...per continuare il mio viaggio. "Le parole in-segnano i confini... le immagini aprono gli orizzonti" Riyueren
giovedì 28 luglio 2011
lunedì 25 luglio 2011
Fotografie
Le fotografie, le immagini, sono "occhi che hanno guardato"...ma sono anche "occhi che ti guardano" Riyueren
Giorgio ed io siamo di nuovo..."in mostra"...replichiamo "Anche questa è Genova", con l'aggiunta di numerose altre foto (visto che lo spazio è davvero grande) nell'atrio del Comune di Sestri Ponente.
Questa piccola mostra itinerante della nostra Genova in piccolo formato, proprio per meglio adattarsi ai vari luoghi che ci ospitano, vuole rivelare aspetti insoliti, scorci, sconosciuti e non, di una città da assaporare, da percorrere, da scoprire anche per chi la frequenta abitualmente.
Non solo foto, anche poesie, parole nate dalle emozioni vissute lungo le sue strade, quando, magari semplicemente girando un angolo, ti ritrovi in una piazzetta incantata, magica e silenziosa a soli due passi dal traffico cittadino.
Giorgio ed io vi aspettiamo.
Sestri Ponente, atrio di Palazzo Fieschi 25-30 Luglio
da Lunedì a Giovedì dalle 8 alle 18
Venerdì e Sabato dalle 8 alle 13.30
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giovedì 21 luglio 2011
"Principessa di un mare lontano"
A tratti, volo:
Sopra di me cammino
E a volte cado.
L'anima si fa perla,
Nel guscio del Dolore.
Riyueren
... questa è la piccola storia di una collana di suoni.
Note luminose e trasparenti come il cristallo, come trasparenti erano l'anima e il cuore di chi le aveva infilate una ad una sopra un foglio di carta pentagrammata...e non aveva neppure bisogno di riprodurle al pianoforte, perché sapeva vederle e riascoltarle al centro di se stesso.
Ci sono persone che fanno diventare luminoso tutto quello che toccano, perché internamente sono anime di luce purissima.
E così non diventa luminosa solo la musica che creano, ma anche le persone che questa musica ascoltano.
E anche se l'autore di queste sonorità luminose vola via troppo presto, come dicono accada a chi è caro agli dei, la sua luce rimane: una lucciola, per ora, come quelle piccole luci viventi che riempiono di magia le notti d'estate. O una piccola stella lontana nel cuore della notte più buia.
Ma tra non molto quella piccola luce sarà talmente grande da essere visibile al mondo intero.
Romeo Lebole, compositore ( 1964 - 2010)
* ...PRINCIPESSA DI UN MARE LONTANO ...questo è il titolo di una composizione di Romeo: io l'ho ascoltata non molto tempo fa, eseguita da mio figlio al pianoforte ed un suo amico al flauto.
Ho deciso di offrire le mie foto e collaborare per far conoscere questa musica meravigliosa. In accordo con la famiglia, una volta pronto il video ed espletate le formalità con la SIAE presso cui le musiche di Romeo sono state depositate, lo posterò sul mio canale You Tube e da lì lo ancorerò su Innerland. Spero di potervela far ascoltare presto.
venerdì 15 luglio 2011
Renga di immagini
il Tempo siede,muto.
Giochi lontani.
Anche in estate
la foglia può cadere.
Il vento è il sole.
Ali di pietra
involano preghiere.
Echi nell'ombra.
Sull'orizzonte
il sonno della nebbia.
Nuvole d'alba.
Nelle mie mani danza
La carezza del mondo.
Riyueren
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domenica 10 luglio 2011
sabato 9 luglio 2011
Piccola rosa
Quasi spezzata
Tra le sue spine, dorme.
Il Sogno è vivo.
Ragnatela sottile
Di luci nel silenzio.
Riyueren
...non so se certe sensazioni vengano a visitare solo me o anche altri, ma è solo per me che posso parlare.
Sempre più spesso mi ritrovo a vedere quello che accade come se lo osservassi da una distanza infinita...come se la lontananza mi permettesse di vedere l'insieme: come se una parte di me potesse viaggiare subito all'interno di una cosa o di un pensiero e poi se ne allontanasse per guardare meglio. Mi allontano e nello stesso tempo, incredibilmente, la mia lontananza diventa...abbraccio.
E c'è molto silenzio, in tutto questo. Ce n'è così tanto, che mi domando persino se sia giusto parlarne. Se sia giusto cercare di scriverne o mostrarlo dopo averlo fatto passare attraverso l'obiettivo della fotocamera.
Sempre più spesso mi ritrovo a vedere quello che accade come se lo osservassi da una distanza infinita...come se la lontananza mi permettesse di vedere l'insieme: come se una parte di me potesse viaggiare subito all'interno di una cosa o di un pensiero e poi se ne allontanasse per guardare meglio. Mi allontano e nello stesso tempo, incredibilmente, la mia lontananza diventa...abbraccio.
E c'è molto silenzio, in tutto questo. Ce n'è così tanto, che mi domando persino se sia giusto parlarne. Se sia giusto cercare di scriverne o mostrarlo dopo averlo fatto passare attraverso l'obiettivo della fotocamera.
