lunedì 9 agosto 2010

Meridiana del Silenzio (lettera commento agli amici) -da Innerland

 Geometrie di un'onda

 
Carissimi …Piccolastellina,Enzo,Max,Charly,ioEilidh,Nowhere,Luisa, Neityri … permettetemi per una volta di rispondere a tutti quanti insieme. E di farlo così, qui, non nel box dei commenti.

Mi sono resa conto che il mio ultimo post ha colpito in qualche modo e per diversi aspetti ciascuno di voi. Qualcuno si è addirittura preoccupato per me, qualcuno ne ha ricavato inquietudine. Ad altri ancora ha ricordato momenti dolorosi della loro vita.

Devo chiedervi scusa: io spesso, anzi, quasi sempre, dimentico che non sono l'unica a leggere quello che scrivo qui.
Su questa mia terra, che qualcuno di voi ha la bontà di chiamare "giardino", io scrivo da quasi tre anni. La realtà di cui parlo è la mia realtà, ho sempre detto che Innerland è un viaggio al mio interno ... logico che sia anche un viaggio all'interno della mia vita reale...non saprei inventare nulla, non so muovermi al di fuori di quella che è la mia vita ... e con "vita" intendo riferirmi sia a quella interiore sia a quella esteriore.

Non c’è mai stato nulla di virtuale, qui.


Diciamo che la mia vita interiore e quella esteriore molte volte si sono intrecciate e altrettante volte sono andate una contro l’altra. E allora qui c’erano le tag “notturno”, c’erano i silenzi, i ripensamenti … mentre al di fuori di qui c’erano dolori d’anima insopportabili.

Io sono “aria ed essenza”, non delimitabile, come scrive EnzoRasi.

Avevo provato a delimitarla, questa mia essenza, e ancora prima di creare per me Innerland.

Purtroppo il vento non si può imbrigliare, figuriamoci un’anima come la mia … fatta di acqua, oltre che di vento.
Il mio ultimo post nasce da questo, da questa presa di coscienza e di posizione.

Certo, quando ci si libera da tagliole mentali ma soprattutto emotive, l’anima ne soffre, il dolore diventa quasi un dolore fisico e bisogna sopportare la vista del proprio sangue, anche se è uno scorrere metaforico.

Su Innerland molte cose sono successe, in tre anni. Non credo che molte siastate comprese … non fino in fondo … e mi riferisco a me in prima persona … sono io che non volevo capire. Ma, come ho scritto in un commento alla mia amica Alessandra, non bisogna mai accettare caramelle dagli sconosciuti ( e neppure dagli amici, a volte): il ripieno è spesso amaro. Ale, consideriamole alla stregua di medicine: le abbiamo “buttate giù”, facevano alquanto schifo, ma in fondo ci hanno fatto bene … l’esperienza fortifica il cuore.

Naturalmente il blog continuerà, lo chiuderò solo per le vacanze e cioè dalla prossima settimana: sono solo otto giorni, poi torno ... e con Milady sicuramente piena di foto.

Chiudo questo commento-post regalandovi alcune immagini.

Vorrei servissero a rassicurare un po’ tutti.

Ho trovato ieri nei boschi delle modelle stupende, che hanno posato per me con grazia e anche tanta pazienza.

Sono bellissime.

 
Butterfly





 
Butterfly Flowers



 
Butterfly

 
Ce n’è anche una con un’ala bucata … ci si vedono i fiori, attraverso.

Come potete vedere, anche una farfalla, per quanto fragile, riesce a volare con un’ala malconcia.

Riyueren


 
Si può volare

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