sabato 27 novembre 2010

Temporale

Sunny e la pioggia

Ali di sole
Sospese nel silenzio
Pioggia lucente

 Riyueren

 … da alcuni anni ho dipinto personalmente di giallo (usando un guanto-spugna da bagno) le pareti della mia cucina: volevo avere il sole in casa anche con la pioggia. Ma l’altro giorno ho avuto pioggia e sole … insieme.

Pioggia e sole
















"Il sole sembra essere ovunque, ogni singola goccia di pioggia lo riflette: strade sottili che la luce percorre dal cielo alla terra.
Una ragnatela luminosa in cui il tuo sguardo si avvolge e sorride, perché non esistono inganni velenosi, ma abbracci.

Come un velo dorato, la luce ricopre ogni cosa: dal filo d’erba al fiume, dalla città al mare lontano.
 Luci di pioggia 


 Non puoi non vederla anche in te, quella luce. Non puoi non sentirne il calore.

Perché anche in te sta cadendo la pioggia: una pioggia interiore.

Dall’altro lato della casa (lo intuisci dal colore più scuro del cielo - e allora corri a vedere) non può che esserci un ponte a legare le colline.

  Arcobaleno  

È quel ponte che unisce le tue rive, quelle rive di te che  sembravano ormai lontane, irraggiungibili: due frammenti spezzati della tua terra, ai lati di un fiume asciutto ma che ora la pioggia a poco a poco riempie d'acqua e di luce.



   Arcobaleno   

E quando il temporale si allontana si può volare al silenzio, sospese … a mezz’anima.

Bastano due ali di sole (anche in pieno tramonto)."

venerdì 19 novembre 2010

I Sogni (sulle scale esterne)

Sulle scale


Scale di foglie.
Il sole si addormenta.
Passi d’autunno.

Riyueren

… da bambina i miei sogni erano senza nome e senza voce, così non sapevo di averli e neppure li ascoltavo, silenziosi com’erano.

Nessuno, accanto a me, li chiamava per nome: non c’erano parole, in casa mia, per definire i sogni. (Non stavano neppure nel dizionario, per capirci).
 
Misty Dream

 Quando non riesci a dare un nome a qualcosa che comunque esiste e addirittura ce l’hai dentro … beh, non puoi meravigliarti se quel “qualcosa” diventa un respiro inquieto e poi, col passare degli anni, si trasforma in vento.
E se tu non lo comprendi, questo vento, se non lo abbracci e ci cammini insieme, finisci per andare nella direzione opposta, "controvento" … il che vuol dire: farti travolgere e perdere i tuoi petali per strada (i petali soltanto, non le radici, per fortuna, ancorate come sono nelle terre dell'anima).

 
    Luce solitaria     

 Poi viene un giorno, uno qualunque, mentre stai salendo le scale esterne di casa, in cui trovi le parole per i tuoi sogni … all'improvviso, lì, sui gradini bagnati, mescolate alle foglie cadute … sono le foglie stesse a dirti anche il colore, dei sogni che avevi e non sapevi.
  Sulle scale   

 Non sapevi che i tuoi sogni hanno il colore dorato dell’autunno.

Sono lì, col loro sole nascosto, come quello che dorme piano nelle foglie … stanno sognando di te.

Hanno anche un nome, l’unico possibile: il tuo.

Non vorrai lasciarli lì, sulle scale. Non vorrai che altri ci camminino ancora sopra … come già è stato fatto.


E non ci salirai tu … se non per volarci insieme.

 
 E mentre la tua ombra gioca con la luce ti accorgi che stai tornando a casa, finalmente: torni da un viaggio molto lungo, sei andata lontano dai tuoi sogni.



Avevi quasi perso la strada per il ritorno, ma loro sono stati pazienti, con te: t
i hanno aspettato.

 

lunedì 15 novembre 2010

Marta...e la forza del Sogno

Marta

Oggi voglio regalarvi … uno sguardo.

A dire la verità gli sguardi sarebbero due: c’è anche il mio, in fondo, ma non si vede, è al di qua di Milady, dalla parte del mirino.

Al di là dell’obiettivo c’è Marta.
Ricordate? Lo avevo promesso che vi avrei parlato di lei.

Non occorrono parole, però: mi basta mostrarvi i suoi occhi. Loro da soli dicono tutto di lei e della sua anima.

