Naviglio Grande,
Sul cuore di Milano
Naviga il cielo.
S’affacciano riflessi
Da case silenziose.
Riyueren
Sul cuore di Milano
Naviga il cielo.
S’affacciano riflessi
Da case silenziose.
Riyueren
… un mattino, a Milano … un giorno senza tempo, perché il tempo era sospeso sull’acqua del Naviglio Grande, sospeso nella calma dei suoi colori, solo increspati ogni tanto da piccoli respiri di vento.
Da sola, come sempre, ma sempre in compagnia di Milady, che ormai è il mio occhio di riserva, ho cercato di cogliere l’anima di questa vena d’acqua che pulsa di cieli nel mezzo e di case ai lati.
L’ho trovata soprattutto al di sotto della strada, dove l’acqua e i colori sembrano come affondare nel buio, inghiottiti dalla penombra.
Non ho potuto fotografare tutto, molta della magia che mi avvolgeva il cuore è rimasta dov’era giusto che restasse, nel tempo sospeso sui riflessi: un piccolissimo uccellino che svolazzava quasi a pelo d’acqua … è rimasto a colorare i miei ricordi.
E anche la vecchina che mi è comparsa improvvisamente a lato, su uno dei ponti, mentre cercavo di fotografare il Naviglio stando esattamente nel mezzo.
Anche la vecchina è rimasta al di fuori dell’occhio della mia fotocamera, ma io continuerò a vederla così per sempre, con quella sua sciarpa di lana azzurra, in mezzo al grigio del Naviglio, vestita semplicemente, tanto da sembrare uscita un attimo da casa per venire a vedere cosa stavo combinando.
“Eh, dovrebbe fotografarlo di notte, con le luci, è bellissimo, sa?”
Le ho detto che non potevo fermarmi a dormire a Milano, che dovevo andare via in giornata. Mi ha sorriso e ci siamo salutate come due che si conoscono e si vedranno forse ancora, un giorno: io credo abbia capito che ero piena d’amore per il suo Naviglio. Mentre mi allontanavo dal ponte mi sono voltata indietro: sparita, così, improvvisamente, come improvvisamente era comparsa.
E anche la vecchina che mi è comparsa improvvisamente a lato, su uno dei ponti, mentre cercavo di fotografare il Naviglio stando esattamente nel mezzo.
Anche la vecchina è rimasta al di fuori dell’occhio della mia fotocamera, ma io continuerò a vederla così per sempre, con quella sua sciarpa di lana azzurra, in mezzo al grigio del Naviglio, vestita semplicemente, tanto da sembrare uscita un attimo da casa per venire a vedere cosa stavo combinando.
“Eh, dovrebbe fotografarlo di notte, con le luci, è bellissimo, sa?”
Le ho detto che non potevo fermarmi a dormire a Milano, che dovevo andare via in giornata. Mi ha sorriso e ci siamo salutate come due che si conoscono e si vedranno forse ancora, un giorno: io credo abbia capito che ero piena d’amore per il suo Naviglio. Mentre mi allontanavo dal ponte mi sono voltata indietro: sparita, così, improvvisamente, come improvvisamente era comparsa.
A parte la mia vecchina c’era pochissima gente, sarà stato per l’ora tarda, verso mezzogiorno … non so … ma qualche curioso però c’era.
E dopo un po’ … sono arrivati anche … gli amici... Tutti in posa … per me!
Ma la mia giornata milanese non si è limitata al Naviglio Grande.
Milano, un po’ come tutti i posti che visito, mi ha fatto i suoi regali, e sono stati bellissimi.
Milano, un po’ come tutti i posti che visito, mi ha fatto i suoi regali, e sono stati bellissimi.
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