mercoledì 27 novembre 2013

Sul Dolore

Ombre di luna e d'autunno

Qualcuno a me ti ha portato, Dolore.
Un'elemosina triste
o un reciproco scambio di vuoti.
Ma se cerco il tuo nome
è il mio nome, che trovo.
Se indago i tuoi occhi,
è il mio sguardo, che vedo.
E le unghie che scavano dentro
hanno origine dalle mie mani.
Dello specchio che è la mia vita,
sono complice di ogni frammento,
ma quei volti che vedo riflessi
sono identiche parti di me:
se in ognuna ora spunta un sorriso,
sarà solo il dolore, a morire.


Riyueren

domenica 24 novembre 2013

Myself

In myself

Tutto quello che so fare... so che è poco, forse non è nemmeno buono, non ha valore universale, commerciale poi, figuriamoci.

Ma è quello che comunque "devo" fare, cercare un senso... e questo senso passa attraverso di me, ed è l'unica verità che possiedo, l'unica realtà che mi è possibile indagare senza dare fastidio a nessuno, tranne forse a quella parte di me che continua a sfuggirmi, ignota, inconoscibile.

E mentre mi conosco, la verità di me mi rende libera.

Home sky

I frammenti in cui s'è frantumata negli anni la mia vita, con la mia collaborazione e/o con l'aiuto altrui, non si disperdono... si riuniscono, prendono voce nelle parole scritte, prendono sguardo e forma nelle immagini: non conosco altri modi che questi, non so fare altro, non so fare di meglio.

Non ho una verità tascabile su cui riposare e sul cui metro andare a misurare le realtà, i pensieri, i cuori, le azioni di persone che non conosco.

Questo è un diario di bordo ma la navigazione non è virtuale, ci ho messo anche la mia faccia.

Cielo

Lasciatemi cercare il mio vento e i miei colori.

Lasciatemi scrivere delle mie emozioni, lasciate che dia loro un nome.

Home sky

Se quello che trovo dentro me mentre mi vado cercando vi dà qualcosa (unico motivo per cui non tengo tutto chiuso in un cassetto) ne sono felice.

In caso contrario... la rete è piena di blog in cui troverete sicuramente argomenti più interessanti e più affini alla vostra anima.

Riyueren


L'unità di misura

Tre

Ombre di luna e d'autunno

Non regalarmi mai fiori recisi:
non s'è abituato il cuore sul mio stelo
alla mano del Tempo che dissolve
l'istante stesso, prima che prenda forma.
Impolvera di sogni i suoi frammenti
il mio silenzio, quando mi sveglia il giorno.
Se proprio devi, donami il tuo sguardo
quando si apre in me, e con le mani
lega ai tuoi occhi anche il mio destino.


Riyueren


Cielo


Ero in viaggio... io andavo a noi due.
Ad un tratto il mio sguardo trabocca:
ha incantato i suoi passi una goccia,
li ha confusi di lacrime il vento.

Ora vado al mio volto, il silenzio,
i suoi segni conosco a memoria:
rughe d'acqua e radici di pioggia.


Riyueren


Dreaming

mercoledì 20 novembre 2013

A Mir

Mir

Ora il bosco è silenzio. Da molto tempo, per me, era assenza di suoni... ma da oggi è silenzio. La mia anima è muta. Ti scrivo parole, oggi, le cerco, non per consolazione, ma per avere una strada comune, un sentiero di piccoli ricordi su cui camminare ancora insieme.

Nonostante la tua presenza sia rimasta, viva, nei miei occhi, il tuo essere altrove è come sangue che scorre via da me... sei una ferita rimasta aperta... una ferita che non so come chiudere. Ci provo con quello che sono, con quello che ho: parole, immagini.

Mir

L'erba sta crescendo ovunque, in questo angolo di terra sotto casa che ormai è boscaglia fitta di rampicanti e di pruni.

Mare d'erba

Le panchine sono sommerse dal verde. 

Le altalene erano morte da molto prima: sono rimasti i giochi del Tempo. 

Il Tempo continua a giocare con noi, ora che lo abbiamo inventato.

Mare d'erba

Rami secchi, spezzati... foglie cadute... rami nudi, com'è nudo il mio sguardo su di noi.

Ho un'ala spezzata... no, non è la frattura alla spalla, quella poi guarirà.

Eri tu la mia anima, tu una delle sue ali: sono rimasta a metà.
Il volo è sempre più difficile, per me.

Sapevo che sarebbe successo: un giorno uno di noi due sarebbe arrivato e non avrebbe trovato l'altro, solo che non pensavo sarebbe stato così presto.

Speravo che fossi tu a non trovare me: ti saresti alzato in volo e avresti potuto trovare altrove il cibo per i tuoi inverni.

Mir nella neve

In mezzo a tante foto, l'ultima, prima della migrazione, 30 marzo 2013... pioveva, sei venuto a salutare, pieno di goccioline.

Mir spring 2013

Ti ho rivisto il 21 ottobre scorso, il mattino dopo la partenza di Giovanni per la Germania: non avevo la fotocamera... ma eri tu, arrivato come sempre al mio solito fischio.

Da quel giorno non ti ho più visto.

Ora ho visioni di te, Mir, dei tuoi voli, delle tue piume arruffate nella neve.

Sono solo visioni prigioniere negli occhi, chiuse dentro me.
Scivolano via libere con le mie lacrime. Ma poi tornano.

Solo tu non torni.

Mir

lunedì 11 novembre 2013

Distanze

La panchina

Quando ti scrivo
le parole hanno i miei occhi
ma il loro sguardo
in realtà
è silenzio.

E se ti parlo
da così distante,
la lontananza acceca
la mia voce.

Ma se il tuo sguardo
parla nei miei occhi
l'anima si fa specchio
al nostro volo.

Riyueren



L'Albero


Ha i modi del Silenzio, la Bellezza:
ti lascia muto e fa cantare il cuore.

Di molte cose ha i modi e li nasconde:
nel vento è danza, è acqua fra le rive,
si colora d'autunno sulle foglie...

Cela il suo volto anche nei rifiuti,
ma di fango glorioso lo ricopre.

Ha il modo dell'Amore, la Bellezza:
lei non si offende se le do il tuo nome.

Riyueren



Faggeta

mercoledì 6 novembre 2013

Tu ed io

Il Bacio

Tu ed io...

molto più
di una semplice somma
e più di due.
Un suono di stupore
che s'inoltra al silenzio
e si fa sguardo:
noi.

Ora
devono stare ferme
e tacere
le parole,
non le labbra.

Riyueren


Il Bacio

la scultura è di Valeria Dapino, s'intitola "Il Bacio"