Le parole segnano e in-segnano i confini: nell'attimo stesso in cui danno un nome a quello che provi o a quello che vedi...ecco, il confine, la strada...la traccia...e i tuoi passi sanno che quello è il sentiero.
Le immagini spalancano orizzonti, te li aprono anche dentro.
Sono complementari, le parole e le immagini, si aiutano a vicenda...e mi aiutano a capire.
Ogni parola per me è visione, appartiene alla dimensione del Sogno, non il sogno contrapposto alla realtà, bensì il sogno che della realtà è il cuore e l'essenza più profonda.
L'immagine sintetizza, racchiude le parole, le confina a sua volta, ma solo per distillarne la rugiada: amano l'alba, le immagini...forse le parole sono più notturne, forse perché hanno una dimensione più interiore, più nascosta.
Sono complementari, le parole e le immagini, si aiutano a vicenda...e mi aiutano a capire.
Ogni parola per me è visione, appartiene alla dimensione del Sogno, non il sogno contrapposto alla realtà, bensì il sogno che della realtà è il cuore e l'essenza più profonda.
L'immagine sintetizza, racchiude le parole, le confina a sua volta, ma solo per distillarne la rugiada: amano l'alba, le immagini...forse le parole sono più notturne, forse perché hanno una dimensione più interiore, più nascosta.
E c'è una dimensione ancora più sottile...comune ad entrambe, parole e immagini: la dimensione del suono.
Mi preparo a sentire il suono dell'erba che cresce, ad ascoltare la voce delle cose che ignoro e che per ora traboccano oltre l'argine delle parole e si muovono all'orizzonte delle immagini: mari calmi, uragani, luci, ombre...chissà. Il mio cuore è in ascolto.
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martedì 5 luglio 2011
Suq a Genova 2011...Grande Simo,Baobab Savona, Nusantara Arts Forum..& me
...amo andare nei luoghi dove sono stata altre volte: amo tornare nei luoghi che amo... sono luoghi amici, perché ci scambiamo doni.
Il suq non è esattamente un luogo: il Suq a Genova è una dimensione, una sospensione del tempo che dura per una decina di giorni.
Ogni volta che io ritorno in un posto mi attendono doni diversi...sempre più preziosi, direi...soprattutto nel caso del Suq.
Quest'anno ho ricevuto colori e profumi...unici e straordinari.
Non ci sono infatti colori e profumi più belli di quelli delle anime che s'incontrano al suq...anime nomadi: viaggiano la realtà del Sogno e danzano il sogno della Pace.
Quest'anno ho ricevuto colori e profumi...unici e straordinari.
Non ci sono infatti colori e profumi più belli di quelli delle anime che s'incontrano al suq...anime nomadi: viaggiano la realtà del Sogno e danzano il sogno della Pace.
Vi porto con me: voglio presentarvi un po' di persone.
Naturalmente andremo in..."ordine d'incontro" .
Le creazioni di Grande Simo: confesso che i primi anni andavo al suq solo per i suoi orecchini. Per me non ne esistono di più belli...hanno un qualcosa di particolare, le pietre dure,quando si sposano all'argento: solo Simona sa cogliere queste magiche vibrazioni.
E questi colori.
E poi c'è il Baobab, un'associazione di Savona che del baobab ha fatto un simbolo di accoglienza multiculturale...è un albero che ospita, nutre, il baobab, resistente, ancorato com'è al terreno...del baobab non si getta via nulla...è il punto d'incontro per ogni partenza che voglia avvicinare invece che allontanare e dividere.
E quest'anno il Baobab ha dato anche un bellissimo frutto: il piccolo Ibrahim, che qui vedete insieme alla sua mamma, Clara (che ringrazio per avermi dato il permesso di pubblicarle).
E quest'anno il Baobab ha dato anche un bellissimo frutto: il piccolo Ibrahim, che qui vedete insieme alla sua mamma, Clara (che ringrazio per avermi dato il permesso di pubblicarle).
Non aggiungo altro: vi mostro semplicemente la dolcezza...il legame tra una mamma ed il suo bambino non ha bisogno di parole.
Domenica pomeriggio ho potuto incontrare la grazia e la bellezza nelle danze e musiche originali del gruppo indonesiano Nusantara Arts Forum.
Una volta inserite su FB, le mie foto sono state taggate dai membri del gruppo e così ora mi trovo diversi commenti in indonesiano, per me intraducibili (anche Google translator è in difficoltà).
Meno male che me lo han scritto in inglese, che le foto erano di loro gradimento.
Meno male che me lo han scritto in inglese, che le foto erano di loro gradimento.
Sempre più mi convinco di una cosa: l'armonia, la serenità interiore appartengono a queste culture così lontane da noi, così diverse dalla nostra che le definisce povere ... sarà anche così, ma sicuramente sono povere di quello che in realtà non è che il nostro superfluo: peccato che a parte il superfluo a noi manchi tutto il resto.
Il suq ormai è terminato, ma i suoi colori, i suoi profumi, me li porto dentro, insieme ai suoi doni umani, fatti di incontri, amicizia,sguardi ... e danze che sono movimenti d'anima.
Al prossimo anno: vi aspetto tutti al Suq.
Al prossimo anno: vi aspetto tutti al Suq.
Sì sì, ci sono anch'io...lo avevo scritto nel titolo, no? eccomi qua, anzi, "eccoci"...Milady ed io.
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