Una carezza.
Mani della memoria.
Vento sull’acqua.
Riyueren
Un Luna Park deserto: domani mattina, nel mondo, dopo questa notte di festa, penso che l’atmosfera sarà molto simile.
Io mi sono divertita molto, a scattare queste foto, domenica scorsa: saltellavo dappertutto, felice come quella bambina che sono, mi sembrava di essere su di una giostra meravigliosa.
Così contenta com’ero, non mi sono accorta di cosa ho effettivamente fotografato, o meglio, di “come” l’ho fotografato.
Me ne sono resa conto solo a casa, davanti al pc, riguardando gli scatti mentre li sistemavo per postarli su flickr.
Malinconia, saudade, blue(s) … e il Tempo che passa, scorre nel suo fiume di istanti … spleen … come se io avessi voluto raccogliere nelle mani tutto il mare.
Forse ho proiettato troppo, nelle immagini, stavolta.
O forse le immagini stesse mi hanno mostrato qualcosa che mi apparteneva, senza che io lo sapessi.
Forse la mia anima è diventata anch’essa un’immagine.
Il Luna Park al mattino, prima dell’apertura non è che un’attesa, una parola sospesa … un silenzio.
La carezza dei ricordi. Il vento sull’acqua … e sul cuore.
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