giovedì 31 dicembre 2015

Il mio amore

I colori di Sonia Abbatepaolo

Il mio amore non è un cane
da prendere a calci con le parole,
da portare in giro
al guinzaglio dei tuoi silenzi
da tappargli la bocca
con la museruola delle tue menzogne .
Il mio amore non è un cane,
non torna ad accovacciarsi ai tuoi piedi
aspettando il prossimo calcio.
Il mio amore è un lupo:
solitario e selvaggio.
I lupi si orientano nella tempesta.
I lupi se ne vanno.
I lupi non ritornano.

Riyueren


Wild Grace

lunedì 28 dicembre 2015

Comunicazione e riflessioni

Reflections

Mi rivolgo in primo luogo a chi è sempre entrato qui con buone intenzioni e spero abbia trovato in questo luogo qualcosa di gradevole e in me, se non un'amica, almeno una persona  con cui ci si può rapportare in modo normale e civile.

Sono, come si suol dire, "in rete", dal dicembre 2007 con le mie foto e i miei scritti e mai mi era capitata una cosa simile, cioè di essere oggetto da un lato di molestie ingiustificate da parte di una persona che nemmeno conosco e da un altro di controllo di ogni cosa che scrivo, dove vado a commentare, cosa dico...ecc...ecc..

Mi sono trovata, per dirne una, indirizzata ad un blog dove campeggia oltre a strane minacce nei confronti miei e di un blogger che conoscevo sin dai tempi di Splinder, una foto di una donna che bacia un pettirosso morto sulla sua mano. Per chi sa della mia amicizia con il piccolo Mir e del mio dolore per la sua assenza ormai definitiva questa non potrà che apparire una vera cattiveria nei miei confronti.

Ho preso così una decisione.

Non intendo privatizzare o peggio cancellare questo mio spazio, perché mi piace potermi esprimere liberamente in un posto tutto mio.Le ingerenze di cui sopra, però, mi costringono a chiudere i commenti, nonostante ci fosse la moderazione (non ho mai, ripeto, mai, sino ad oggi, dovuto e voluto cancellare un solo commento).Il motivo è presto detto: non intendo che, scrivendo commenti qui da me, altre persone possano essere coinvolte in una cosa simile, che è evidentemente opera di una persona che ha non pochi problemi (che le siano stati causati, non da me, tra l'altro, ma, come sostiene, da altra persona, io cosa c'entro?). Non sia mai che i miei commentatori subiscano le molestie di cui sono oggetto io in questi giorni.

Devo concludere che questo mondo virtuale non fa per me, per cui, altra decisione, me ne starò in questo spazio restando in rete solo ed esclusivamente con le cose che faccio e basta. C'è una pagina apposta per i contatti e molti di voi hanno il mio recapito, per cui non sparisco del tutto come forse certa gente vorrebbe.

Non escludo di sporgere denuncia, comunque, se le minacce dovessero continuare.

Sono sempre stata una solitaria. Ritorno ad esserlo. Se vi fa piacere, continuate a seguirmi. Se non potrete più lasciare traccia del vostro passaggio qui non sentitevi a disagio, sentirò lo stesso la vostra presenza e cercherò di fare sempre meglio.

Il mio abbraccio.

Susanna

Reflections

 

Reflections

 

Reflections

venerdì 25 dicembre 2015

Auguri

Harmony of reflections

Ecco.Avevo detto a me stessa che dei miei due blog avrei fatto un uso diversificato: Mutazioni del silenzio  solo ed esclusivamente per le foto e Cruna di stella solo per le parole anche se corredate di una o due foto.

Dopo poco tempo il risultato è questo: Cruna di stella semi abbandonato e foto e parole su Mutazioni. Non riesco a rimediare a tutto questo disordine.

Cercare di raddrizzare i riflessi (e le riflessioni) ? forse, chissà...
Intanto a chi ancora passa di qua qualche volta, Auguri.
Auguri di Pace e Armonia, Serenità e Gioia Interiore.

