Chiedo
perdono, amiche mie, parole,
se la mia
bocca non vi abbraccia sempre
se sulle
labbra a volte vi trattengo
a volte lasciandovi
cadere
nei tempi
e nei modi
e nei
luoghi sbagliati
senza
sorreggervi
senza
difendervi
quando lo
sguardo altrui vi ferisce
se vi
lascio nude o vestite solo di silenzi
in questo
inverno
che assedia
la nostra stagione
se non
proteggo i semi delle ore
e il
Tempo si raggela e non fiorisce
se vi
spingo avanti con la forza
se vi
tolgo il respiro
il segno,
l'orma e il foglio
Ma
ugualmente andate, amiche mie, parole,
camminate
sicure, dolcemente
portatemi
con voi, sui vostri passi
voi
conoscete le strade e le salite
le discese, il
sottosuolo,
le
pozzanghere e i mari
l'amore e
il fango,
le cadute
e i voli
Mentre il
dolore fa da segnaposto
sulla
tavola imbandita dei miei occhi
noi
continuiamo, insieme,
a
generare sogni
per
nutrirci.
Amiche
mie, amiche mie, parole
che siete
terre e cieli
orizzonti
e gabbie
... e le
mie piume.
Riyueren
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