Acqua e cielo

Cielo notturno

Io dentro agli occhi ascolto

Passi di stelle.

Riyueren

Guardare il cielo è ascolto.

Del cielo si possono ascoltare i riflessi nell'acqua, il respiro dei colori e quel mutare delle nuvole che ci fa pensare di poter raggiungere un giorno, forse, l'orizzonte dei sogni.

Per "vedere" occorre fare silenzio, ascoltare le voci, i suoni delle cose attorno a noi... ascoltarne gli echi al nostro interno.

Perché mentre le cose ci parlano e noi le ascoltiamo... sappiamo di noi un po' di più.

Io ascolto con gli occhi. Lo faccio soprattutto per necessità, specie da quando il mio sguardo è diventato un ausilio per le orecchie sempre più manchevoli.

Non saprei dire se nel cambio ci ho proprio rimesso del tutto o no.

L'altro giorno sono rimasta ad ascoltare il mare sulla spiaggia di Pegli: quei suoni sottili della spuma quando ritorna indietro in tanti rivoli.

Dai segni riesco a capire quello che purtroppo non arriva più al mio ascolto. 

Ma se ascolto con il cuore, con gli occhi... e faccio silenzio, divento silenzio io stessa... allora il mio mare interno si acquieta ed il cielo mi abbraccia con mille riflessi dorati.

Queste foto non sono che l'inizio di un discorso. Un dialogo fra me e il mare ma dove le parole come le intendiamo noi non sono necessarie.

Non so se sono stata capace di riferire tutto quello che l'acqua mi ha "detto" mentre ci guardavamo una nel cuore dell'altra, ma è stato comunque un bel pomeriggio.