Fotografare, anche se solo con il telefonino, questa pozzanghera solitaria ed i suoi incredibili, multipli, riflessi, mi ha regalato momenti di assoluta bellezza. Spero di riuscire a passarveli. Con affetto e amicizia.

Buon Natale! 

Susanna


Harmony of reflections

martedì 22 dicembre 2015

Alla giusta distanza

Hurdle

Alla giusta distanza.
Non troppo vicino, non troppo lontano
Per non cadere dalle parole
ma equilibrare i confini
fra le strade del silenzio
e i sentieri dell’urlo.
Alla giusta sofferenza.
Non troppo dentro, non troppo fuori
per non cadere dall’anima
ma equilibrare la gabbia
fra la sbarra del prima
e la sbarra del poi.
Alla giusta me stessa:
Non troppo io e non troppo altri
per non cadere sul confine
nella gabbia delle parole
ma equilibrare il mio volo
nel cielo del mondo.
Riyueren

Hurdle

Non esiste un porto...

Broken Strings

Non esiste un porto nel mare profondo:
crederci non è un’ àncora sufficiente.
Le parole non sono salvagente,
non ti tengono a galla.
Se la tua anima sanguina amore,
per primi arrivano sempre gli squali.
Riyueren
Broken Strings

Vieni

Foglie

Io non so suonare uno strumento
che non sia me stessa
così canto per te le mie parole
che siano come un profumo nel vento:
non mi vedrai, ma io ci sarò ad avvolgerti
quando tutto attorno a te è silenzio.
Io non so danzare, la mia vita è così pesante, a volte..
e spesso i miei piedi si trascinano lungo la strada
così danza la mia voce, per te
che sia come il volo delle foglie:
il colore di queste mani d’autunno
ti avvolgerà, quando  il tuo passo
non mi cerca e il tuo silenzio si fa buio.
Riyueren

Foglie in attesa

Foglie in attesa

Sono cadute a terra, le foglie:
una sull’altra, accartocciate, secche:
sole fra molte e tutte senza voce.
– come sempre, in attesa del vento –
Il tempo degli specchi è finito,
quel tempo che mandava in frantumi.
Oggi è nuovo, il mio sguardo:
posso accettare le cadute
posso accettare anche il vento
ma non la sua attesa.
Riyueren
Foglie in attesa

Io vedo..

Dreamstones

Io vedo quello che non si vede:
i miei occhi lo ricevono come un dono.
Preziosa – anche se a volte
il dolore l’ avvolge o si annida al suo interno –
nell’ombra risplende sempre
la fiamma di una bellezza senza nome.
Ma come vorrebbero ancora vedere,
i miei occhi,
quello che più non può essere visto…!

Riyueren
Dreamstones

lunedì 21 dicembre 2015

Dalle mie porte inquiete

Laghi Briantei:Lago di Annone

Dalle mie porte inquiete
sono caduti i cardini del Sole
ed ora la mia casa è un varco:
il cielo entra e mi attraversa
un chiarore di voci
un silenzio colorato.
Il vento soffia via le ore
dei pensieri e i giorni
mi tengono per mano
in questo autunno di laghi
saturo di nebbia
di verde azzurro
e dei nostri passi.
 Riyueren
Laghi Briantei:Lago di Annone

Ancora...

Dandelions

Ancora non è pieno il giorno
ma buia non è più la notte.
Sugli scaffali i libri addormentati,
impolverati e chiusi l’uno all’altro,
sognano muti l’abbraccio di uno sguardo:
la voce dei miei occhi, a segnalibro d’alba.
Riyueren
ps.Non ci sono luoghi a cui arrivare, ma pensieri.
Dandelions

Non qui..

Schwarzwald: luci sacre

Non qui. Non qui. Altrove. Sulle mani,
nei solchi delle rughe generose
fra un respiro e l’altro
e nelle piaghe della mia memoria
scriverò quei semi
che hanno per radice ogni silenzio.
Tanto non interrompe il giorno il suo fluire:
si trasforma in notte
e notturno continua il suo cammino
(ma prima,nel tramonto, l’alba si dischiude
come un fiore, immensa e profumata).
Riyueren
Lago Titisee

Lasciate cadere le foglie...


