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venerdì 30 dicembre 2016

Solo un arrivederci

Migrant Soul







Questo non è certo un addio, dal momento che non privatizzo il blog e nemmeno lo cancello.
Voglio semplicemente evitare d'ora in poi inutili doppioni di post in rete, quindi mi trasferisco, parole e foto, su Mutazioni del Silenzio.

Ringrazio chi negli anni ha letto, commentato o anche soltanto seguito i miei percorsi.


Un abbraccio e i miei saluti e Auguri a tutti voi.

Susanna


giovedì 17 novembre 2016

In viaggio

Sunset

Tu credi di andar via, ma è un ritornare.
E se ascoltassi l'eco del tuo piede
quando si posa al termine del giorno
sapresti che la notte ha l'alba in bocca
vedresti come danza l'orizzonte
e come il mare si tramuta in sabbia.


Riyueren


Sunset

martedì 4 ottobre 2016

Anniversario

Wedding anniversary

4 ottobre 1980 - 4 ottobre 2016
36 anni insieme e 37 da che ci conosciamo e quasi 31 anni di figlio che condividiamo.Ci sono stati momenti belli e anche momenti non belli, ma tu mi sei sempre stato vicino e ancora sei qui, non con le parole (lo so, io ho sempre avuto un po' questa fissa del dialogo) ma con i fatti..e alla fine è questo che conta.Ci sono persone che parlano molto ma in realtà non dicono nulla, anche se quel nulla lo sanno dire bene...(inutile dire che ovviamente nulla fanno).
Grazie di esserci.

Wedding anniversary

venerdì 26 agosto 2016

Inchiostro fluttuante

Suminagashi

Il tempo fluttua come l'inchiostro sull'acqua, poi s'imprime nella  tua vita come se fosse un pezzo di carta: la tua anima assorbe quell'attimo irripetibile che è già memoria ... l'acqua dei tuoi giorni ora diventa un foglio bianco su cui ricominciare.

Suminagashi

Queste sono strade fluttuanti dove i passi affondano e annegano, ubriachi di sogni.

Se esiste una meta bisognerà abituare lo sguardo a distinguerla fra i miraggi di questo deserto virtuale, più rovente ancora della realtà di sabbia su cui tutti camminiamo.

L'inchiostro offre i suoi doni, gli specchi fluttuano e qui non puoi che vedere te stesso.

Mirrorless in the mirror

domenica 3 gennaio 2016

venerdì 6 novembre 2015

Per Elena

Du bist die Ruh


Abito il Silenzio che mi abita.
Scelgo il Silenzio che mi ha scelta.
Indosso il suo abito sulle mie labbra
e l'abitudine alla sete frusciante
che le riveste insieme al mio respiro.

Muta, nella pienezza del Vuoto.
Completa, nella solitudine
della presenza silenziosa di me stessa.
Contemplo i riflessi dei silenzi lontani
Comprendo la necessità dei loro occhi:
il bisogno inespresso, perché inesprimibile,
di vivere nello sguardo amorevole
che vince sul Tempo,
la fine delle cose
che si annida
come un serpente
nella bocca chiusa.

E non ci sono parole necessarie:
i confini traboccano di nomi superflui
e superbi: potrebbero turbare l'orizzonte.

Fra i miei denti serrati, c'è spazio solo per la luce:
l'unico nome senza suono, caldo di ombre
dove il Silenzio crepita come la fiamma di un profumo.

Il Silenzio che ascolto e che mi ascolta.

Il Silenzio che accolgo e che mi accoglie.
Le sue mani modellano il mio sguardo.


Riyueren


Caleidoscopio d'Autunno

Ho riaperto i miei blog per te, cara amica.

sabato 21 marzo 2015

Fra Luce ed Ombra

Ombre

Dispongo il mio corpo
fra il sole ed un muro:
vado in cerca di ombre
per mandarle in frantumi
... poi mi accorgo che un'ombra
non è altro che luce spezzata.

Riyueren

Primavera nell'anima. Primavera di un'anima autunnale.

Frantumare le ombre, quando in realtà quelli che a me sembrano grumi di oscurità non sono altro che gemme sui rami.

Attesa primaverile

Mi dispongo su di un'unica linea, cercando di stare in equilibrio tra un sogno e l'altro.

