...per continuare il mio viaggio. "Le parole in-segnano i confini... le immagini aprono gli orizzonti" Riyueren
martedì 28 giugno 2011
Semi di mimosa
Sull'orizzonte, case nuvolose.
Limpido sorride il cielo, e in alto
nasconde il suo sereno agli occhi umani.
Dentro di noi io scavo una conchiglia
perché l'onda del cuore ci raccolga.
Riyueren
Sono piccole storie...e sono semi.
Quelli che tu ed io abbiamo piantato molto tempo fa, consapevoli solo dell'amore e molto meno del futuro, che pare abbia deciso di presentare un conto troppo salato e il mare c'entra poco.
Le piccole storie che s'intrecciano dentro di noi e a volte ne escono, si trasformano e ci cambiano.
Sabato pomeriggio sono tornata indietro nel tempo.
Le ariette di Rossini, il saggio in Conservatorio, 25 anni fa e nostro figlio nella pancia..la musica lo ha sempre calmato. Ricordi?
Io mi ricordo "Quel mazzolin di fiori" cantato a due voci (tu sei sempre stato bravissimo a fare la seconda e anche la terza, abituato com'eri in banda a fare il controcanto con la tromba o il flicorno) per tutta la durata di un viaggio in auto, perché lui si agitava e mi faceva male la pancia.
La musica è sempre stata "una di famiglia", a casa nostra: armonie, dissonanze..ma ancora oggi nostro figlio mi ha detto che un suo amico trova questa casa calda, anche quando noi non ci siamo.
Questa casa sa di noi molto più di quello che noi crediamo di sapere.
Sabato pomeriggio...chissà cos'hai pensato nel vederci tutti e due a fare musica insieme davanti a te.
Ti avevo detto che avrei cantato per te e così ho fatto. "Lo facciamo per papà" - ho detto a Gio - e lui mi ha sorriso e mi ha detto di sì.
Ho dimenticato tutti i miei problemi, mi sono affidata al suono del pianoforte...lui "canta con le mani" gli hanno detto...ed è proprio vero, io non avrei saputo dirlo meglio.
"Il cielo in una stanza" e "Almeno tu nell'universo" te le abbiamo dedicate...lo sai, perché io cantavo e guardavo solo te.
Una madre e un figlio uniti dall'amore per la musica e per una stessa persona...beh, sono una grande forza.
E non dimenticare che insieme a noi c'è anche una piccola storia a quattrozampe.
Stiamo tirando tutti nella stessa direzione, ora. Andrà tutto bene.
Le piccole storie che s'intrecciano dentro di noi e a volte ne escono, si trasformano e ci cambiano.
Sabato pomeriggio sono tornata indietro nel tempo.
Le ariette di Rossini, il saggio in Conservatorio, 25 anni fa e nostro figlio nella pancia..la musica lo ha sempre calmato. Ricordi?
Io mi ricordo "Quel mazzolin di fiori" cantato a due voci (tu sei sempre stato bravissimo a fare la seconda e anche la terza, abituato com'eri in banda a fare il controcanto con la tromba o il flicorno) per tutta la durata di un viaggio in auto, perché lui si agitava e mi faceva male la pancia.
La musica è sempre stata "una di famiglia", a casa nostra: armonie, dissonanze..ma ancora oggi nostro figlio mi ha detto che un suo amico trova questa casa calda, anche quando noi non ci siamo.
Questa casa sa di noi molto più di quello che noi crediamo di sapere.
Sabato pomeriggio...chissà cos'hai pensato nel vederci tutti e due a fare musica insieme davanti a te.
Ti avevo detto che avrei cantato per te e così ho fatto. "Lo facciamo per papà" - ho detto a Gio - e lui mi ha sorriso e mi ha detto di sì.
Ho dimenticato tutti i miei problemi, mi sono affidata al suono del pianoforte...lui "canta con le mani" gli hanno detto...ed è proprio vero, io non avrei saputo dirlo meglio.
"Il cielo in una stanza" e "Almeno tu nell'universo" te le abbiamo dedicate...lo sai, perché io cantavo e guardavo solo te.
Una madre e un figlio uniti dall'amore per la musica e per una stessa persona...beh, sono una grande forza.
E non dimenticare che insieme a noi c'è anche una piccola storia a quattrozampe.
Stiamo tirando tutti nella stessa direzione, ora. Andrà tutto bene.
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domenica 26 giugno 2011
Bianco & Nero
"...nel Bianco & Nero sono contenuti tutti i colori di un nuovo inizio.
Sembra silenzioso, il Bianco & Nero, rispetto al colore...ma per me questo silenzio in cui tutto è semplicemente luce e buio (passando attraverso le mille sfumature dell'ombra) ha tutta la forza di parola che può avere uno sguardo.
È un silenzio che filtra, fa di me trasparenza, purifica come fuoco e fa luce, in me e anche fuori."
Riyueren
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giovedì 23 giugno 2011
La vera Bellezza
...due piume che volano in silenzio: la vera Bellezza è abbracciare il vento.La vera Bellezza è libertà di volo e di silenzio. Semplicemente...libertà.Libertà di essere se stessi...vivere in armonia, danzando al ritmo del proprio cuore.