Foglie


Quando arriva la stagione del vento
lasciatele cadere, le foglie.
Dopo tanto tempo sul ramo
la vita ha bisogno
di danzare i colori.
Lasciatele andare alla terra,
al suo abbraccio caldo di madre.
Il mio passo le vuole incontrare,
il mio sguardo ascoltarne il fruscio.
Non spazzatele via.
Non spezzatene il volo.
Non lasciate all’asfalto
il suo silenzio nudo.
Riyueren

Chiedo scusa se chi legge entrambi i blog, Cruna e Mutazioni, troverà ora dei doppioni di parole, ma non mi va di lasciare questo blog troppo solo. L'ho trascurato parecchio... voglio recuperare.
Intanto mi metto in pari con le poesie, poi scriverò cose solo per Cruna.

venerdì 6 novembre 2015

Per Elena

Du bist die Ruh


Abito il Silenzio che mi abita.
Scelgo il Silenzio che mi ha scelta.
Indosso il suo abito sulle mie labbra
e l'abitudine alla sete frusciante
che le riveste insieme al mio respiro.

Muta, nella pienezza del Vuoto.
Completa, nella solitudine
della presenza silenziosa di me stessa.
Contemplo i riflessi dei silenzi lontani
Comprendo la necessità dei loro occhi:
il bisogno inespresso, perché inesprimibile,
di vivere nello sguardo amorevole
che vince sul Tempo,
la fine delle cose
che si annida
come un serpente
nella bocca chiusa.

E non ci sono parole necessarie:
i confini traboccano di nomi superflui
e superbi: potrebbero turbare l'orizzonte.

Fra i miei denti serrati, c'è spazio solo per la luce:
l'unico nome senza suono, caldo di ombre
dove il Silenzio crepita come la fiamma di un profumo.

Il Silenzio che ascolto e che mi ascolta.

Il Silenzio che accolgo e che mi accoglie.
Le sue mani modellano il mio sguardo.


Riyueren


Caleidoscopio d'Autunno

Ho riaperto i miei blog per te, cara amica.

martedì 23 giugno 2015

Sospesa

Sguardi sulla pioggia

Sospesa galleggio
in forme di parole
contenitori
confini temporali
piogge acuminate
spigoli del dove
nell'incerto quando
vado
a contrastare il vento
trema il mio volo

Sorpresa altrove
foglia di suoni
stagione che dissolve
alle radici
queste mani


Riyueren

Riflettevo su come fossi arrivata ad amare le parole, così tanto e così presto, nella mia vita.

Pensavo, scioccamente, ora me ne rendo conto, che se fossi riuscita a trovare le parole per esprimere le sensazioni, le emozioni che mi abitavano, finalmente le persone con cui vivevo mi avrebbero compresa e, di conseguenza, accettata e magari amata, anche.

In realtà a nessuno qui interessava ascoltare un'altra lingua se non la propria e non avevano certo voglia e tempo di impararne un'altra: alla fine le mie parole non erano che suoni incomprensibili e segni indecifrabili.

Per molti, ora ho capito, le parole non sono, non debbono essere, che contenitori: tu le offri come un dono ma quasi tutti si fermano all'involucro esterno, alla forma. Non vedono, non vogliono, altro: una bella carta possibilmente luccicante e infiocchettata ma dentro, per amor del cielo, niente, meglio il nulla che una qualche sorpresa.
Meglio l'ovvietà del vuoto piuttosto che un brulichio di significati e qualche emozione da sgrovigliare.

Magari tu dentro al pacchetto di parole ci hai lasciato un'anima ferita molte volte: a nessuno importa veramente, anzi, la vista del sangue, quando addirittura non spaventa, fa schifo.

Così tu arrivi a portare altrove il tuo volo, controvento, controcorrente.
Non più stagioni, non più radici. Senza tempo, senza terra.

E le parole le tieni per te, ti ci avvolgi e ti regali a te stessa.


Sguardi sulla pioggia

giovedì 11 giugno 2015

Frammento


Soul Poppy
Un frammento di tempo
mi scivola via lungo il polso.
Il battito rosso del cuore.

