Agostino Dessì



sabato 26 novembre 2011

Concerto per Romeo

Concerto per Romeo

Non ho potuto ingrandire la locandina, me l'hanno "passata" così. Quello che però importa è che finalmente ci sarà il Concerto per Romeo. Ho già parlato di lui qui e vi ho presentato la sua musica in due video qui e anche qui.
Non voglio aggiungere parole: la bellezza della sua musica non ne ha bisogno.
Invito tutti i miei amici genovesi a venire al concerto che si terrà domenica prossima, 11 Dicembre ad Arenzano, all'Auditorium MUVITA, alle ore 17, ingresso libero.
Oltre alle musiche che già potete ascoltare nei miei video ce ne saranno altre, sempre di Romeo.. si tratta delle Opere Didattiche che verranno eseguite dai Docenti dell'Accademia Teresiana (tra cui anche Giovanni) e da alcuni allievi del Maestro Lebole.   Ecco il Programma:

- Principessa di un mare lontano
- La Farfallina e l’Elefante
- Il gattino sul comò
- Fughetta
- Sette quadretti thailandesi (All’ombra di giunchi - La Pagoda d’oro - Il Teatrino di Trat - La città delle scimmie - Il mercato galleggiante - Il Buddha di smeraldo - Sul ponte Naga)
- Si satchanalai
- Quintetto per fiati
- La bambola di pezza
- Girotondo
- Valzer
- Quel giorno d’autunno

Vi aspetto.

About Dreams

About Dreams

Cado all'Inverno.                                  I fall to Winter
Oh, quanto lentamente!                        Oh, how slowly!
Rumino sogni.                                      I'm chewing dreams.

Riyueren

venerdì 25 novembre 2011

Casa di Bambola (Doll House)

Casa di Bambola (Doll House)


Dal cassettino che non mi assomiglia,
dove da tempo a culla mi han rinchiusa
il mio sguardo trabocca e fugge un sogno:
è il segnale di fumo di una guerra.


Ho combattuto in questa casa oscura
inospitali e scomode battaglie:
gli stracci di parole tutte attorno
testimoniano di ferite al cuore.


Non ci sono mai vinti e vincitori:

dove il silenzio pianta il suo vessillo,
soltanto assenze in un cassetto vuoto.


Riyueren

mercoledì 23 novembre 2011

D'anima un poco...

Gocce


D'anima un poco, gocciola in cuore il Tempo.
Va la mia sete curva sui ponti dell'Inverno:
Arsura di silenzi non teme la mia bocca.

Riyueren


Senza titolo

sabato 19 novembre 2011

Buon Compleanno, Giovi!

Giovanni

Mi avevano visitato il giorno prima e mi avevano assicurato che ti avremmo visto a dicembre..così io il mattino dopo ho fatto i soliti lavori di casa con un po' di mal di pancia e tua nonna mi ha rimpinzato come al solito, anzi, ho mangiato il fegato con la cipolla e altre porcherie che ora non ricordo (se mi avessero dovuto fare un cesareo..stavo fresca)...poi siamo andate di corsa in ospedale con la valigia, anche se il tuo dottore mi aveva detto che sicuramente era un falso allarme.
Old Photos

Siamo partite di casa in taxi alle due del pomeriggio: sei nato neanche tre ore dopo. E ha cominciato a nevicare, così il tuo dottore è rimasto bloccato nel suo altro studio a Savona mentre io, a Genova, venivo ricucita come una cima genovese...avevi tanta fretta che sei uscito con una "spallata".

Non eri una meraviglia, mi dispiace dirlo, tutto capelli ...neri ... e a spinacio.

Old Photos

Quando poi sei diventato tutto giallo e sei finito in fototerapia, come accade spesso a chi nasce un po' prima, pensavo che avevamo toccato il fondo: invece no, il fondo l'ho toccato io quando la purga per la montata lattea ha fatto effetto mentre attraversavo tutto l'ospedale per venirti a trovare nel reparto neonatale (chissà se il primario lo ha mai saputo che mi hanno permesso di usare il suo bagno privato).

