mercoledì 28 settembre 2016

Amiche mie, parole

La porta


Chiedo perdono, amiche mie, parole,

se la mia bocca non vi abbraccia sempre
se sulle labbra a volte vi trattengo
a volte lasciandovi cadere
nei tempi e nei modi
e nei luoghi sbagliati
senza sorreggervi
senza difendervi
quando lo sguardo altrui vi ferisce

se vi lascio nude o vestite solo di silenzi
in questo inverno
che assedia la nostra stagione
se non proteggo i semi delle ore
e il Tempo si raggela e non fiorisce

se vi spingo avanti con la forza
se vi tolgo il respiro
il segno, l'orma e il foglio

Ma ugualmente andate, amiche mie, parole,
camminate sicure, dolcemente
portatemi con voi, sui vostri passi
voi conoscete le strade e le salite
le discese, il sottosuolo,
le pozzanghere e i mari
l'amore e il fango,
le cadute e i voli

Mentre il dolore fa da segnaposto
sulla tavola imbandita dei miei occhi
noi continuiamo, insieme,
a generare sogni
per nutrirci.

Amiche mie, amiche mie, parole
che siete terre e cieli
orizzonti e gabbie
... e le mie piume.


Riyueren

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