martedì 24 dicembre 2013

Auguri



Quello che vorrei dirti in me
non è pensiero ancora,
per questo io non trovo le parole
che guidino i tuoi passi alla mia casa.
Altri sanno cercarle molto meglio:
i loro scritti stendono tappeti,
hanno parole come luminarie
mentre le mie strade son sterrate,
un poco buie e molto polverose.
Sono rimasta com'ero da bambina:
per farmi stare buona e ben seduta
mi davano una penna e un po' di carta.
Ho camminato su fogli solitari.
Scusa se io non so
accendere parole come stelle,
ho solo qualche lucciola negli occhi
e il mio sorriso.

Riyueren

mercoledì 27 novembre 2013

Sul Dolore

Ombre di luna e d'autunno

Qualcuno a me ti ha portato, Dolore.
Un'elemosina triste
o un reciproco scambio di vuoti.
Ma se cerco il tuo nome
è il mio nome, che trovo.
Se indago i tuoi occhi,
è il mio sguardo, che vedo.
E le unghie che scavano dentro
hanno origine dalle mie mani.
Dello specchio che è la mia vita,
sono complice di ogni frammento,
ma quei volti che vedo riflessi
sono identiche parti di me:
se in ognuna ora spunta un sorriso,
sarà solo il dolore, a morire.


Riyueren

domenica 24 novembre 2013

Myself

In myself

Tutto quello che so fare... so che è poco, forse non è nemmeno buono, non ha valore universale, commerciale poi, figuriamoci.

Ma è quello che comunque "devo" fare, cercare un senso... e questo senso passa attraverso di me, ed è l'unica verità che possiedo, l'unica realtà che mi è possibile indagare senza dare fastidio a nessuno, tranne forse a quella parte di me che continua a sfuggirmi, ignota, inconoscibile.

E mentre mi conosco, la verità di me mi rende libera.

Home sky

I frammenti in cui s'è frantumata negli anni la mia vita, con la mia collaborazione e/o con l'aiuto altrui, non si disperdono... si riuniscono, prendono voce nelle parole scritte, prendono sguardo e forma nelle immagini: non conosco altri modi che questi, non so fare altro, non so fare di meglio.

Non ho una verità tascabile su cui riposare e sul cui metro andare a misurare le realtà, i pensieri, i cuori, le azioni di persone che non conosco.

Questo è un diario di bordo ma la navigazione non è virtuale, ci ho messo anche la mia faccia.

Cielo

Lasciatemi cercare il mio vento e i miei colori.

Lasciatemi scrivere delle mie emozioni, lasciate che dia loro un nome.

Home sky

Se quello che trovo dentro me mentre mi vado cercando vi dà qualcosa (unico motivo per cui non tengo tutto chiuso in un cassetto) ne sono felice.

In caso contrario... la rete è piena di blog in cui troverete sicuramente argomenti più interessanti e più affini alla vostra anima.

Riyueren


L'unità di misura

Tre

Ombre di luna e d'autunno

Non regalarmi mai fiori recisi:
non s'è abituato il cuore sul mio stelo
alla mano del Tempo che dissolve
l'istante stesso, prima che prenda forma.
Impolvera di sogni i suoi frammenti
il mio silenzio, quando mi sveglia il giorno.
Se proprio devi, donami il tuo sguardo
quando si apre in me, e con le mani
lega ai tuoi occhi anche il mio destino.


Riyueren


Cielo


Ero in viaggio... io andavo a noi due.
Ad un tratto il mio sguardo trabocca:
ha incantato i suoi passi una goccia,
li ha confusi di lacrime il vento.

Ora vado al mio volto, il silenzio,
i suoi segni conosco a memoria:
rughe d'acqua e radici di pioggia.


Riyueren


Dreaming

mercoledì 20 novembre 2013

A Mir

Mir

Ora il bosco è silenzio. Da molto tempo, per me, era assenza di suoni... ma da oggi è silenzio. La mia anima è muta. Ti scrivo parole, oggi, le cerco, non per consolazione, ma per avere una strada comune, un sentiero di piccoli ricordi su cui camminare ancora insieme.

Nonostante la tua presenza sia rimasta, viva, nei miei occhi, il tuo essere altrove è come sangue che scorre via da me... sei una ferita rimasta aperta... una ferita che non so come chiudere. Ci provo con quello che sono, con quello che ho: parole, immagini.

Mir

L'erba sta crescendo ovunque, in questo angolo di terra sotto casa che ormai è boscaglia fitta di rampicanti e di pruni.

Mare d'erba

Le panchine sono sommerse dal verde. 

