Nuda e selvaggia, io bambina ancora,
era indecente, ma si tollerava.
Poi mi han cresciuta e rivestita a forza,
domato con i fiocchi i miei capelli
e ad ogni Pasqua andando dalla sarta
mi avrebbero cucito anche la bocca,
se avessero potuto, e mani e piedi.
Ora che sono sempre più una donna,
anima nuda e scalza, rendo inquieti
gli sguardi mascherati e ben vestiti.
Riyueren
Nella mia vita ho conosciuto persone in gabbia, a volte loro malgrado, a volte complici di quel quieto non vivere che porta ad avere sguardi (e anche parole) mascherati e ben vestiti... Persone che forse pensavano di essere al di qua delle sbarre, non dentro.
Ricordo l'anno scorso una visita allo zoo: i personaggi che intendo io, quelli che pensano di essere fuori dalle gabbie, erano tutti intenti a ridere in faccia agli animali, mangiando mele e fotografando con teleobiettivi da paura, usando il flash dove era proibito... sino a quando le scimmie non han girato loro il di dietro ( e allora ho riso io).
Sono stata una bambina difficile, un'adolescente ribelle per certi aspetti e zerbino per altri, ora credo di essere una donna "dolcemente scomoda".
Spero per me di diventare una vecchia un po' più saggia e di evitare le gabbie.
Spero per me di diventare una vecchia un po' più saggia e di evitare le gabbie.
Spero di conservare sempre la poesia nello sguardo, anche se la mia anima se ne va in giro nuda, selvaggia e scalza.
Mi rendo conto che così come vivo (o anche solo come guardo) posso apparire inquietante alle persone in gabbia. So anche che in futuro pagherò ancora più duramente per poter continuare ad essere me stessa.
Non ha importanza, sono sulla mia strada. E ci resto, anzi, meglio, ci cammino.