Old Photos

Ma siamo una bella squadra, noi due.

Anche quando vivevi a sbafo nella mia pancia: tu non te lo ricordi, ma eri molto obbediente (allora)...quando ti ho rimproverato perché ogni volta che io mangiavo tu ti puntavi contro il mio stomaco "Guarda che se io non riesco a mangiare..tu digiuni..." ti sei spostato subito e non hai più dato fastidio a pranzo.

Per tutte le altre volte, bastava che io e papà cantassimo insieme "quel mazzolin di fiori" e tu ti calmavi subito.

Quanto ai capelli, col tempo si sono arricciati come quelli di tuo padre e per un po' pensavano che tu fossi una bambina.

Quando poi sei diventato allergico.. quanti trenini ho disegnato coi pennarelli perché tu stessi fermo a fare l'aerosol..ma oggi abbiamo un cane da dieci anni e tu stai bene.

Old Photos

Sì, una squadra, tutti quanti. Tu in Conservatorio e io a fare le tue versioni di greco mentre tuo padre lavava i piatti al posto mio: ma dopo il Ginnasio non hai avuto più bisogno di nessuno, ti sei sempre fatto tutto da solo.

Non sono granché come madre, un po' meglio come amica, credo: ma tu ti offendi quando credono che lo sia davvero o ci prendono per una coppia come a Lucca, due anni fa.

Quando un figlio diventa più alto di sua madre ...

Buon compleanno, Giovanni!

ps. le foto di Giovanni da piccolo le avevo scattate  vent'anni anni fa con la Contax che era subito finita nel cassetto..costava troppo fare foto con un'analogica...poi le ho rifotografate con la compattina (Milady è arrivata dopo) e rielaborate oggi con Cs5...se allora avessi continuato non sarei quella principiante che sono..ma del senno di poi...

giovedì 17 novembre 2011

Digitare il Sogno n°2


A Genova c'è una piazzetta nascosta, un luogo un po' magico che forse non tutti conoscono. Prende il nome da un albero antico che cresce proprio lì: è un albero di giuggiole e la piazzetta si chiama Piazza della Giuggiola.

Qui potrei dirvi che vive e lavora una fata, che si chiama Marta
Ogni tanto Giorgio Bassoli e la sottoscritta vanno a portare alla fata le loro cose: a volte sono fotografie, altre volte, come da locandina qui sopra, poesie. E la fata le espone nel suo laboratorio di maglieria.

Questa volta ho cercato di essere meno, anzi, di non essere proprio, tecnologica e fare come Giorgio che non usa il pc, anzi, non ce l'ha proprio.. Ci ho provato: la grafia non è esattamente la mia, ho cercato infatti di renderla un po' più comprensibile, come da esempio (vedi anche post precedente).

POESIE

 Il Sogno è stato "digitato" rigorosamente "a mano".

mercoledì 16 novembre 2011

Digitare il Sogno

Digitare il Sogno

Digitare il Sogno:
infiggere nel cuore
il calamo del Tempo
e di parole intingere stagioni.

Riyueren

... scrivere il Sogno: mutano le forme, i modi...forse nel tempo anche chi scrive cambia... solo l'essenza, resta, a volte fedele, a volte infedele a se stessa così come solo può essere un sogno umano.

Abbandonata la penna al triste destino delle cose del mondo, senza renderci conto dell'immenso e ormai perduto legame fra respiro e tratto, equilibrio e cuore, che danzano sulla naturale tangibilità di un altrettanto naturale foglio...scriviamo il Sogno con le nostre dita, restando silenziosamente invisibili, forse più a noi stessi che ad altri.

Una fuga? forse, ma inconsapevole...

