sabato 31 dicembre 2011

L'Alba e altri ornamenti

Alba

Svanirà, l'Alba
Ma il cielo resta cielo
Anche se nudo.

Come ornamento voglio
Il fiore di un sorriso.

Riyueren



... l'Alba, per un poco di tempo, alla mia finestra: io l'ho vista.Stamattina.

Quelle nuvole striate di rosa e rosso incastonate nell'azzurro, le colline ancora scure, la città grigio-viola e il mare bluastro con l'orizzonte posato sopra e pure lui frastagliato di nuvole, come paesaggi incantati.

Tutto è lontananza, tutto svanisce: io fotografo quello che vedo, perché lo sento dentro di me, non potrei vedere nulla se non fosse così. Mi volto verso l'interno, preparo la colazione, mangio: alzo lo sguardo..e il cielo è nudo...si è spogliato dell'alba, non ci sono più nemmeno le nuvole.

In compenso le colline si sono liberate dal buio e la città sembra palpitare, tremula di vento e di luci.

Una volta deposti gli ornamenti, in questo caso l'alba, il cielo è sempre cielo.

Chissà, forse neppure s'è accorto che l'alba è andata via...o forse sì?

Io mi domando cosa resterà di me, ché i miei ornamenti in parte se ne vanno da soli, in parte sono io stessa a lasciarli cadere come vesti ingombranti.


A innsbruck

A dire la verità, non ho mai pensato all'udito e alla vista come ornamenti e sinceramente non vorrei che se ne andassero, ma purtroppo quello che io da un po' chiamo "sgretolamento" continua, lentamente, per fortuna, ma continua.

La definizione più giusta ed anche più simpatica della mia cornea me l'ha data la mia optometrista: "A te che piace fotografare..bene, la cornea è come la lente di un obiettivo...la tua assomiglia a quei vetri medioevali, diseguali nello spessore, quasi smerigliati..e a destra fai conto che è anche un vetro graffiato."

Se posso dire, anche il bilanciamento del bianco è buffo, il mio, non quello di Milady, chè come in tutte le reflex è regolabile dal menù: io invece ho un occhio che vede in tonalità più calda mentre l'altro vede in tonalità leggermente più fredda ( e non sono "regolabile": non c'è mai riuscito nessuno ^__^) 

Drop and rose

Quanto all'udito...sono diversi anni ormai che non faccio un audiometrico..non è che non voglio farlo, è che non posso più: quando si accorgono che non sento il suono, me lo amplificano talmente tanto che mi vengono le vertigini per via dell'intensità delle vibrazioni; così o cado dalla sedia o mi viene nausea per un bel po' ( o entrambe le cose).

E ovviamente il grafico è qualcosa di spettacolare, una linea orizzontale diritta che poi ad un certo punto diventa improvvisamente verticale e scende in picchiata come la fossa delle Marianne: questo significa niente più canti di uccellini (i boschi per me sono silenziosi) a parte tortore e gabbiani (qui il buffo sta nel fatto che nei sogni io li sento, gli uccellini, canti straordinari e melodiosi e, sempre nei sogni, io dico "Ah, ma allora ci sento, mi ero sbagliata!" oppure "Oh, ci sento di nuovo!"poi mi sveglio, purtroppo..e allora devo ricordarmi di leggere il labiale-con gli occhi "medioevali" che mi ritrovo- e di cercare i programmi con i sottotitoli - impresa titanica perchè o non ci sono o scrivono strafalcioni al posto delle parole pronunciate -beh, finchè ci sento ancora non posso non accorgermene).

From tear to drop

"Ornamenti", chiamiamoli così, che se ne vanno, si dissolvono come l'alba di stamattina.

Ma il cielo resta cielo e Susanna resta Susanna. Sento altri suoni e vedo in un modo tutto mio, con l'aiuto di Milady, che forse è l'occhio del mio cuore.

Forse verrà il giorno in cui perderò tutto, diventerò completamente priva di "ornamenti"...non importa, so che avrò sempre il mio sorriso.
Rosa

domenica 25 dicembre 2011

Buon Natale 2011


Con l'aiuto di Giovanni, che ha suonato White Christmas, ho confezionato per voi questi Auguri.

Un abbraccio grande.

giovedì 22 dicembre 2011

In cerca del Natale (...viaggio ai mercatini di Salisburgo e Innsbruck)

Salisburgo

Era un ricordo
Di luci colorate
E di persone.

Ora è mercato
E vuoti di memoria
In fondo al cuore.

Si contano le assenze
Sulla tovaglia rossa.

Riyueren

Innsbruck



... avevo scritto, tempo fa, che un viaggio inizia sempre con un movimento dell'anima: lo affermo ancora, ma penso che a volte il senso del viaggio lo puoi anche comprendere solo alla fine, quando torni a casa ( o in te stessa, che poi è l'identica cosa).