Riyueren

My Strawberry Heart

Guardo, osservo: "vedo". Ascolto. Muovo i miei pensieri: emozioni.
La danza del mondo, di cui io non sono che un solo, semplice, piccolo passo, continua: dentro e fuori di me, con me, su di me.
Ho un cuore di papavero e fragola. Il vento ne diffonde il battito rosso come fosse un profumo: io resto ancorata alla mia essenza. Non mi allontano.Non mi disperdo.

giovedì 28 maggio 2015

Da qui al Silenzio

Gates

Da qui al silenzio
ancora un passo
uno sguardo soltanto
come in punta di piedi
una luce sigilla la bocca
e all'ombra non resta
che la fuga all' interno.

Questo viale di foglie
ricoperto di autunni
perché
sono le stagioni
a cadere
le foglie volano alte
nessuno le ferma
trapassano il cielo.

Il silenzio
inghiotte
le nuvole bianche
le nuvole nere
le nebbie
ancora un passo
e la notte si spegne d'azzurro.

Riyueren


Secret Garden

altre parole su Mutazioni del Silenzio

venerdì 15 maggio 2015

Permesso (d'esistere)

Genova, 10 maggio 2015

Sputare esatto
nel cuore di se stessi
è un' opera di alta acrobazia:
ci vuole estro, cogliere il momento.
Quest'arte del dolore, come sport,
la pratico da quando ero bambina.
Ho imparato seguendo con impegno
la traiettoria delle frasi altrui.


Riyueren



Genova, 10 maggio 2015

lunedì 6 aprile 2015

Gli occhi



Villa Panza - Varese

Gli occhi mi guidano all'ascolto
e sulle labbra
le parole acquistano una forma.
Consonanti visibili e vocali:
così la frase si compie nel mio sguardo.

Ma chi li aiuterà, i miei occhi,
se l'orizzonte a un tratto si raddoppia,
sulle spalle ogni linea mi s'incurva
per adagiarsi obliqua sopra al cuore?


Riyueren



Villa Panza - Varese

I miei occhi sono tutto l'aiuto che ho: mi ci appoggio sempre di più, come ad un bastone, anzi, due, come le stampelle. Sorreggono la mia comprensione del mondo: non mi sfuggono i suoi movimenti, anche i più impercettibili.


So leggere le labbra delle persone: vocali e consonanti si susseguono in un insieme di forme che mi guida al senso compiuto, al significato, al di là dei suoni che sfuggono sempre più velocemente alle mie orecchie.

Ora devo trovare un aiuto per questi occhi che da tanto fanno un doppio lavoro: guardano e ascoltano. Sono stanchi. Prosciugati dalla mia inquietudine di "vedere" e dalla fretta di comprendere quello che "vedo".

Occhi diventati troppo sensibili: un alito di vento, una giornata di sole pieno li feriscono. 
Mi regalano immagini sorprendenti della mia essenza e nel farlo si consumano.

Sono coraggiosi, i miei occhi: come falene si fissano a questo schermo, a questa luminosità virtuale che sola permette la visibilità dei miei sguardi a me stessa e al mondo con cui li condivido.

Ardono e bruciano ancora di più quando li rivolgo al mio interno.
Piangono al mio posto, i miei occhi: piangono le lacrime che io vorrei trattenere.

Sfidano i contorni del mondo, che sempre più sfumano uno nell'altro e si sdoppiano: poveri miei occhi, che continuano il loro cammino generoso in questo labirinto che si fa via via più silenzioso.

Solo la mia anima, credo, avrà la forza per sorreggerli.

Villa Panza - Varese

mercoledì 1 aprile 2015

La terza foto

Esplorazioni

Ci sono due foto nei miei occhi.
A sinistra un cane e il suo naso
assaporano luci su selciati di ombre.
C'è odore di oscurità,
un sentore di gabbia e guinzaglio.
Ma nel sole al mattino
un presagio si può anche ignorare.
A destra un piccolo uomo esplora
il dipinto di vita e di morte:
si chiederà, forse,
il nome del pittore
il perché dei suoi gesti a colori.
Un giorno ricorderà ogni domanda
come un sogno lontano.
Io vengo per ultima.
Sono la foto che non c'è.
L'invisibile scatto di ogni giorno.
Mutevole immagine del tempo nel Tempo.
Nella camera oscura del cuore
mi vado formando di sguardi e silenzio.


