venerdì 30 settembre 2016

Questua

Piume e veli

Come il povero tende la mano
io porgevo lo sguardo e me stessa:
eravamo invisibili entrambi.


Riyueren

mercoledì 28 settembre 2016

Amiche mie, parole

La porta


Chiedo perdono, amiche mie, parole,

se la mia bocca non vi abbraccia sempre
se sulle labbra a volte vi trattengo
a volte lasciandovi cadere
nei tempi e nei modi
e nei luoghi sbagliati
senza sorreggervi
senza difendervi
quando lo sguardo altrui vi ferisce

se vi lascio nude o vestite solo di silenzi
in questo inverno
che assedia la nostra stagione
se non proteggo i semi delle ore
e il Tempo si raggela e non fiorisce

se vi spingo avanti con la forza
se vi tolgo il respiro
il segno, l'orma e il foglio

Ma ugualmente andate, amiche mie, parole,
camminate sicure, dolcemente
portatemi con voi, sui vostri passi
voi conoscete le strade e le salite
le discese, il sottosuolo,
le pozzanghere e i mari
l'amore e il fango,
le cadute e i voli

Mentre il dolore fa da segnaposto
sulla tavola imbandita dei miei occhi
noi continuiamo, insieme,
a generare sogni
per nutrirci.

Amiche mie, amiche mie, parole
che siete terre e cieli
orizzonti e gabbie
... e le mie piume.


Riyueren

martedì 27 settembre 2016

Calligrafie d'anima



Music: "The Temperature of the Air on the Bow of the Kaleetan"
Artist: Chris Zabriskie      http://chriszabriskie.com/
Album: Undercover Vampire Policeman
2012

Ho realizzato questo video dal mio progetto "Calligrafie d'anima", nato per Giornate di Fotografia a cura di Simona Guerra e Lisa Calabrese e  selezionato per conferenza e mostra a Morro d'Alba (AN).

Fotografia e scrittura come "calligrafie": orme, segni, inchiostri di luce e di ombre attraverso cui la mia anima si esprime e nello stesso tempo si conosce, esplorando orizzonti che non sono confini, ma libertà in movimento a 360°.

Le fotografie sembrano silenziose, ma per me hanno voci, sono sguardi che "dicono" e a volte neanche tanto silenziosamente; le parole sono foto nascoste, hanno una grande libertà di visione e un solo handicap: bisogna conoscerne il codice, cioè la lingua in cui vengono pronunciate o scritte.
Per questo io penso alla sinergia fra immagine e parola: il legame che le unisce è un legame d'anima, affinità, risonanza.

E quale genere letterario può stare alla pari con la fotografia senza essere ridondante o didascalico? io credo che solo la poesia, con l'intensità della sua visione, possa fare questo.

Poesia come reportage di viaggi interiori, intima eppure universale, essenziale eppure dai molteplici aspetti come lo sguardo fotografico e quindi, come l'immagine, orma, traccia di emozioni diventate pensiero.

"Calligrafie d'anima" raccoglie fotografie che ritraggono realmente "segni", scritture di luci che s'imprimono sui volti a segnare percorsi di memoria, riflessi sull'acqua, dove sempre e comunque le ombre non sono che luci spezzate, calligrafie di voli, segni e disegni di scrittura "altra", "non umana", dove lo sguardo si libera al di là del senso, del significato, accoglie insieme, abbraccia, anche la parola scritta che nella poesia, soprattutto se essenzialmente breve, come l'haiku, si fa occhio e visione, affacciandosi sulle immagini accompagnando il mio viaggio dall'interno all'esterno e viceversa, in uno scambio continuo come fra l'onda e la riva del mare.

Ho composto io stessa gli haiku, 17 di numero così come sono 17  (5+7+5) le sillabe da cui sono formati ed ognuno "accompagna" una foto in un'impaginazione a dittico. Li ho scritti a mano su cartoncino perché anche questa è una forma di meditazione, per me, come la fotografia.


Completa questo lavoro un'altra forma poetica orientale, il tanka (5+7+5+7+7 sillabe) unita alla foto dell'anima a cui ho dedicato "Calligrafie": Mir, il pettirosso che per tre inverni mi ha donato quotidianamente la sua amicizia e che spero di ritrovare alla fine del mio viaggio.

domenica 25 settembre 2016

Lullaby



Con la voce meravigliosa della mia amica Margriet e le foto del piccolo Mir, il mio augurio di una dolce notte serena.Fate buoni sogni.

venerdì 16 settembre 2016

Da qui

The cage


Nello spazio sacro
di questa gabbia
ha riposato il mio sguardo
prima di prendere il volo.
È anche qui, il cielo:
qui, dove il silenzio
era un velo di nuvole
qui, dove le mie emozioni
sono il vento prezioso
che lo disperde.


Riyueren


Il riposo di una piuma

domenica 11 settembre 2016

Cadute estive

Cadute estive

Ieri camminavo in discesa
senza contare i passi
e in silenzio di pensieri.
Poi il vento
mi ha spinto incontro
le foglie cadute:
le guardavo rotolare
verso di me
in salita,
accartocciarsi a fatica
sull'asfalto.
Avrei voluto fare delle mie braccia
un nido di speranza,
accogliere la loro sete...
ma le ho soltanto sepolte
nel mio sguardo.


Riyueren


mercoledì 7 settembre 2016

Da un unico seme

Piuma

Da un unico seme
la spina e la rosa.
C'è pioggia nell'azzurro del cielo
e c'è il sereno nel cielo tempestoso.

In un solo respiro
la sorgente
del canto e del silenzio,
ed è il sole che genera le ombre.

Ma troppe volte lo sguardo
è cieco anche a se stesso...


Riyueren

sabato 3 settembre 2016

Il riposo di una piuma

Il riposo di una piuma



Dove sarà uno sguardo puro,
soffice come un grembo di terra,
limpido come l'azzurro del cielo
in mezzo alle nuvole bianche?

uno sguardo del cuore
che sappia leggere
l'invisibile libro del mondo...

un orecchio dell'anima
che ascolti
le voci infinite del silenzio...

una mano lieve
che del Tempo
sappia accarezzare
l'inizio e la fine...

un passo deciso
che accanto al mio danzando
risuoni sullo stesso sentiero...

un sorriso caldo
come l'abbraccio del sole al mattino...

Dove sarà, uno sguardo d'amore,
quieto come una notte stellata,
giocoso come un ruscello nei boschi,
colorato come i papaveri fra l'erba
o le foglie d'autunno sui rami...

Dove sarà,uno sguardo
come il mare profondo,
un amore puro
come la neve più bianca...


Dove sarà?

Riyueren