Le altalene erano morte da molto prima: sono rimasti i giochi del Tempo. 

Il Tempo continua a giocare con noi, ora che lo abbiamo inventato.

Mare d'erba

Rami secchi, spezzati... foglie cadute... rami nudi, com'è nudo il mio sguardo su di noi.

Ho un'ala spezzata... no, non è la frattura alla spalla, quella poi guarirà.

Eri tu la mia anima, tu una delle sue ali: sono rimasta a metà.
Il volo è sempre più difficile, per me.

Sapevo che sarebbe successo: un giorno uno di noi due sarebbe arrivato e non avrebbe trovato l'altro, solo che non pensavo sarebbe stato così presto.

Speravo che fossi tu a non trovare me: ti saresti alzato in volo e avresti potuto trovare altrove il cibo per i tuoi inverni.

Mir nella neve

In mezzo a tante foto, l'ultima, prima della migrazione, 30 marzo 2013... pioveva, sei venuto a salutare, pieno di goccioline.

Mir spring 2013

Ti ho rivisto il 21 ottobre scorso, il mattino dopo la partenza di Giovanni per la Germania: non avevo la fotocamera... ma eri tu, arrivato come sempre al mio solito fischio.

Da quel giorno non ti ho più visto.

Ora ho visioni di te, Mir, dei tuoi voli, delle tue piume arruffate nella neve.

Sono solo visioni prigioniere negli occhi, chiuse dentro me.
Scivolano via libere con le mie lacrime. Ma poi tornano.

Solo tu non torni.

Mir

lunedì 11 novembre 2013

Distanze

La panchina

Quando ti scrivo
le parole hanno i miei occhi
ma il loro sguardo
in realtà
è silenzio.

E se ti parlo
da così distante,
la lontananza acceca
la mia voce.

Ma se il tuo sguardo
parla nei miei occhi
l'anima si fa specchio
al nostro volo.

Riyueren



L'Albero


Ha i modi del Silenzio, la Bellezza:
ti lascia muto e fa cantare il cuore.

Di molte cose ha i modi e li nasconde:
nel vento è danza, è acqua fra le rive,
si colora d'autunno sulle foglie...

Cela il suo volto anche nei rifiuti,
ma di fango glorioso lo ricopre.

Ha il modo dell'Amore, la Bellezza:
lei non si offende se le do il tuo nome.

Riyueren



Faggeta

mercoledì 6 novembre 2013

Tu ed io

Il Bacio

Tu ed io...

molto più
di una semplice somma
e più di due.
Un suono di stupore
che s'inoltra al silenzio
e si fa sguardo:
noi.

Ora
devono stare ferme
e tacere
le parole,
non le labbra.

Riyueren


Il Bacio

la scultura è di Valeria Dapino, s'intitola "Il Bacio"




giovedì 17 ottobre 2013

Invisible Things

Invisible things

Troppe cose vedono i miei occhi
o forse, semplicemente molte.
Cose prive di prezzo e di valore:
invisibili ad altri, non a me.
Cose senza alcun senso:
una foglia caduta dentro al sole
che la gioca di ombre e di colori.
Una forma di nuvola sul mare
e poi la sabbia che diventa onda.
O quello stelo che rapido s'inchina
e bacia due papaveri più avanti
ma quando il vento tace
orgoglioso
nel cielo si raddrizza.

Sono le cose che nessuno ascolta,
hanno una voce lieve: per sentirla,
dentro di noi si deve far silenzio.

Riyueren


Invisible things

domenica 13 ottobre 2013

Ora

La Faggeta

Ora possiamo dare
un nome
al silenzio delle cose,
una voce, un suono,
che muti
questi confini inquieti
in orizzonti.

Ora possiamo essere
un colore
nel silenzio della nebbia,
uno sguardo, un segno
che riveli
al vento
su queste foglie sparse
i nostri passi.

Riyueren


Faggeta

sabato 5 ottobre 2013

Quasi...

Quasi a metà

Non scrivo qui da un bel po'... sì, ogni tanto ci scrivo poesie, ma non le accompagno con tutte le parole di un tempo.

La cruna della mia stella era un po' abbandonata in mezzo al cielo.

Qualcosa ora è cambiato? forse.

Non avevo certo smesso di viaggiare... continuavo a farlo, ma in silenzio: qualche foto, anzi, molte, su Mutazioni, qualche poesia, poche, qui...e qualche link da tutti e due i blog ancorato su FB.


Playing hide and seek with the light

Ieri mattina tornavo dalla palestra (sono riuscita a riprendere anche quella dopo tanto tempo) e ho visto questo guscio di lumaca per terra, ormai vuoto e spezzato in alcuni punti.

