Ho sempre detto che per me fotografare significa dare un volto alle sensazioni, alle emozioni, che mi abitano..(la scrittura invece mi aiuta a dar loro un nome...il canto..beh, la voce è una cosa talmente mia che non saprei descriverla né con le parole scritte, né con le foto..forse il suono è nome e visione insieme, non so).
Nello stesso tempo cerco di specchiarmi nell'anima delle cose che vedo.
E sin qui...
Invece, in questi pochi scatti vorrei rendere anche il "come " vedo, nel senso quasi letterale del termine.
Vorrei poter dire che ci ho studiato sopra e che "dopo numerosi esperimenti...ecc...ecc.." No, non è così: in parte c'entra quella magnifica compagna di s-ventura che è Milady, la mia D90, che forse è un pochino magica di suo...e in parte c'entra anche che stavo giocando, sì, proprio giocando, con il nuovo obiettivo, il 50 mm 1.8 per saggiarne le possibilità...in auto, di notte, città, asfalto bagnato..(ovviamente guidava mio figlio).
Insomma, mi sono resa conto che attraverso questi scatti avrei potuto far vedere agli altri quello che vede il mio occhio destro.
In questi scatti potete avere un'idea di come ci vedevo un anno fa quando ero in piena congiuntivite virale (la cosa è durata per un anno intero).
Negli scatti seguenti invece, più o meno è come ci vedo ora, specie quando anche la cornea distrofica fa i capricci..le luci di notte sono alquanto alonate..qui non si vede, ma immaginate i cerchi concentrici di un tiro al bersaglio.. tutti attorno ad ogni luce... e luminosi anch'essi. Per fortuna il problema si attenua quando uso entrambi gli occhi..è che a volte mi diverto a guardare alternativamente con uno e con l'altro: sì, perché anche il "bilanciamento del bianco" è diverso..più "caldo" da un occhio...più "freddo" dall'altro..come se avessi due filtri :)
A questo punto dovrò procurarmi anche degli scatti in cui le cose che si stagliano su di uno sfondo uniforme si sdoppiano (specie se cerco di guardarle solo con il mio "right eye")...e poi la mia "visione" sarà completa ed accessibile anche a voi. Buffo, vero? Quando lo dico che sono una "visionaria"...
La definizione più simpatica me l'ha data un'ortottista: "le tue cornee sono come quei vetri medioevali, irregolari e spessi..e quello di destra è anche graffiato".
Sarà, ma a me la vista da questa "finestra medioevale" non dispiace poi così tanto. ;)