Occhi di Luce

 Ma non solo … ci tenevo a far vedere a tutti quanti (me compresa) la forza del Sogno. Perché c'è anche questo, nel suo sguardo.

 Marta  

Già, Marta è una donna che è riuscita a realizzare il suo sogno: del suo amore per il lavoro a maglia è riuscita a fare un lavoro vero e proprio.

Come ha fatto? Ha seguito una di quelle vie del cuore, quelle vie che tutti noi abbiamo dentro (a volte ne abbiamo più di una, sapete?) e che difficilmente percorriamo, proprio perché ce le teniamo dentro e così non riusciamo a camminarci sopra.
   Marta    

...così oggi Marta con il suo laboratorio e la sua determinazione è diventata un po’ il “cuore” di Piazza della Giuggiola, un cuore che pulsa e diffonde luce tutto intorno. (Oltre ad organizzare mostre ed eventi – che non mancherò di segnalarvi - per la valorizzazione del quartiere).

Una nota curiosa: quando sono andata a trovarla con Giorgio per organizzare la nostra mostra fotografica, il mio sguardo s’è posato su di un enorme uccellino di cartapesta ed ho subito riconosciuto lo stile… lo avreste mai detto? Marta è amica di Marco Laganà (ve lo ricordate quel post sul Presepe?)
È proprio vero, le anime affini s’incontrano seguendo vie misteriose, ma sono sempre … vie di Luce.

sabato 13 novembre 2010

Silenzio a colori

Leaves and Tears

 
 Che sia il Silenzio
A segnarmi l’anima,
Quando nel Sogno
S’inoltrerà il mio passo.

Che il mio silenzio sia
Tuo Compagno di Strada
Memoria che fiorisce
Sul ciglio del tuo sguardo
Quando i tuoi occhi    
si chiuderanno ai sogni.

Riyueren
 
Butterleaf

Indosso il cielo
Abito le stagioni
Pioggia serena.


Ho sulle spalle foglie
E nuvole d’autunno.

Riyueren


Dicono molto spesso: “una dolorosa decisione”… 
A forza di sentirlo dire uno ha paura di decidere … paura di soffrire … come se a lasciar andare le cose (o i pensieri … o le persone …) ci si strappasse di dosso una parte di noi, un pezzetto di cuore … un pezzetto di vita … e magari neanche tanto piccolo.
E poi, una volta deciso … ci si accorge che il dolore era “prima” (molto, “prima” … e soprattutto “durante”).

La decisione diventa una candela accesa che t’illumina la vita.

O anche una potatura necessaria per un’abbondante fioritura dell’anima. 

lunedì 8 novembre 2010

I giorni della giuggiola

Buon Compleanno

Come potete vedere, c’è stato un compleanno, ieri (a proposito: grazie per gli auguri!).

Non vorrei si pensasse che agli amici offro gli avanzi  (virtuali, tra l’altro) della mia torta, così ho deciso di portarvi tutti con me: quando avrò finito..invece che di torta, avrete voglia … di Genova!

 Siete tutti invitati a questa piccola mostra: “Anche questa è Genova”.

Piazza della Giuggiola (Genova) dal 6 al 13 Novembre h 9.30/14.


Cucù! "Anche questa è Genova"

 Non tutti i genovesi conoscono questa piazzetta incantata a due passi da Piazza della Nunziata, nella zona del Carmine.
Per chi, come me, viene dal Ponente, basta scendere a Darsena (metrò o bus) andare verso Via Balbi, attraversare la piazza e prendere per Via Polleri sino a Piazza del Carmine … pochi passi a piedi….salita di Carbonara o Salita S.Bernardino … ci si arriva comunque.
 salita S.Bernardino 

… e sali, ed ogni passo ti fa avanzare nel silenzio: non un silenzio che incute timore, ma un silenzio così magico da diventare in-canto.

Se prendi per salita S.Bernardino ti avvolgono lo sguardo i colori dei panni stesi tra finestra e finestra da un lato all’altro della strada stretta: anche senza il sole a frugare l’acciottolato, la luce è ovunque, una luce soffusa, un chiarore che viene dall’anima delle case, dai muri, dai nomi dei vicoli ai lati: Vico della Prudenza, Vico del Valore,Vico della Fragola, Vico dello Zucchero,Vico del Cioccolatte.

