Troppe domande.
Parole come nodi
Vengono al tempo.
L’intrico dei silenzi,
A spettinarmi il cuore.
Riyueren
… oggi sono qui a chiedermi perché ho vissuto sempre di domande.
In fondo risposte non ne ho avute da me e neppure da altri: perché dunque ho continuato a fare e a farmi domande?
Ecco, ci risiamo: un’altra domanda … ancora.
Così, alla fine, le parole sono diventate come nodi, sì, come i nodi dei capelli … ed ora tutti questi nodi sono arrivati al Tempo, così come i nodi dei capelli prima o poi arrivano al pettine.
Ma i nodi di parole non sono altro che grovigli di silenzi.
Mi guardo allo specchio: mi accorgo di avere il cuore spettinato. E anche l’anima.
Sto cercando di sgrovigliare la mia vita.
Non voglio più chiedermi da dove vengo o dove andrò.
Voglio semplicemente essere qui. E sentire il respiro che mi attraversa.
Di tutte le domande che mi sono posta, di tutte le risposte che non ho avuto o non ho saputo darmi, mi è rimasta nel respiro solo una parola:
armonizzazione
Ed è questa la strada che voglio percorrere.
Con tutto quello che ho: con quello che mi è rimasto, dopo che le parole si sono sgrovigliate nel silenzio. Il pettine del tempo ha “denti” assai fitti, qualche nodo si è anche spezzato.
Qualche nodo … non io.
Nessun commento:
Posta un commento