Il mio corpo, rivolto verso il chiarore della vita, ne spezza i raggi luminosi e genera l'ombra che mi appartiene, la forma che mi contorna l'anima.

Attesa primaverile

Sono come gemme, queste mani d'ombra: devono aprirsi quando la giusta stagione verrà. Sarà una stagione di luce tiepida e dorata, radente, forse un sole all'alba o al tramonto.

Allora io mi alzerò, finalmente: aprirò queste ali rattoppate e luce ed ombra voleremo via insieme.

Attesa primaverile

martedì 24 febbraio 2015

Nell'erba

Nell'erba

Da un seme indesiderato
che cosa può nascere
se non esilio e solitudine?

Non ho una terra a cui tornare:
le mie radici stanno tutte in una tasca
affondano lì insieme a queste mani.

Nulla mi trattiene e io nulla trattengo
Nulla mi possiede e io nulla possiedo

A differenza degli alberi
posso rotolarmi
nell'inquietudine del vento,
vagabondare di strada in strada
trascinarmi o danzare sulla polvere.

A differenza delle pietre
non aspetto un calcio o una mano
per potermi muovere:
avanzo e cado e mi rialzo da sola.

La pianta del mio orgoglio
cresce rigogliosa nell'ombra
timida come una violetta:
nasconde la sua vita
lungo i muri
un sottile profumo di pioggia.

Riyueren

Nell'erba

giovedì 27 novembre 2014

Soltanto ombre...

Autunno a Monza

L'altrui guardare
mi ritraeva
a nebbia di me stessa
e delle bocche
il quotidiano andare
 - eterna cantilena -
il respiro mozzava al mio cammino:
senza più fiato, il Sogno
si accasciava sul ciglio, silenzioso.
Tutto non è per sempre:
se vivi nell'istante puoi vedere
come ogni luce ha un'ombra per compagna
e come l'Ombra naviga la Luce.
Quadra il suo cerchio, il Tempo
e poi s'infrange:ora il mio specchio
oltrepassa la nebbia e la dirada:
sulle mie labbra può cantare il Sogno.

Riyueren

Autunno a Monza

Ci sono parole che rimangono pura forma, parole che non camminano, non vanno da nessuna parte.

Parole che rimangono lì, come vestiti a terra, prive di un corpo, perché sono parole senz'anima.

Sono parole che i miei occhi vedono, purtroppo, anche ora che per me le linee cominciano a sdoppiarsi, come quando in Wordart inserisci al di sotto l'ombreggiatura: forse ora vedo l'ombra, appunto.

Only a shadow

Sono parole che le mie orecchie riescono a sentire, anche se sto perdendo la normalità dei suoni: forse hanno una voce che in qualche modo la mia anima, pur non volendo, percepisce.

Può sembrare un paradosso, un dolore ( perché questo è un dolore: questo sguardo, questo udito, sono dolorosi) che riesce a farmi cantare.

Autunno a Monza

Sono così imperfetta, così inutile... eppure sono così felice del mio essere nulla.

Sono circondata (dev'essere una specie di destino, ormai ne sono certa) da persone che si credono perfette ma tutto quello che riescono ad essere non è che perfetta ... infelicità.

Ombre, nient' altro che ombre... e non sanno trovare la luce che le origina.

Provo pena e compassione, ma devo andare avanti, oltrepassare la nebbia: ho bisogno di cantare la mia strada, di danzare il mio Sogno.

Autunno a Monza

martedì 11 novembre 2014

Ogni giorno


fiori e flash_072Riyueren web


Ogni giorno è un giorno strappato all'attesa
un gradino di scala nel tempo che scende
o sale, nella casa svestita di stanze.

E l'abito quotidiano l'ho riposto
nella valigia ferita dal viaggio.

Ti scrivo di cuore e di sangue,
tra un'isola e l'altra di sguardi:
tu ascolta il silenzio del foglio
mentre vado a cercargli una voce.

Riyueren

fiori e flash_076Riyueren web

lunedì 14 luglio 2014

Tre pensieri (Trio)

Ali

Quanti fiori ho raccolto, da bambina!
portavano la morte, le mie mani
e in casa mia sfioriva la Bellezza
in poca acqua di vasi improvvisati.
Ora raccolgo il mondo con lo sguardo.
Altri purtroppo strappano parole
con le radici intere e sino al cuore
le sfogliano di senso e di colori
per poi gettarle ai bordi della strada.