Guscio

Io non so se a voi, che avete un udito normale, mentre io ci sento sempre meno, è mai successo quello che a me accade sempre più di frequente (e dura sempre più a lungo): il corpo diventa un insieme di occhi che vedono al di là delle cose e odono suoni (che evidentemente solo io sento). Perché io questo guscio l'ho visto e l'ho anche sentito: i miei occhi ci si sono posati sopra ed è stato come sentire un richiamo.

Guscio

Insomma, alla fine sono andata a casa, ho posato il borsone con la roba della ginnastica, ho preso Milady, innestato il micro 105, e sono tornata indietro dal mio guscio.

Guscio

Ora sono qui, con le foto davanti, e quel guscio continua a parlarmi.

Mi parla dei bruchi e dei bozzoli in cui si avvolgono... e delle farfalle che ne vengono fuori. Qualcosa che prima strisciava ed era sottomesso alle leggi della terra ora vola libero, magari per poco tempo, ma vola.

L'anima invece non ha un bozzolo, ha un guscio: ci si nasconde, ci si difende, a volte ne è prigioniera. Ci vive.

Guscio

Se tu vedi il guscio spezzato... non devi essere triste: l'anima è uscita fuori, vola.. è libera. Effimera come una farfalla? forse. O forse no.

Perché qualcosa è cambiato, davvero.

Fotopoesia

domenica 15 settembre 2013

Senza nome

Invisibili silenzi

È nel mio sguardo, non ha nome ancora:
è un gesto del silenzio che io vedo,
ma è tepore negli occhi
e sulle labbra ha il gusto di un colore
che senza una parola si ravviva
mentre ricade in pioggia goccia a goccia.

Riyueren

Nelle mani della memoria

giovedì 5 settembre 2013

Compagni di strada estranei di vita

Branches at sunset

Invisibilmente e a memoria
rimuovo i passi della tua assenza
dai miei occhi: non ho sogni di te
che ancora graffino il mio sguardo.

Compagni di strada, estranei di vita.

Ora io sono vuota e senza orme,
unica dimora di me stessa.
Apro le braccia e il cuore prende aria.


Riyueren


Branches at sunset

giovedì 29 agosto 2013

29 Agosto

Rose


Ha il suo peso il mio sguardo, al mattino:
la memoria di noi si risveglia a fatica,
ha le palpebre grevi dei sogni di ieri.

Sui miei occhi ha il suo peso, il tuo nome:
un'assenza che l'alba frammenta
su di un cuore che ignora il riposo.

Riyueren



lunedì 12 agosto 2013

Don't look for...

Nebbia nel bosco


Non cercare di me nel ricordo.
Io sono alla prossima curva del bosco,
nella piuma che il canto ha smarrito sul muschio
nel respiro di nebbia che bacia il tuo sguardo.
Quella foglia che il cuore calpesta veloce
al margine del cielo,
confuso tra l'erba ed il vento.
Sono polvere, fiore, silenzio.
Non cercare di me nella memoria,
io non sono del Tempo.
Appartengo alle mani dell'acqua,
non ho riva se non i tuoi occhi.


Riyueren

Illusione

Blue shoes

Mi guardavo attraverso i tuoi occhi,
Illusione: mi vedevo felice.
Regali il tuo sguardo
e l'anima si acceca:
i tuoi doni sono troppo costosi.

Hai parole lucide a specchio:
inciampavo sui tuoi sorrisi,
le tue maschere senza una piega.

Ti credevo serena, Illusione,
ma trabocchi di nuvole nere.

Sei caduta insieme alla pioggia:
io resto in piedi, Illusione,
con le piume inzuppate di stelle.

Riyueren


Blue shoes

martedì 6 agosto 2013

Calcoli

Shadows


Ho provato a tirare le somme,
mi sbagliavo: dovevo sottrarre.
Non moltiplica spesso, la vita,
quasi sempre divide e separa:
ti disperde i frammenti nel cuore.
Io raccolgo ogni singolo pezzo,
capovolgo il silenzio e mi chiedo:
il mio sguardo sarà la risposta
o vedrà, come sempre, domande?

Riyueren



Shadows

lunedì 29 luglio 2013

Tempo

Time


Attimi, istanti... momenti.
Il Tempo: una somma di brevi distanze.
E si va di confine in confine,
ciechi, ai bordi di inutili attese.
O si cade nei gorghi d'assenza
di un'antica stagione abissale.

Anneghiamo in silenzio, mio sguardo,
in quel mare che bene conosci:
sono ore che scorrono a fiumi
sopra il ciglio di strade perdute.


Riyueren


Time