domenica 25 aprile 2010

D'Anima e d'Acqua

Ali di farfalla

Vedere il mare
Là, dove incontra il cielo:
Essere fiume.

Fai del tuo cuore un lago:
Verrà a specchiarsi il Sogno.


 Riyueren



Per un lungo periodo ( veramente troppo lungo, anche se è nulla, di fronte all’infinita misura del Tempo) mi sono svegliata al mattino, grata del risveglio (sia che il mio giorno fosse sereno, sia che il mio cielo fosse grigio e gonfio di piogge vicine).

Per questo troppo lungo periodo sono stata felice credendo di essere sveglia, mentre in realtà non avevo mai dormito così profondamente.

Quella che credevo realtà non era altro che un sonno pieno di sogni: erano talmente tanti e così vividi che, per essere un sonno, ripensandoci dopo, a ragion veduta, era molto agitato.

Non erano sogni, infatti, ma incubi.

Come cambiano, le cose, come sono diverse, le ore del giorno, quando arrivi a comprendere quale davvero è il giorno e quale è la notte...!

Ora conosco il peso della notte quando ti grava sugli occhi e te li chiude al giorno.

Forse l’inganno peggiore, quello per cui non esiste perdono, è far credere all’anima di essere sveglia mentre in realtà è addormentata in un sonno abissale (abitato da luminose e guizzanti menzogne, i nuovi mostri marini che popolano la Terra).

Qualcuno non saprà di che parlo, ma io sì.

Qualcuno forse si specchierà in queste parole un po’ strane.

O magari, in questo lago che è diventato il mio cuore, si specchieranno solo i miei sogni … (speriamo non capovolti, ma comunque saprò metterli al diritto).

 Qui dietro c’è una persona e qui dentro c’è la sua vita, imperfetta quanto si vuole, ma è vita.

Vita che scorre, perché vuole essere fiume.

Vuole vedere l’orizzonte, dove il mare incontra il cielo.

E per riposare il suo cuore, a volte un po’ stanco, lo trasforma in un lago, perché ama riflettere il bosco che la circonda … i sogni che abitano sulle sue rive.


 

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