"Al di qua del finestrino del treno in corsa c'è un paio di occhiali. Il vetro non è molto pulito, per cui la campagna non è poi così limpida come dovrebbe. Quale vetro? un poco anche quello degli occhiali. Ma al di qua del vetro degli occhiali in corsa lo sguardo è limpido e pulito abbastanza da pulire anche quello che gli corre davanti: la campagna, il finestrino...gli occhiali stessi.
Al di qua dello sguardo pulito c'è una bambina: non conosce ancora tutte le parole, un giorno le troverà e ci correrà sopra come il treno fa con i binari. Per ora c'è soltanto il silenzio degli occhi spalancati sopra un mondo che corre.
La bambina sul treno sta aspettando di salutare un amico e vuole essere sicura di vederlo bene, perché il treno non si ferma quasi mai, rallenta soltanto, alla stazione di Granara: il loro incontro è sempre troppo veloce.
I genitori della bambina non sanno di quel momento così atteso, così ricolmo di magia... un attimo sospeso tra la realtà e la fiaba: continuano i loro discorsi adulti... non guardano dal finestrino, non vedono la campagna, i vetri sporchi, gli occhiali, la bambina...forse non vedono neppure il treno su cui stanno seduti..
Ecco, il treno ha rallentato l'andatura, la bambina si avvicina al finestrino, il suo naso quasi si schiaccia contro il vetro: la stazione di Granara scivola via e il suo amico è lì, immediatamente dopo, al suo posto, come sempre... e come sempre la saluta.
In primavera i suoi lunghi rami sono tutti verdi, sono come braccia. Quasi accarezzano il finestrino. Sono rami in corsa.
Oggi solo il mio sguardo è ancora bambino, le mie parole corrono molto spesso fuori dai binari, ho una fotocamera.
Alla stazione di Granara è rimasta un'aiuola con al centro un ceppo d'albero.
I also love weeping willows...and the stump makes me think of my favorite children's book, "The Giving Tree".
RispondiEliminaCiao Daniel...mi piacerebbe leggere quel libro.
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