 
   Salita di S.Bernardino   

Prendi a destra, Salita di Monterosso tra colori rosa pastello e muri scrostati ma luminosi, archi che attraversi e ti portano in una dimensione diversa, a due passi dal traffico cittadino, nella quiete di una Piazza che prende il nome da un albero di giuggiole racchiuso in un giardinetto … chissà da quanto tempo…"

 
    La Giuggiola  
 L'albero di giuggiole  

Un inquilino della piazzetta osserva curioso.

     Gatto Genovese     

Giorgio ed io abbiamo appuntamento con Marta. La mostra si tiene nei locali del suo laboratorio di maglieria (lo descriverò in un post a parte nei prossimi giorni: intanto sappiate che esiste una donna speciale che ha fatto della sua creatività un lavoro bellissimo, una donna che ha avuto il coraggio di seguire la sua strada del cuore).

      Marta e Piazza della Giuggiola      

Nei giorni scorsi Giorgio ha raccolto le giuggiole dall’alberello nella piazza: ai visitatori, durante l’inaugurazione, viene offerto un assaggio della marmellata fatta da lui (è bravo non solo come fotografo, botanico, pittore, scrittore … sa anche fare le marmellate!! Presto vi posterò un suo articolo sull’albero di giuggiole …  ricette comprese). Gli assaggini si moltiplicano, è buonissima, peccato che i barattoli siano solo due.
       La marmellata di Giorgio 

Allestire una piccola mostra in un locale così particolare come quello di Marta è come vivere un sogno: le foto di Giorgio e mie si fondono con i filati, colore su colore, in casualità ricche di armonie e di contrasti. 
 Mostra "Anche questa è Genova" 

 La luce degli angoli genovesi nascosti che abbiamo fotografato fiorisce sui rametti secchi … una fioritura singolare che i visitatori comprendono appieno. Il messaggio è “passato”, da anima ad anima.
Qualcuno acquista anche il piccolo libro ispirato alla mostra… Genova Divagando (ed.LibroPiù di Battistina Dellepiane): ci sono i disegni e le poesie di Giorgio e anche le mie, quelle che trovate insieme alle foto qui su Innerland (le avete riconosciute, vero?) 
 
  
Mostra "Anche questa è Genova" 

 Scende la sera, Piazza della Giuggiola e Salita Monterosso si ammantano ancora più di silenzio, eppure continuano a risplendere … mentre noi torniamo a casa.

        
Salita di Monterosso - notturno 

Ringrazio Giorgio Bassoli (che ha anche trovato il titolo del post), Marta Nadile (che ci "ospita" per questa settimana) … le persone che abitano all'Olivella e che ti salutano per strada come se ti conoscessero da sempre...

..Ma anche Milady e la “piccolina” che mi hanno dato una mano a far vedere quello che ho visto.

P.S Non ho inserito foto della Piazza, lo so …. è solo per farvi venir voglia di vederla … l’avete o no, ora, "voglia di Genova"?
            Salita di Monterosso - notturno      

venerdì 5 novembre 2010

Spleen, saudade,blue...

Nel tramonto

 Ci sono luoghi in cui accade che i silenzi si allunghino, come certe ombre ai tuoi piedi. E ci sono anche giorni, così.

Ti accorgi che in quel silenzio d’ombra il Tempo è passato: non un tempo qualunque … ma il tuo tempo.
 

E questo non è che un giorno qualunque, un giorno di "non compleanno": tu nasci domenica prossima, per la cinquantatreesima volta … che poi, scritto così, fa il suo bell’ effetto.
Ti guardi le mani, la prima cosa di te che vedi, e poi ti guardi dentro, nell’anima. Quel vuoto che ti osserva racchiude in sé il tutto che potresti essere: non avrai mica paura?

Pensi sia utile domandarti se quelle mani che ti ritrovi vuote sono così perché tu hai dato qualcosa o perché te l’ hanno tolto?

In fondo è destino che il vuoto sia così per essere riempito (e viceversa).

In questi casi di tristezza molesta la tua anima si mette a scacciare i pensieri come si fa con le mosche.

In realtà tutto quello che occorre è trovare le parole con cui spiaccicare le emozioni prima che tirino fuori il pungiglione.

Oggi le parole non le trovo proprio, meglio il silenzio delle immagini: così le emozioni ci volano dentro, ci fanno un bel bozzolo … e ne escono trasformate in farfalle. Sì, perché lo senti che ti portano in volo … con tutte le tue emozioni, le paure, i momenti felici … i silenzi….

Chi l’avrebbe mai detto? esistono anche i momenti di serena tristezza.