Il viaggio è simbolo, è costellato di significati che aprono i tuoi occhi, anche se non subito: quante cose accadono nella vita che si capiscono in un secondo momento...

Così ecco che il viaggio mio e di Giovanni a Salisburgo e Innsbruck per mercatini di Natale si è trasformato, almeno per la sottoscritta, in un viaggio alla ricerca del Natale e alla fine nella riscoperta forse di qualcos'altro ancora.

Partire prima dell'alba...e trovarsi quasi subito immersi nella nebbia: tutto acquista una dimensione diversa, inconsueta, non è più il mondo che conosci, ma ha a che fare con il Sogno.

In viaggio per Salisburgo

In viaggio per Salisburgo

Ti chiedi se le emozioni, quelle per cui non trovi subito le parole, siano poi tanto diverse dalle case e dagli alberi velati dalla nebbia.

In viaggio per Salisburgo

Poi ti accorgi che il viaggio è un inoltrarsi nella luce del sole che sorge e allora vedi quanto sono alte le montagne e quanto è ancora più alto il cielo e da dove iniziano i colori: là, tra una nuvola e l'altra, dove le nuvole si confondono con i banchi di nebbia e gli abeti.

In viaggio per Salisburgo

In viaggio per Salisburgo

In viaggio per Salisburgo

Quando alla fine arrivi alla meta è ancora giorno. Il Natale non c'è, almeno, non c'è ancora, perché mancano le luci..E perché mancano le luci? perché non è ancora arrivata la notte.

Salisburgo

Salisburgo

Ci sono figure così simili a quelle che si trovano anche nella tua città, nonostante in questo momento tu ne sia molto ma molto lontana.

A Salisburgo

A Salisburgo

Cambia la lingua: ecco, tu la ascolti e anche questa è musica, come quella dello splendido coro nella piazza del Duomo.

Le persone ti passano accanto e le parole ti arrivano, a tratti...parole che tu non comprendi, ma hanno suoni armoniosi.

E i profumi...spezie, cannella..fa freddo e non c'è vento..ma senti il calore, lo senti ugualmente.

Innsbruck

A Salisburgo

Innsbruck

Intanto la notte si accende: ogni angolo, ogni strada, ogni vetrina...è meraviglia. Ma il Natale, dove sarà?

Salisburgo

A Salisburgo

A Salisburgo

I manichini sono vestiti di luci, ma hanno sguardi lontani. Che anche loro cerchino il Natale?forse neppure loro sanno dove sia veramente.

Manichini a Salisburgo

Manichini a Salisburgo

Manichini a Salisburgo

Manichini a Salisburgo

Non me lo sanno dire nemmeno i lumini rossi che ho fotografato nella chiesa di Innsbruck...

A Innsbruck

... forse ci si avvicina di più quella carezza che un'artista di strada fa ad un cane che ha fatto amicizia col suo.

La carezza

...io comincio a pensare che forse quel Natale che cerco non è un Natale che si vede.

Innsbruck

Innsbruck

A innsbruck

Forse questo è soprattutto il Natale dell'Uomo..Quello della Luce, forse, non è qui: non è nelle decorazioni, nelle luminarie, nei mercatini...forse la colpa è anche mia, sono troppo lontana da casa.

Salisburgo

Salisburgo

Certo, ogni anno davanti a quella tovaglia rossa sono sempre di più le assenze...

A innsbruck

Ma se esiste un Natale del cuore, quello posso dire che ora ce l'ho: un dono, sì, è un dono che mi è stato fatto anche se non lo meritavo: non l'ho neppure trovato sotto l'albero addobbato ...me lo sono trovato così, giorni fa, svegliandomi al mattino. Prima non c'era..ora c'è.

Salisburgo

Vorrei poterlo regalare anche a voi. Se mai fosse possibile "passarlo"... sappiate che l'ho nascosto, incartato, infiocchettato in ogni parola, in ogni foto di questo post. Non so se si vede, ma vi assicuro che c'è.

Con tutto il mio affetto.

Auguri!

sabato 17 dicembre 2011

Inizio (la giostra)

La giostra a Innsbruck

Su troppe strade
ho camminato i giorni
a piedi nudi.

Ritrovo il mio sorriso
mentre percorro i sogni.

Riyueren


... il sottile filo del nuovo inizio. A malapena si vede a occhio nudo: poi, se invece gli occhi li chiudi e ti guardi dentro ... beh, è un filo grande e forte, intrecciato con molti altri...non fili altrui, ma tuoi, soltanto tuoi.