Riyueren




Ascoltare con gli occhi


Nel cuore del mio cuore c'è una foglia.
È un grumo silenzioso di parole,
me le ha fermate il vento sulle labbra.
Pagine sono di colori muti
ma troveranno voce nell'Autunno
stagione in cui dal grembo di una madre
sono caduta in braccio al mio destino.

Riyueren





Ascoltare con gli occhi

Sorda alla mia anima...
ora il corpo mi chiede con dolore
ad ogni angolo di carne
di riportarla indietro.
Si è smarrita nel silenzio:
come possono le mie mani
sognare così tanta luce
da indicarmi la strada?

Riyueren

Non è il Tempo che corre troppo in fretta, sono i miei pensieri.

E quando inevitabilmente cado, non è colpa dei sassi o della strada disagevole... io inciampo nelle mie paure.

mercoledì 20 novembre 2013

A Mir

Mir

Ora il bosco è silenzio. Da molto tempo, per me, era assenza di suoni... ma da oggi è silenzio. La mia anima è muta. Ti scrivo parole, oggi, le cerco, non per consolazione, ma per avere una strada comune, un sentiero di piccoli ricordi su cui camminare ancora insieme.

Nonostante la tua presenza sia rimasta, viva, nei miei occhi, il tuo essere altrove è come sangue che scorre via da me... sei una ferita rimasta aperta... una ferita che non so come chiudere. Ci provo con quello che sono, con quello che ho: parole, immagini.

Mir

L'erba sta crescendo ovunque, in questo angolo di terra sotto casa che ormai è boscaglia fitta di rampicanti e di pruni.

Mare d'erba

Le panchine sono sommerse dal verde. 

Le altalene erano morte da molto prima: sono rimasti i giochi del Tempo. 

Il Tempo continua a giocare con noi, ora che lo abbiamo inventato.

Mare d'erba

Rami secchi, spezzati... foglie cadute... rami nudi, com'è nudo il mio sguardo su di noi.

Ho un'ala spezzata... no, non è la frattura alla spalla, quella poi guarirà.

Eri tu la mia anima, tu una delle sue ali: sono rimasta a metà.
Il volo è sempre più difficile, per me.

Sapevo che sarebbe successo: un giorno uno di noi due sarebbe arrivato e non avrebbe trovato l'altro, solo che non pensavo sarebbe stato così presto.

Speravo che fossi tu a non trovare me: ti saresti alzato in volo e avresti potuto trovare altrove il cibo per i tuoi inverni.

Mir nella neve

In mezzo a tante foto, l'ultima, prima della migrazione, 30 marzo 2013... pioveva, sei venuto a salutare, pieno di goccioline.

Mir spring 2013

Ti ho rivisto il 21 ottobre scorso, il mattino dopo la partenza di Giovanni per la Germania: non avevo la fotocamera... ma eri tu, arrivato come sempre al mio solito fischio.

Da quel giorno non ti ho più visto.

Ora ho visioni di te, Mir, dei tuoi voli, delle tue piume arruffate nella neve.

Sono solo visioni prigioniere negli occhi, chiuse dentro me.
Scivolano via libere con le mie lacrime. Ma poi tornano.

Solo tu non torni.

Mir

lunedì 11 novembre 2013

Distanze

La panchina

Quando ti scrivo
le parole hanno i miei occhi
ma il loro sguardo
in realtà
è silenzio.

E se ti parlo
da così distante,
la lontananza acceca
la mia voce.

Ma se il tuo sguardo
parla nei miei occhi
l'anima si fa specchio
al nostro volo.

Riyueren



L'Albero


Ha i modi del Silenzio, la Bellezza:
ti lascia muto e fa cantare il cuore.

Di molte cose ha i modi e li nasconde:
nel vento è danza, è acqua fra le rive,
si colora d'autunno sulle foglie...

Cela il suo volto anche nei rifiuti,
ma di fango glorioso lo ricopre.

Ha il modo dell'Amore, la Bellezza:
lei non si offende se le do il tuo nome.

Riyueren



Faggeta

lunedì 12 agosto 2013

Don't look for...