Mentre la Morte stupita ci troverà puntuali a Samarcanda, noi chiamiamo vita questa cavalcata verso l'ignoto che è in noi: noi, a cui forse non ci avvicineremo di un passo.

Digitare il Sogno

Digitiamo sogni: chi scrive e ciò che è scritto sono una sola cosa,sempre la stessa, unica e unita, che i passi siano sul foglio o per interposta tastiera, che siano danza o semplice zoppìa, che ci si perda o che ci si ritrovi... noi digitiamo sogni.

Ci avvolgiamo come bruchi in segrete bozze di parole e pubblichiamo al mondo il nostro volo..

Noi digitiamo sogni...chè sono (e siamo) specchi non ancora infranti... e insieme quel soffio d'anima che li appanna, lievi.

The Masks of Agostino Dessì

sabato 12 novembre 2011

Frattura

Frattura by Riyueren
Frattura, a photo by Riyueren on Flickr.
Ho avuto un piccolo incidente, caduta dalle scale...Sunny mi tiene compagnia nonostante la borsa col ghiaccio...

venerdì 11 novembre 2011

Passaggi di blog

Passaggio


Che cos'è un blog?
Come accade per ogni cosa umana, c'è sicuramente un'idea di blog in ognuno di noi.

E forse c'è qualcosa di più, e per dirlo userò una frase scritta tempo fa ad un caro amico (di blog, appunto): i blog sono persone.

Innerland è iniziato tanto tempo fa, molto prima che io mi decidessi ad aprire un blog...io penso addirittura che sia nato con me, insieme all'aria del mio primo respiro.

Dalla fine del 2007 questo viaggio è diventato visibile, non soltanto a chi può leggerlo in rete, ma anche e soprattutto a me.

Scrivere davanti a tutti mi ha permesso di prendere coscienza di certi angoli nascosti, di certe pieghe, certe cicatrici della mia anima e in alcuni casi ha spalancato porte, ha aperto finestre su panorami interiori, non sempre necessariamente belli e armoniosi, di cui non ero consapevole...ha fatto pulizia, sanato ferite...issato vele, rappezzato ali...è stato musica e insieme compagno di danza, come l'aquila del mio vecchio sogno.
In questi giorni d'incertezza per le sorti della piattaforma di splinder ho avuto veramente la misura di quanto sia importante per me Innerland.
Ho cercato di salvarlo in blocco (commenti compresi, perché quelle sono le parole delle amicizie, alcune anche profonde,che si sono intrecciate ai miei post): la mia anima è diventata ancora più nomade di quello che era...e così, migrando, mi sono sentita una specie di profugo.

Se per me Innerland era un po' come un figlio...da oggi io mi ritrovo con due gemelli, perfettamente identici. Voglio tenerli entrambi, sperando che splinder continui ad esistere.

Ho scelto lassù la foto di un bosco, una delle ultime che ho scattato, perché è così che mi sento, come quando ci si avventura nei boschi: c'è magia, timore di ciò che non si conosce...mi sentivo in un posto sicuro, ora mi sento di essere in cammino ancora più di prima, anzi, in mare aperto.

Su splinder poco tempo fa avevo parlato della zattera da abbandonare una volta giunti sulla terraferma per non doversela portare sulle spalle. Innerland non è la mia zattera, è me ed io non posso abbandonarmi.Non ora, almeno, che non vedo più la spiaggia dietro di me e nemmeno una terra all'orizzonte.

Non so dove stiamo andando,Innerland ed io, ma so che siamo insieme e questo è sufficiente. 

Riyueren

questo è l'altro gemello, ma resterò anche su splinder, sino alla fine: se mai Innerland sparirà nel nulla, dissolto come un Mandala, io gli sarò vicina, non lo abbandonerò.

