Era un ricordo
Di luci colorate
E di persone.
Ora è mercato
E vuoti di memoria
In fondo al cuore.
Si contano le assenze
Sulla tovaglia rossa.
Riyueren
... avevo scritto, tempo fa, che un viaggio inizia sempre con un movimento dell'anima: lo affermo ancora, ma penso che a volte il senso del viaggio lo puoi anche comprendere solo alla fine, quando torni a casa ( o in te stessa, che poi è l'identica cosa).
Il viaggio è simbolo, è costellato di significati che aprono i tuoi occhi, anche se non subito: quante cose accadono nella vita che si capiscono in un secondo momento...
Così ecco che il viaggio mio e di Giovanni a Salisburgo e Innsbruck per mercatini di Natale si è trasformato, almeno per la sottoscritta, in un viaggio alla ricerca del Natale e alla fine nella riscoperta forse di qualcos'altro ancora.
Partire prima dell'alba...e trovarsi quasi subito immersi nella nebbia: tutto acquista una dimensione diversa, inconsueta, non è più il mondo che conosci, ma ha a che fare con il Sogno.
Ti chiedi se le emozioni, quelle per cui non trovi subito le parole, siano poi tanto diverse dalle case e dagli alberi velati dalla nebbia.
Poi ti accorgi che il viaggio è un inoltrarsi nella luce del sole che sorge e allora vedi quanto sono alte le montagne e quanto è ancora più alto il cielo e da dove iniziano i colori: là, tra una nuvola e l'altra, dove le nuvole si confondono con i banchi di nebbia e gli abeti.
Quando alla fine arrivi alla meta è ancora giorno. Il Natale non c'è, almeno, non c'è ancora, perché mancano le luci..E perché mancano le luci? perché non è ancora arrivata la notte.
Ci sono figure così simili a quelle che si trovano anche nella tua città, nonostante in questo momento tu ne sia molto ma molto lontana.
Cambia la lingua: ecco, tu la ascolti e anche questa è musica, come quella dello splendido coro nella piazza del Duomo.
Le persone ti passano accanto e le parole ti arrivano, a tratti...parole che tu non comprendi, ma hanno suoni armoniosi.
E i profumi...spezie, cannella..fa freddo e non c'è vento..ma senti il calore, lo senti ugualmente.
Intanto la notte si accende: ogni angolo, ogni strada, ogni vetrina...è meraviglia. Ma il Natale, dove sarà?
I manichini sono vestiti di luci, ma hanno sguardi lontani. Che anche loro cerchino il Natale?forse neppure loro sanno dove sia veramente.
Non me lo sanno dire nemmeno i lumini rossi che ho fotografato nella chiesa di Innsbruck...
... forse ci si avvicina di più quella carezza che un'artista di strada fa ad un cane che ha fatto amicizia col suo.
...io comincio a pensare che forse quel Natale che cerco non è un Natale che si vede.
Forse questo è soprattutto il Natale dell'Uomo..Quello della Luce, forse, non è qui: non è nelle decorazioni, nelle luminarie, nei mercatini...forse la colpa è anche mia, sono troppo lontana da casa.
Certo, ogni anno davanti a quella tovaglia rossa sono sempre di più le assenze...
Ma se esiste un Natale del cuore, quello posso dire che ora ce l'ho: un dono, sì, è un dono che mi è stato fatto anche se non lo meritavo: non l'ho neppure trovato sotto l'albero addobbato ...me lo sono trovato così, giorni fa, svegliandomi al mattino. Prima non c'era..ora c'è.
Vorrei poterlo regalare anche a voi. Se mai fosse possibile "passarlo"... sappiate che l'ho nascosto, incartato, infiocchettato in ogni parola, in ogni foto di questo post. Non so se si vede, ma vi assicuro che c'è.
Con tutto il mio affetto.
Meraviglioso questo post... Tanti tanti auguri di Buon Natale e Felice anno nuovo...
RispondiElimina...buon natale......lontanodaqui....
RispondiEliminaMoltissimi auguri anche a te!
RispondiEliminaComplimenti per le foto, bellissime e suggestive!
Silvia
alcune di queste foto le avevo già viste sul tuo fotoblog... ma "montate" così, con questo tuo ricco commento, bè, è tutt'altra cosa.
RispondiEliminaIl post è bellissimo, ricchissimo... la poesia d'apertura ci orienta verso sentimenti di nostalgia e perdita. La nebbia accompagna il viaggio d'andata, poi luci e colori vivaci e tutto è festa di morte e rinascita. Lo spirito del Natale, non siate tristi, la luce sta per tornare.
Passo anche per farti i miei più cari ed affettuosi auguri di Buone Feste, con un abbraccio
eli
il natale ce lo abbiamo dentro ....non servirebbe il giorno giusto o particolare ....perchè come hai scritto il natale è nei nostri cuori ........un abbraccio....e tanti cari auguri ....
RispondiEliminaIl Natale c'è Riyu, si sente dentro le righe di ciò che hai scritto. E' una musica che ci conduce da un anno all'altro alla ricerca della luce. Ti confesso che sono passato proprio per godermi il tuo regalo di immagini e parole...e così è stato. Qui adesso ti lascio il mio abbraccio sincero, come un lumino di speranza e solidarietà. Auguri
RispondiEliminaEnzo
Carissima,
RispondiEliminanon potevi farci regalo più bello: in questo post c'è tutto il tuo cuore, la ricchezza dei tuoi sentimenti, una dolce malinconia, ma la tua grande gioia di vivere. Grazie Susanna.
Ed io, modestamente, auguri!
Alfio
Grazie per avermi fatto viaggiare con te.
RispondiEliminaMa che bello, mi hai fatto commuovere. E sì che ho la lacrima facile ma solo per le cose che mi toccano davvero.Le tue foto e le tue parole lo hanno fatto.
RispondiEliminaSono molto contenta di averti incontrata.
Tanti auguri, Rosanna
Stuopendo post, gran bel dono!
RispondiEliminaTanti tanti auguri! redcats
Ci hai raccontato con immagini e parole la storia della Vita, nebbia, buio, lontananza, tutto alla fine serve, anche se lo comprendiamo dopo. Una cosa che ha colpito anche me, girando in città straniere è come si finisce per ritrovare tante somiglianze tra la gente del posto e le persone che si conoscono o che vedo spesso. Sereni giorni di festa ed un saluto a Giovanni Fulvia
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