domenica 18 gennaio 2015

Broken angel

Angel broken

Confesso a me stessa
e al mio specchio
che ho molto peccato
in parole, opere ed omissioni.

Per mia solitudine, mia solitudine
mia grandissima solitudine.

Nessun riflesso da supplicare.

Ho portato con me la bambina,
via dalla casa, via dal rumore.

Sulla punta delle dita
ho posato il silenzio:
voglio che l'anima mi abiti piano,
voglio toccarla senza parole.

Tutto il resto è rimasto alle spalle:
il dolore dei suoni, il mio nome,
quelle scarpe di nebbia, le foto,
gli stracci, un profumo di seta.

Ora tengo con me la bambina:
niente più suicidi di sogni.

Riyueren


Lightroots:"Segni di luce nelle stanze dell'io

2 commenti:

  1. Bellissima la poesia e stupenda la bambina. Hai fatto bene a portarla via. Ma se la porti in te, siete insieme perciò non c'è più nessuna solitudine. Un carissimo abbraccio :-)

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    1. Grazie Sharatan, quella bambina è con me, me la tengo stretta..ne scriverò presto.

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