Summertime

mercoledì 9 novembre 2011

Sometimes I feel like a motherless child


I ASKED THE LORD ( A LAURA)


domenica, 09 ottobre 2011 alle 17:10 da Innerland




 

RADICI AUTUNNALI


mercoledì, 02 novembre 2011 alle 10:50 da Innerland




Forse mi riuscirà di smascherare il Tempo

in fondo ai nostri occhi e misurare

la cartapesta del sogno che c'insegue

prima che sul mio volto senza specchio

venga la notte a sciogliere il suo canto.



Le stelle che eravamo..le colline e il cielo,

che mi ha deposto le nuvole sui fianchi

e ride della pioggia sui miei passi.



(Parole -foglie...troppe e senza ali

come fiori appassiti a questi rami,

giovani ancora nell'inverno pieno).



Gli amori, il vento, danza il mio sguardo

su radici lontane alle mie terre.

Non mi divido in sillabe,stasera,

conservo alla mia vita il girotondo

un riso di bambina.. un'altra me...

venuta da lontano... per restare.


Riyueren 

The glass is full

The glass is full by Riyueren
The glass is full, a photo by Riyueren on Flickr.
Sembra che la mia anima stia per diventare ancora più nomade...trasferire un blog come INNERLAND, con tutto il lavoro, o dovrei meglio dire, la vita che c'è dietro e dentro ( e parlo in termini di anni) sempre sperando che la piattaforma dove ho sempre scritto non chiuda veramente, è un'impresa quasi disperata, ma ci voglio provare.

Quindi...tutti o quasi i miei post, dal 2007 e senza più i commenti...li trasferirò piano piano qui, su Cruna di Stella.

Inserirò all'inizio di ogni post salvato la data della sua effettiva pubblicazione in rete, perché è da quella data che è scattato il copyright.

Riyueren

Ps. Sono le 9 di sera: ho cancellato i post che avevo salvato in bozza...è una cosa sciocca, voler tenere, voler conservare...il blog è salvato ugualmente sul mio pc, su cd e ben in tre copie...qui ripubblicherò solo i post che preferisco, quello che voglio vedere qui, non tutto Innerland, perché alcune cose è meglio lasciarle andare...sono mie ma appartengono ad un'altra me stessa, una di un altro tempo...

Marcia disarmante

lunedì 7 novembre 2011

Happy...Compleanno

Compleanno


Me lo dice il respiro:"Tu non cambi"
Ed è così, io non sarò diversa
da quel che sono stata sino a ieri.

Soltanto un po' di spine sul mio stelo
Che nessuno mi tratti come un fiore.

Riyueren 

... ci sono due cose certe, sicure, nella vita di ciascuno. Di una se ne fa, purtroppo, esperienza diretta (si spera il più tardi possibile)...l'altra è altrettanto certa, ma l'esperienza manca...praticamente potrei dire che sono nata...perché gli altri me l'hanno raccontato.

Come si può vedere dalle foto, oggi è di nuovo (!? come passa il tempo!!) il mio compleanno...festeggiato, come è ovvio, a cadenza annuale (anche se personalmente detesto le ricorrenze) ogni 7 Novembre. 





Quello che più mi manca sono gli auguri di mia madre al mattino: "Che cosa facevamo,( e qui inseriva il numero) anni fa?"



Con il passare del tempo ho imparato tutto sulla mia nascita...che ero nata in casa, in cucina,che l'ostetrica non trovava le forbici perché ci stavano trinciando i polli per festeggiare l'evento, che siamo rimaste sole noi due in attesa delle forbici, che lei non mi vedeva ma io le avevo stretto un dito con la mia manina...e così, a forza di sentirla ripetere da lei, la mia storia l'ho imparata anch'io. 



La mia nascita... di cui non ricorderei praticamente niente, se non ci fossero state le parole della mamma e le foto (ahimè, scurissime) dei mesi successivi.



Non sono cambiata, sono sempre io...ieri sera sono andata a dormire, oggi mi sono svegliata con un anno in più...eppure sono sempre io.