Nebbia nel bosco


Non cercare di me nel ricordo.
Io sono alla prossima curva del bosco,
nella piuma che il canto ha smarrito sul muschio
nel respiro di nebbia che bacia il tuo sguardo.
Quella foglia che il cuore calpesta veloce
al margine del cielo,
confuso tra l'erba ed il vento.
Sono polvere, fiore, silenzio.
Non cercare di me nella memoria,
io non sono del Tempo.
Appartengo alle mani dell'acqua,
non ho riva se non i tuoi occhi.


Riyueren

giovedì 9 maggio 2013

Che cosa...

The end and a new beginning


Una cosa che era e ora non c'è.
L'hanno vista i miei occhi: era vera?
Le ferite lo sono.
Il mio sguardo è graffiato da quel che non era.

Riyueren


The end and a new beginning

sabato 13 aprile 2013

Riassunto

Things are us


Dalla memoria cadono i ricordi,
lacrime di colore lungo il volto:
un suono caldo leviga la pelle
un suono freddo scava le mie labbra.
Verrà l'inverno a sciogliermi d'assenza,
ma è così quieta, l'ombra, nella luce!

Riyueren


Una serie di scatti "casalinghi" (ora tutti su Mutazioni, qui ce ne sono solo alcuni) dovuti soprattutto al mio non star bene di questi ultimi giorni, e la mia anima nomade è ripartita per uno dei suoi viaggi: destinazione sconosciuta, lo saprò all'arrivo, come al solito.


Things are us (b/w is me)


E prima ancora, molto prima, la rilettura integrale di Innerland, da cui sono iniziati (e terminati, in un caso almeno) tutti i miei viaggi: volevo raccogliere in un file di Word tutte le poesie... cosa che mi ha letteralmente obbligata a rileggere anche il resto... parole che avevo dimenticato e anche parole che volevo dimenticare.

Things are us


Così questo post è un riassunto del riassunto... uno di quei giorni che ti segni sul calendario (non uso più l'agenda da un pezzo) lo guardi prima di scriverci... poi prendi un bel pennarello, uno di quelli rossi e grossi, e lui schizza via da solo: "da qui".
"Da qui", da me, da me soltanto, da me sola.

Things are us


Vedere l'elastico che è stato Innerland, vederlo tutto nella sua interezza, nell'interezza delle assenze, solo mie, peraltro, le assenze da me stessa, più che le cadute ... l'effetto è stato "grandioso": già, un dolore grande.

Things are us


Ma, come ho scritto, l'ombra è molto quieta, ora, si riposa... e lo fa grazie alla luce ... di cui, in fondo, non è altro che l'abbraccio.


Things are us (b/w is me)

martedì 2 aprile 2013

Cicatrici di libertà

Catene


L'unità di misura del dolore
non è il Tempo, l'assenza o la presenza:
è quel non detto che è fra noi sospeso,
dove il silenzio dondola i suoi giochi.

Riyueren



... in mare aperto, indosso le mie cicatrici di libertà... sono le mie vele, le mie ali... il cuore è al timone, gli occhi ormai sanno leggere gli orizzonti davanti e all'interno... se dolore c'era, l'acqua lo ha dissolto, ne rimane nell'anima un gusto come di sale a insaporire il viaggio.


Un pomeriggio al mare

giovedì 14 febbraio 2013

Per noi due...

Love


Presso di me..e dentro e fuori ancora
così lontano, che solo col pensiero..
così vicino, dove soltanto il cuore...

Nell'istante che siamo ed è memoria
ed in quel sempre che non ci appartiene...
e poi nell'ombra, la mano della luce,
che rende lunghi i sogni nell'inverno.

Per le stagioni d'alba, e sul tramonto,
quando il sole riposa nei tuoi occhi...
e per l'autunno, quando il tuo bacio è foglia
e cade su di me la primavera.

Per sentieri di lucciole e di stelle,
quando il respiro è nostro, come piuma
e le nuvole sono, ali al cielo.

Quando dei voli restano le orme...

Allora io cammino nel tuo sguardo,
in te mi abbraccio a specchio di orizzonti.
Il mio silenzio apro a tua conchiglia.

Riyueren

Mir


Per noi due, per tutti, per le persone che si amano o si sono amate. Per chi si è perso e ritrovato, per chi può soltanto ricordare. 
Non solo per oggi, ma per sempre.

E per il mio amico Paolo.Che mi ha aiutato a capire che cos'è l'Amore, quello con la A maiuscola, fatto di dedizione, di cammino insieme e anche oltre.Al di là delle inevitabili assenze imposte dalla vita.Grazie.