Nuda e selvaggia, io bambina ancora,
era indecente, ma si tollerava.
Poi mi han cresciuta e rivestita a forza,
domato con i fiocchi i miei capelli
e ad ogni Pasqua andando dalla sarta
mi avrebbero cucito anche la bocca,
se avessero potuto, e mani e piedi.
Ora che sono sempre più una donna,
anima nuda e scalza, rendo inquieti
gli sguardi mascherati e ben vestiti.
Riyueren
Nella mia vita ho conosciuto persone in gabbia, a volte loro malgrado, a volte complici di quel quieto non vivere che porta ad avere sguardi (e anche parole) mascherati e ben vestiti... Persone che forse pensavano di essere al di qua delle sbarre, non dentro.
Ricordo l'anno scorso una visita allo zoo: i personaggi che intendo io, quelli che pensano di essere fuori dalle gabbie, erano tutti intenti a ridere in faccia agli animali, mangiando mele e fotografando con teleobiettivi da paura, usando il flash dove era proibito... sino a quando le scimmie non han girato loro il di dietro ( e allora ho riso io).
Sono stata una bambina difficile, un'adolescente ribelle per certi aspetti e zerbino per altri, ora credo di essere una donna "dolcemente scomoda".
Spero per me di diventare una vecchia un po' più saggia e di evitare le gabbie.
Spero per me di diventare una vecchia un po' più saggia e di evitare le gabbie.
Spero di conservare sempre la poesia nello sguardo, anche se la mia anima se ne va in giro nuda, selvaggia e scalza.
Mi rendo conto che così come vivo (o anche solo come guardo) posso apparire inquietante alle persone in gabbia. So anche che in futuro pagherò ancora più duramente per poter continuare ad essere me stessa.
Non ha importanza, sono sulla mia strada. E ci resto, anzi, meglio, ci cammino.
E' davvero curioso. Ieri sera ho pubblicato Right where it belongs dei Nine Inch Nails - vatti a leggere il testo - e tu ora mi pubblichi sto post.
RispondiEliminaCredo di essere in una gabbia che mi sono autoimposta per paura. Forse alla fine la libertà mi fa troppo paura. O forse ho paura di me stessa...
It reminds me of those stories that sometimes surface in the news, of animals that escape their cages...the walls that were supposedly tall enough to contain them...but, with one death-defying leap, the feline escapes her prison.
RispondiEliminaI'm entranced by your words, dear Susanna, and in agreement with Krishel's response. I also am scared to venture outside the confines that have held me in place so many years...maybe, just maybe, the rebel in me will conquer the doormat...
Cara Susi, si chiude nella gabbia tutto ciò che non si può controllare, tutto ciòche fa paura. Gli animali per primi, perché rappresentano quello che noi non sappiamo essere: una natura autentica e perfetta nella sua pura essenza. Chiudersi nella gabbia che ci auto-imponiamo rappresenta questo. Ci si chiude, ma poi ci lamentiamo di essere rinchiusi, impotenti e incapaci di fare.
RispondiEliminaUn caro abbraccio
e camminanici sempre sulla tua strada solo questo vale la pena di vivere .....se non lo faresti non ti conoscerei più .....a volte entriamo nelle gabbie ...ma per difesa nostra e debolezza ...ma se riesci sempre e perennemente a starcene fuori ...tanto di cappello .....un abbraccio grande ....
RispondiEliminaLa tua poesia è profonda, e piena di forza.
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