Riyueren


Esplorazioni


Io sono la terza foto di due: essere invisibile non significa non esistere. La farfalla chiusa nel suo bozzolo, non più bruco e non ancora farfalla è un presente in divenire... esattamente come una fotografia. Che uno scatto "fermi" in qualche modo un qualcosa o un qualcuno è una pia illusione (non certo mia, però).
Un'immagine non è che un inizio, un brodo primordiale di luci e di ombre, talvolta soffuse di colori, talvolta nude.
Un big bang del cuore: da quell'esplosione stellare nascono altri sguardi, altri mondi...altri percorsi.
Ogni fotografia si avvolge nel suo bozzolo, poi trova le sue ali e vola via, portandoti con sé.
Cresce, ti sgretola, come una piantina sa fare con l'asfalto.
Poi fiorisce.
E ci sei tu, sulla sommità del suo stelo.

Major Arcana: Strength

venerdì 27 marzo 2015

Come piume

The bench

Vorrei avere una piuma,
una soltanto,
non importa di quale colore.

Vorrei essere, una piuma
ora che si avvicina
la stagione dei voli.

Vorrei sentire il vento
prima ancora che arrivi a baciare
le mie ali di dolore.

Vorrei essere il grano di sabbia
che l'onda danzando ruba
e ridona alla riva.

Ma soprattutto vorrei
in quest'oceano di sogni
trovare
ciò che io sono
e come luce notturna
galleggia
in attesa del giorno.


Riyueren

Le parole di un mio desiderio e le foto dei petali caduti dal pruno al cemento. 

Petali

Tutto vuole significare che anche nella fine ci può essere un momento di Bellezza pura, incontaminata, al di là dei pensieri che si rincorrono o dei mozziconi di sigaretta gettati dal balcone.

Petali

Tutto si riavvolge in un cerchio nelle mani del vento.

Petali

La dolcezza delle cose che vanno a morire e nello stesso tempo offrono ancora se stesse non diventa un velo di malinconia sui miei occhi, ma l'espressione di una forza più grande della fragilità di cui siamo fatti.


Petali

La solitudine alla fine non è un qualcosa di imposto o di autoimposto, per me: diventa una scelta in cui l'anima scorre come acqua.

Resterebbe da chiedersi, da capire "Dove", ma forse noi vogliamo sapere troppe cose e comunque le risposte ben difficilmente ci verranno date nella nostra lingua.

Petali



Petali

E allora io navigo in mezzo ai petali caduti, ascolto le parole delle immagini. E vivo. Sono una luce notturna in attesa del giorno.

E sono anche un petalo piuma.

Petali

sabato 21 marzo 2015

Fra Luce ed Ombra

Ombre

Dispongo il mio corpo
fra il sole ed un muro:
vado in cerca di ombre
per mandarle in frantumi
... poi mi accorgo che un'ombra
non è altro che luce spezzata.

Riyueren

Primavera nell'anima. Primavera di un'anima autunnale.

Frantumare le ombre, quando in realtà quelli che a me sembrano grumi di oscurità non sono altro che gemme sui rami.

Attesa primaverile

Mi dispongo su di un'unica linea, cercando di stare in equilibrio tra un sogno e l'altro.

Il mio corpo, rivolto verso il chiarore della vita, ne spezza i raggi luminosi e genera l'ombra che mi appartiene, la forma che mi contorna l'anima.

Attesa primaverile

Sono come gemme, queste mani d'ombra: devono aprirsi quando la giusta stagione verrà. Sarà una stagione di luce tiepida e dorata, radente, forse un sole all'alba o al tramonto.

Allora io mi alzerò, finalmente: aprirò queste ali rattoppate e luce ed ombra voleremo via insieme.

Attesa primaverile