Non scrivo qui da un bel po'... sì, ogni tanto ci scrivo poesie, ma non le accompagno con tutte le parole di un tempo.
La cruna della mia stella era un po' abbandonata in mezzo al cielo.
Qualcosa ora è cambiato? forse.
Ieri mattina tornavo dalla palestra (sono riuscita a riprendere anche quella dopo tanto tempo) e ho visto questo guscio di lumaca per terra, ormai vuoto e spezzato in alcuni punti.
Io non so se a voi, che avete un udito normale, mentre io ci sento sempre meno, è mai successo quello che a me accade sempre più di frequente (e dura sempre più a lungo): il corpo diventa un insieme di occhi che vedono al di là delle cose e odono suoni (che evidentemente solo io sento). Perché io questo guscio l'ho visto e l'ho anche sentito: i miei occhi ci si sono posati sopra ed è stato come sentire un richiamo.
Insomma, alla fine sono andata a casa, ho posato il borsone con la roba della ginnastica, ho preso Milady, innestato il micro 105, e sono tornata indietro dal mio guscio.
Ora sono qui, con le foto davanti, e quel guscio continua a parlarmi.
Mi parla dei bruchi e dei bozzoli in cui si avvolgono... e delle farfalle che ne vengono fuori. Qualcosa che prima strisciava ed era sottomesso alle leggi della terra ora vola libero, magari per poco tempo, ma vola.
L'anima invece non ha un bozzolo, ha un guscio: ci si nasconde, ci si difende, a volte ne è prigioniera. Ci vive.
Se tu vedi il guscio spezzato... non devi essere triste: l'anima è uscita fuori, vola.. è libera. Effimera come una farfalla? forse. O forse no.
Che bello rileggerti, anche io sono stata lontana, non so perchè, ma è sempre salutare prendere le distanze per poi rientrare con più entusiasmo e costanza. e sapere che non si è soli nel vedere e sentire cosa guardare per vedere il cammino di una "farfalla".
RispondiEliminaBellissime foto, un sorriso
Beh io spero di non essere effimera...Baciobacio
RispondiEliminaPS le foto sono sempre più belle...
E’ proprio come dici Susanna, a volte il guscio si rompe, ma serve solo a rendere liberi… a liberarci da qualcosa o qualcuno...
RispondiEliminaBellissime immagini e post
Un grande abbraccio :-)
a volte il silenzio seve per ascoltare più noi stesse circondandoci e immergendoci nella realtà....e anche quello che a prima vista sembra inanimato ...parla ..parla attraverso la storia vissuta e in quella che poi ci sarà quando ha spiccato quel volo che lo ha reso ...LIBERO.....buona domenica susanna ...un'abbraccione grande
RispondiEliminaUn abbraccio anche da me. Non sottovalutare cosa dai scrivendo e fotografando. Abbiamo bisogno di bellezza affettuosa e ora che la luce si fa avara, amara l'anima...
RispondiEliminaNon sono obnubilato dalla stima e dall'affetto nei tuoi confronti RIYU, sono obiettivo ( ti piace questa eh?) perchè solo qui un vecchio guscio di vavaluci ( lumaca) diventa l'involucro dell'anima che si è liberata per volare via. Sei unica!
RispondiEliminaconcordo con Paolo...abbiamo tanto bisogno di bellezza e tu sai trovarla per noi...
RispondiEliminati abbraccio, donna che mi emoziona...
Maybe it's good to have a few broken places in our shell, some chinks in our armor. I've been meditating a lot lately about vulnerability, and how it can be a wonderful virtue. This small shell could easily be trampled and broken down further into unrecognizable elements, but the story remains the same. Ti abbraccio.
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