mercoledì 6 aprile 2016

Le ali...e il Silenzio.

A distanza di tempo, voglio pubblicare anche qui queste 4 foto che mi hanno dato così tanto.Per essere precisi non è che "mi abbiano dato tanto"...mi hanno "restituito" tanto, la sfumatura è molto diversa, è quella che fa la differenza.
Mi hanno restituita a me stessa e non è una cosa da poco.
Sotto alle foto, il testo che le accompagnava.

Se ora sono una piuma che vola libera, è a queste foto che lo devo.


Ali (s)velate, ali di silenzio 1


Ali (s)velate, ali di silenzio 2


Ali (s)velate, ali di silenzio 3


Ali (s)velate, ali di silenzio 4




"Ali (s)velate, Ali di Silenzio"
Le immagini sono prive di suono, ma questo non significa che il loro silenzio non sia in realtà una “voce” che ci parla: a volte è un silenzio così “fragoroso” da obbligarci a vedere… in noi stessi, e non soltanto a guardare l’esteriorità, la bellezza formale, di un dipinto o di una fotografia.
Le immagini tracciano silenziosamente dei sentieri dentro di noi, ci indicano gli orizzonti.
Ci sono molti tipi di violenza: i più sottili, i più crudeli, forse, sono quelli che non lasciano il segno nel fisico, ma ti si imprimono nell’anima, crescendoti addosso come un vestito troppo stretto o come i rampicanti sugli alberi… e possono ucciderti ogni giorno, per tutta la vita.
Le Ali (s)velate parlano di silenzio e di assenza: dicono di una bambina che ha perso le sue scarpine, è andata, chissà dove e chissà quando, o forse sono le scarpine ad aver perso quella bambina, che ora probabilmente cammina nella vita con i piedini e l’anima nudi.
Noi non sappiamo e potremmo non sapere mai…questo è il silenzio vero, quello delle persone “andate via” e di cui non possiamo avere notizia: non sappiamo se torneranno, spesso nemmeno ci accorgiamo che sono andate via, perché a volte rimangono lì, accanto a noi…si può andare molto lontano anche senza muovere un passo.
Il Silenzio diventa un velo che copre il volto e non è detto che ce lo abbiano imposto: a volte è protezione estrema contro la paura di un volo a cui altri hanno negato le ali.
Ma noi possiamo scegliere e uscire dal silenzio che imprigiona le nostre ali, anche se abbiamo, se siamo, fragili piume.
Decidere ci può rendere liberi. Decidere ci può far volare.

4 commenti:

  1. Io credo di aver capito Susanna, credo di aver capito.

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    1. Ne sono certa, Enzo.Presto ci saranno qui belle notizie.Se vai sulla bacheca di FB già le puoi vedere ;).

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    2. Viste ora. Vedi? si esmina ma infine si raccoglie con merito.

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    3. Caro Enzo, si semina...ma siamo noi i semi e il seme si apre con dolore (poi si raccoglie anche con un po' di merito, però).^__^

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