Se guardo le mie vecchie foto quello che è davvero cambiato è il mio involucro: la mia essenza, alla faccia di quella che chiamano "maturità", è rimasta la stessa.



Sempre con gli occhi ben aperti: la mamma raccontava che sono nata con gli occhi spalancati e non li ho chiusi per tutto il giorno (sono nata al mattino)... e anche che per tre anni e mezzo non l'ho lasciata dormire...ma questa è un'altra storia... 

Compleanno

   

Dopo 54 anni, cosa sono diventata? non sono ancora me stessa tutta intera, questo è sicuro...ci sono frammenti di me un po' dappertutto, lungo la mia vita...e, sarà anche la vecchiaia, non credo di aver voglia di raccattarli tutti: non è detto che quel che si perde vada per forza ritrovato e ...riattaccato..



A volte penso che devo ancora nascere...altre, addirittura che la mia gestazione durerà esattamente quanto la mia vita...



Non sono cambiata, sto bene così come sono, semplicemente me stessa: semmai ho cominciato a farmi crescere sullo stelo qualche spina...solo per evitare di fare la fine di certi fiori...insomma, delicata ma pungente, così ci pensano su due volte, prima di "rompere".



Intanto, come ogni anno, Innerland offre la sua torta virtuale: se volete favorire...(ho addirittura inventato una texture per l'occasione..non ci avevo mai provato).


Compleanno



 Stasera sono un po' spinosa, più da Perle Nere che da Innerland...Ci sono molte cose a cui penso, troppe: perdonate questa povera vecchia.



Penso alle feste come quella di oggi, alla gente che manca nella mia vita (e mancherà anche a Natale e in tutte le altre feste a venire), alle cose orribili e oltretutto stupide che accadono nel mondo e nelle nostre vite.



Penso alla mia Liguria, penso alla Terra tutta quanta, all'incuria, all'indifferenza, all'interesse ( che purtroppo da noi ha sempre e solo a che fare col denaro o il potere, non con la curiosità).



Penso che deve essere molto facile parlare dei problemi da risolvere quando, sicuri del proprio super stipendio mensile e certi dell'altrettanto super pensione futura, si è davanti a una tavola imbandita, alloggiati in alberghi prestigiosi...specie quando i problemi ce li hanno  tutti gli altri.... Ho scritto "parlare" eh? perché quanto a "fare", cioè risolvere...lasciamo perdere.. (forse guadagnano così tanto perché li pagano un tanto a parola??? come mi piacerebbe che all'attività politica ci si dedicasse solo per volontariato...)



Grandi della Terra..e come no? Grandi nelle responsabilità, per prima cosa.



Quanto a voi, cari amici e viandanti, stasera vi lascio con un'immagine, eccola:


The glass is full



...oh, non pensate che sia un semplice bicchiere...Le immagini hanno questo, di bello, ce l'hanno in comune con le parole, ma rispetto a queste ultime hanno molta più forza: hanno diverse chiavi di lettura...con un'immagine puoi dire o suggerire migliaia di pensieri, perché puoi suscitare altre immagini, altre parole.



Così questo bicchiere (che poi è quello che uso tutti i giorni) ...



è un bicchiere più pieno che vuoto...è ottimista?

la misura potrebbe essere colma?

cosa c'è dentro? pioggia? lacrime?

acqua amara? dolce?una medicina? un veleno?

vuole brindare...o sta per essere scagliato in faccia a qualcuno?

è da solo...davanti ad una finestra...non c'è nessuno, ma se quella è una foto, qualcuno c'era, per forza.

E perché ha fotografato proprio quel bicchiere, e proprio lì, con quell'inquadratura?


Un bicchiere coi girasoli...com'è la persona che l'ha comprato? come sono le persone che amano i girasoli?

.......




...e...potete divertirvi anche voi...nel mio bicchiere potreste trovare una storia...magari...la vostra.



Un abbraccio a tutti...un po(st) lungo...di solito coi vecchi si è indulgenti...quindi...