sabato 30 aprile 2016

Variazioni silenziose 5

Silent Variations 5

Alzo lo sguardo
e il cielo è come un prato
e l'erba delle nuvole
la scompiglia il vento.
Un fiore bianco,
sbocciato all'improvviso,
vela del sogno,
occhi del mio silenzio,
naviga un poco
e poi ritorna cielo.

Riyueren


Silent Variations 5

venerdì 29 aprile 2016

Variazioni silenziose 4

Silent Variations 4


Oh, date alla mia voce
il riposo del silenzio!
Forse su queste labbra i sogni
verranno ad abitare ancora.


Riyueren


Silent Variations 4

Variazioni silenziose 3

Silent Variations

Tirate a riva, ora le reti
grondano assenze
e sdrucciolevoli sorrisi:
guizzano desideri, tra le maglie,
lune d'argento, sogni di conchiglia
e squame silenziose di pensieri.


Riyueren

giovedì 28 aprile 2016

Variazioni silenziose 2

Silent Variations

Su queste nuvole d'aprile
naufraga il cielo e ammutolisce il tempo.
Lontano da ogni riva, il sogno
innalza le sue vele lacerate:
il silenzio si orienta e prende il largo
nelle costellazioni ignote del mio cuore.


Riyueren

martedì 26 aprile 2016

Variazioni silenziose

Silent Variations

Talvolta arrivano parole,
ma solo per sfuggirmi.
Toccano il mio silenzio addormentato,
lo toccano con mani di sogni,
poi se ne vanno
verso orizzonti alati.
Il passo del mio tempo è stanco:
le inseguo con lo sguardo
ma solo l'occhio del cuore le raggiunge.


Riyueren

venerdì 22 aprile 2016

Invisibile

Nuvole

Invisibile, per vedere
Come nuvola sui rami del cielo
Germogliare me stessa.


Riyueren


Nuvole

domenica 17 aprile 2016

Io sono in viaggio...

Every journey begins with a movement of the soul

Per conoscere la mia terra,
accarezzare il cielo,
sciogliere i confini,
percorrere i silenzi
annusare il vento
liberare i sogni
...Io sono in viaggio.

(Se non parti
non avrai mai
un luogo a cui tornare).


Riyueren


Soap bubbles

martedì 12 aprile 2016

Silent

Silent

Delle parole restano le bucce,
l'inutile visibile superfluo:
il senso è divorato sino all'osso.
Solo rifiuti ormai, abbandonati
nei boschi polverosi del pensiero:
omissioni, ambivalenze inquiete...
Dal nòcciolo lo sguardo del silenzio
piano accarezza i cerchi del mio tronco:
a radici di stelle mi germoglia.

Riyueren

Silent

"La fotografia incontra la scrittura: esperienze a confronto"

Ricopio da Mutazioni del Silenzio, stavolta. :) In modo da condividere con gli amici anche qui.




"La serie “Calligrafie d’anima” raccoglie fotografie che ritraggono realmente segni, scritture di luci che s’imprimono sui volti a segnare percorsi di memoria, riflessi sull’acqua, dove sempre e comunque le ombre non sono che luci spezzate, calligrafie di voli, segni e disegni di scrittura “altra” , nel senso di non umana, dove lo sguardo si libera al di là del senso, del significato… accoglie insieme, e abbraccia, anche la parola scritta che nella poesia, soprattutto se essenzialmente breve, come lo sguardo dell’haiku, si fa occhio e visione, affacciandosi sulle immagini e accompagnando il mio viaggio dall’interno all’esterno e viceversa, in uno scambio continuo come tra l’onda e la riva del mare.
Per motivi di impaginazione è stato possibile rendere visibile solo la foto.
Brevemente descrivo: il progetto si compone di 17 dittici, a sinistra immagine, a destra cartoncino nero (stesse dimensioni, entrambi in formato quadrato uniti da uno stesso passepartout, ) dove ho scritto a mano con gel bianco altrettanti haiku, più un dittico formato da due cartoncini neri con dedica (chi mi conosce bene sa a chi posso aver dedicato un lavoro che parla di anima) e alcune riflessioni su fotografia e poesia.
I progetti inviati da tutta Italia erano 48: ne sono stati scelti 12 che verranno proiettati interamente durante la conferenza che si terrà a Morro d’Alba (AN) nel pomeriggio dell’8 Maggio e fra i tre autori che andranno anche in mostra il 7 Maggio…ci sono anch’io!:)
Ci sono amici blogger che abitano abbastanza vicino e chissà, forse potremo incontrarci, mi hanno detto. Questo aggiunge gioia a gioia."

Certo, viaggiare in treno da Genova verso le Marche sarà un'avventura vera e propria portandomi anche dietro le foto da esporre. Sarà una bellissima avventura :)


mercoledì 6 aprile 2016

Le ali...e il Silenzio.

A distanza di tempo, voglio pubblicare anche qui queste 4 foto che mi hanno dato così tanto.Per essere precisi non è che "mi abbiano dato tanto"...mi hanno "restituito" tanto, la sfumatura è molto diversa, è quella che fa la differenza.
Mi hanno restituita a me stessa e non è una cosa da poco.
Sotto alle foto, il testo che le accompagnava.

Se ora sono una piuma che vola libera, è a queste foto che lo devo.


Ali (s)velate, ali di silenzio 1


Ali (s)velate, ali di silenzio 2


Ali (s)velate, ali di silenzio 3


Ali (s)velate, ali di silenzio 4




"Ali (s)velate, Ali di Silenzio"
Le immagini sono prive di suono, ma questo non significa che il loro silenzio non sia in realtà una “voce” che ci parla: a volte è un silenzio così “fragoroso” da obbligarci a vedere… in noi stessi, e non soltanto a guardare l’esteriorità, la bellezza formale, di un dipinto o di una fotografia.
Le immagini tracciano silenziosamente dei sentieri dentro di noi, ci indicano gli orizzonti.
Ci sono molti tipi di violenza: i più sottili, i più crudeli, forse, sono quelli che non lasciano il segno nel fisico, ma ti si imprimono nell’anima, crescendoti addosso come un vestito troppo stretto o come i rampicanti sugli alberi… e possono ucciderti ogni giorno, per tutta la vita.
Le Ali (s)velate parlano di silenzio e di assenza: dicono di una bambina che ha perso le sue scarpine, è andata, chissà dove e chissà quando, o forse sono le scarpine ad aver perso quella bambina, che ora probabilmente cammina nella vita con i piedini e l’anima nudi.
Noi non sappiamo e potremmo non sapere mai…questo è il silenzio vero, quello delle persone “andate via” e di cui non possiamo avere notizia: non sappiamo se torneranno, spesso nemmeno ci accorgiamo che sono andate via, perché a volte rimangono lì, accanto a noi…si può andare molto lontano anche senza muovere un passo.
Il Silenzio diventa un velo che copre il volto e non è detto che ce lo abbiano imposto: a volte è protezione estrema contro la paura di un volo a cui altri hanno negato le ali.
Ma noi possiamo scegliere e uscire dal silenzio che imprigiona le nostre ali, anche se abbiamo, se siamo, fragili piume.
Decidere ci può rendere liberi. Decidere ci può far volare.