Libertà di respirare i propri sogni.
Riyueren
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Silenzio (in bianco & nero)
Io lo pensavo immobile, il Silenzio,
perché come una roccia è saldo,
robusto come il tetto che mi copre,
alto nel cielo con gli alberi al tramonto...
Non è fermo, il Silenzio: mi accompagna.
Ha la stessa natura del respiro,
ha le mie mani e abita il mio sguardo.
Si capovolge spesso negli specchi,
fa capriole, incide i miei sorrisi.
Irriverente, a volte, si diverte,
a dimostrarmi il vuoto delle cose,
gli inutili recinti di parole
dove il mio mondo s'imprigiona ai suoni.
Le sue immagini mormora al mio cuore
poi su di me sospira e si frantuma
come le onde, in rivoli di sabbia.
Riyueren
perché come una roccia è saldo,
robusto come il tetto che mi copre,
alto nel cielo con gli alberi al tramonto...
Non è fermo, il Silenzio: mi accompagna.
Ha la stessa natura del respiro,
ha le mie mani e abita il mio sguardo.
Si capovolge spesso negli specchi,
fa capriole, incide i miei sorrisi.
Irriverente, a volte, si diverte,
a dimostrarmi il vuoto delle cose,
gli inutili recinti di parole
dove il mio mondo s'imprigiona ai suoni.
Le sue immagini mormora al mio cuore
poi su di me sospira e si frantuma
come le onde, in rivoli di sabbia.
Riyueren
venerdì 17 giugno 2011
Promessa (maschere 2)
Per me nelle parole ho aperto un varco:
è entrato il soffio vivo del silenzio.
Così io mi respiro in meraviglia:
dissemino in colori i miei istanti.
L'eco rimane in volo sulla pioggia:
Sciolgo le ore, attesa che non s'alza.
In assenza di vento - mia conchiglia -
chiudi le tue tempeste e le spirali
naviga in te, ma naviga sicura.
Ti porteranno odori di orizzonti
i nuovi mari, e onde sconosciute:
non è che un'isola, il nome di ogni cosa.
Riyueren
domenica 12 giugno 2011
venerdì 10 giugno 2011
Maschere
Qui manca il benché minimo silenzio,
il pudore del suono e dell'attesa.
Qui c'è il rumore sordo di una fame:
dai visceri risale indifferente
a nascondere gorghi nel suo sguardo.
Della tua libertà sa far mercato,
l'anima spegne e rende muto il cuore.
Riyueren
...perché ci sono cose che non si possono spiegare, cose a cui non mi piego e tengo per me: le parole là sopra sono una specie di riassunto, a modo mio. È che sono un po' arrabbiata, ecco, per delle cose che ho "visto" e "sentito"...e che mi permetto di definire globalmente "impalcature di parole e il vuoto dentro".
...ma almeno ora so cosa si prova a stare dentro a un quadro di Bosch...
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domenica 5 giugno 2011
Papavero Nomade
Quel che di me non so è quel che sono
Ed io lo cerco, oltre le parole.
Per coglierne un riflesso come un fiore
Ho lucidato a specchio il mio silenzio.
Riyueren
..non invento una storia, se racconto la vita di un fiore.
"Nato ai lati di una strada, ai margini della polvere. In mezzo ad altri fiori come lui, più alti e più bassi, visitato dal vento e da insetti golosi, generoso di nettare e di colore, viveva in solitudine in cima al suo stelo senza sentirsi solo.
Il suo cuore era fragile, come le ali di una farfalla: fragile e rosso.
Sembrava che uno sguardo un poco più intenso, anche se ammirato, avrebbe potuto sciuparne la bellezza.
Sembrava che uno sguardo un poco più intenso, anche se ammirato, avrebbe potuto sciuparne la bellezza.
Anche il vento non era sempre delicato, con il fiore: spesso lo stropicciava per bene, ma il fiore lo accoglieva con un grosso inchino, arrivava a sfiorare la terra... per rialzarsi subito dopo.
Poi, quando il vento andava via, il fiore si metteva a pensare: ragionava sul cielo e le nuvole, gli uccellini e le stagioni, sui suoni del vento e dell'acqua, sul rumore degli uomini.
Sapeva che come ogni cosa viva la sua vita aveva dentro di sé anche la morte.
Ma sapeva anche questo: che tra la vita e la morte c'è l'eternità."
Poi, quando il vento andava via, il fiore si metteva a pensare: ragionava sul cielo e le nuvole, gli uccellini e le stagioni, sui suoni del vento e dell'acqua, sul rumore degli uomini.
Sapeva che come ogni cosa viva la sua vita aveva dentro di sé anche la morte.
Ma sapeva anche questo: che tra la vita e la morte c'è l'eternità."
Un fiore rosso lo sa che il suo colore è per sempre: è il colore dell'anima, il colore dell'anima nomade, e nessun sole lo può scolorire.
sabato 4 giugno 2011
Lago di Massaciuccoli
giovedì 2 giugno 2011
mercoledì 1 giugno 2011
Staglieno Cimitero Monumentale - Genova
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