E ti sembra come quando eri piccola e avevi la febbre... e poi la febbre andava via e a te sembrava sparisse da un momento all'altro: sparisce nella notte, e svegliandoti al mattino ti senti addosso una freschezza strana e una piacevole stanchezza come di cose passate, andate via, il peso del dolore non c'è più...e respiri molto meglio.

Le cose ci sono tutte: nella tua stanza e nella tua vita non è cambiato niente ... ma i tuoi occhi le vedono come se fosse la prima volta.

Forse erano andate da qualche parte e sono tornate, forse non te n'eri nemmeno accorta ...ma ora ci sono. E anche tu ( forse eri andata via da qualche parte, via da te stessa...può essere...succede) anche tu ci sei. Qui. Ora.

Puoi ricominciare? possibile? sì, è possibile.

Puoi anche perdere un po' di tempo a stiracchiarti come un gatto o come il tuo cane.

Soprattutto perché è davvero bello alzarti da qui ridendo e sorridere a te stessa. E dirti "andiamo: andiamo avanti".

E scendere dalla giostra, così bella...ma che gira sempre in tondo... ti fanno pure pagare il biglietto...

La giostra a Innsbruck

venerdì 9 dicembre 2011

La Bambola Povera

Bambola Povera

Straccio di sogni
Nell'ombra dell'Inverno
Calda memoria.

Riyueren



C'era una volta una bambina molto veloce..così veloce che se ne andava in giro per la casa come una piccola fiammella e appiccava incendi a modo suo..con lo sguardo che correva anche lui da tutte le parti, le cascate di parole, soprattutto domande, e i sorrisi, perché era felice per ogni cosa: tutto per lei era meraviglia.

E c'era una nonna che cercava in tutti i modi di tenere fermo quella specie di folletto che era sua nipote.

Quando riusciva ad acchiapparla cominciava a raccontarle delle cose: no, non le solite favole o almeno, non solo quelle.

Nonna Madda

La Nonna Madda era un'ottima cantadora: riusciva ad incantare il folletto raccontandole quello che faceva quando lei era bambina, nei primi del '900.

La vita era molto diversa, allora. E anche i giochi, lo erano: ben diversi da quelli di oggi.
Così, l'altro giorno, mentre stavo stirando, nel vedere uno strofinaccio, mi è venuto in mente uno dei vecchi giocattoli di mia nonna....

Non ho voluto usare il cavalletto, ho fatto giocare solo Milady insieme a me.
Milady ed io, ora vi offriamo il video della "Bambola Povera"



Sono sempre un folletto..non corro più come una volta, mi muovo in altri modi, ma sempre velocemente.

venerdì 2 dicembre 2011

Ultimo post su Innerland (22/11/2011 h.00:01)



Self portrait


  ...Nei blog c'è sempre, o quasi, un "primo post"...questa volta ce ne sarà anche un "ultimo" e di questo ringrazio la mia piattaforma, che almeno mi rende possibile scriverlo, avendo una data ben precisa in cui "il servizio viene dismesso"...
A leggere parole simili, così fredde e impersonali, sinceramente non mi dispiace dovermene andare. 

per ultimo post su Innerland


Bene, allora questo post resterà qui a fare compagnia al mio lupo sinchè non "staccheranno la spina".

In realtà, caro Innerland, sei talmente parte di me che non ci saranno problemi a trovarti un altro posto...no, non mi riferisco a iobloggo, mi riferisco al mio cuore. 

All'inizio non sapevo cosa fare, ho scelto il primo vestito che mi sembrava adatto...in fondo eri nudo...

Sono andata a cercarlo in rete..c'è ancora...eccolo. 
 Innerland

In seguito te ne ho fatti indossare altri due...purtroppo non esistono più...di uno ho potuto ritrovare solo il nome "raggio di luna sopra un filo di vento" o su un filo di vento...non ricordo bene.

Poi è venuto il tempo del template col lupo, e con la musica automatica di sottofondo... I Savage Garden con "Two beds and a coffee machine" (template di Dreamsgraphic).



e infine il lupo bianco con lo sfondo azzurro, template personalissimo realizzato su misura per i miei poveri occhi dalla mia cara amica Krishel

Ci sono almeno due post che voglio lasciare qui, come link, anzi no, come file audio ...perché sono molto simbolici e rappresentativi di questa situazione. E di sicuro spiegheranno molte cose di te e di me, a chi entrerà, fosse anche solo per sbaglio, nella home prima del buio totale. 

Intanto, tu vieni con me. 







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ps: i due file audio, com'è ovvio, non funzionano, si leggono solo su Splinder, almeno per ora. Così, in attesa di trasformarli in due video (ancora non so come, non ho deciso), vi lascio i link qui e anche qui, sono post già salvati su Cruna di Stella.