A distanza di tempo, voglio pubblicare anche qui queste 4 foto che mi hanno dato così tanto.Per essere precisi non è che "mi abbiano dato tanto"...mi hanno "restituito" tanto, la sfumatura è molto diversa, è quella che fa la differenza.
Mi hanno restituita a me stessa e non è una cosa da poco.
Sotto alle foto, il testo che le accompagnava.
Se ora sono una piuma che vola libera, è a queste foto che lo devo.
Se ora sono una piuma che vola libera, è a queste foto che lo devo.
"Ali (s)velate, Ali di Silenzio"
Le immagini sono prive di suono, ma questo non significa che il loro silenzio non sia in realtà una “voce” che ci parla: a volte è un silenzio così “fragoroso” da obbligarci a vedere… in noi stessi, e non soltanto a guardare l’esteriorità, la bellezza formale, di un dipinto o di una fotografia.
Le immagini tracciano silenziosamente dei sentieri dentro di noi, ci indicano gli orizzonti.
Ci sono molti tipi di violenza: i più sottili, i più crudeli, forse, sono quelli che non lasciano il segno nel fisico, ma ti si imprimono nell’anima, crescendoti addosso come un vestito troppo stretto o come i rampicanti sugli alberi… e possono ucciderti ogni giorno, per tutta la vita.
Le Ali (s)velate parlano di silenzio e di assenza: dicono di una bambina che ha perso le sue scarpine, è andata, chissà dove e chissà quando, o forse sono le scarpine ad aver perso quella bambina, che ora probabilmente cammina nella vita con i piedini e l’anima nudi.
Noi non sappiamo e potremmo non sapere mai…questo è il silenzio vero, quello delle persone “andate via” e di cui non possiamo avere notizia: non sappiamo se torneranno, spesso nemmeno ci accorgiamo che sono andate via, perché a volte rimangono lì, accanto a noi…si può andare molto lontano anche senza muovere un passo.
Il Silenzio diventa un velo che copre il volto e non è detto che ce lo abbiano imposto: a volte è protezione estrema contro la paura di un volo a cui altri hanno negato le ali.
Ma noi possiamo scegliere e uscire dal silenzio che imprigiona le nostre ali, anche se abbiamo, se siamo, fragili piume.
Decidere ci può rendere liberi. Decidere ci può far volare.
Io credo di aver capito Susanna, credo di aver capito.
RispondiEliminaNe sono certa, Enzo.Presto ci saranno qui belle notizie.Se vai sulla bacheca di FB già le puoi vedere ;).
EliminaViste ora. Vedi? si esmina ma infine si raccoglie con merito.
EliminaCaro Enzo, si semina...ma siamo noi i semi e il seme si apre con dolore (poi si raccoglie anche con un po' di merito, però).^__^
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