Svanirà, l'Alba
Ma il cielo resta cielo
Anche se nudo.
Come ornamento voglio
Il fiore di un sorriso.
Riyueren
... l'Alba, per un poco di tempo, alla mia finestra: io l'ho vista.Stamattina.
Quelle nuvole striate di rosa e rosso incastonate nell'azzurro, le colline ancora scure, la città grigio-viola e il mare bluastro con l'orizzonte posato sopra e pure lui frastagliato di nuvole, come paesaggi incantati.
Tutto è lontananza, tutto svanisce: io fotografo quello che vedo, perché lo sento dentro di me, non potrei vedere nulla se non fosse così. Mi volto verso l'interno, preparo la colazione, mangio: alzo lo sguardo..e il cielo è nudo...si è spogliato dell'alba, non ci sono più nemmeno le nuvole.
Quelle nuvole striate di rosa e rosso incastonate nell'azzurro, le colline ancora scure, la città grigio-viola e il mare bluastro con l'orizzonte posato sopra e pure lui frastagliato di nuvole, come paesaggi incantati.
Tutto è lontananza, tutto svanisce: io fotografo quello che vedo, perché lo sento dentro di me, non potrei vedere nulla se non fosse così. Mi volto verso l'interno, preparo la colazione, mangio: alzo lo sguardo..e il cielo è nudo...si è spogliato dell'alba, non ci sono più nemmeno le nuvole.
In compenso le colline si sono liberate dal buio e la città sembra palpitare, tremula di vento e di luci.
Una volta deposti gli ornamenti, in questo caso l'alba, il cielo è sempre cielo.
Chissà, forse neppure s'è accorto che l'alba è andata via...o forse sì?
Io mi domando cosa resterà di me, ché i miei ornamenti in parte se ne vanno da soli, in parte sono io stessa a lasciarli cadere come vesti ingombranti.
A dire la verità, non ho mai pensato all'udito e alla vista come ornamenti e sinceramente non vorrei che se ne andassero, ma purtroppo quello che io da un po' chiamo "sgretolamento" continua, lentamente, per fortuna, ma continua.
La definizione più giusta ed anche più simpatica della mia cornea me l'ha data la mia optometrista: "A te che piace fotografare..bene, la cornea è come la lente di un obiettivo...la tua assomiglia a quei vetri medioevali, diseguali nello spessore, quasi smerigliati..e a destra fai conto che è anche un vetro graffiato."
Se posso dire, anche il bilanciamento del bianco è buffo, il mio, non quello di Milady, chè come in tutte le reflex è regolabile dal menù: io invece ho un occhio che vede in tonalità più calda mentre l'altro vede in tonalità leggermente più fredda ( e non sono "regolabile": non c'è mai riuscito nessuno ^__^)
Quanto all'udito...sono diversi anni ormai che non faccio un audiometrico..non è che non voglio farlo, è che non posso più: quando si accorgono che non sento il suono, me lo amplificano talmente tanto che mi vengono le vertigini per via dell'intensità delle vibrazioni; così o cado dalla sedia o mi viene nausea per un bel po' ( o entrambe le cose).
E ovviamente il grafico è qualcosa di spettacolare, una linea orizzontale diritta che poi ad un certo punto diventa improvvisamente verticale e scende in picchiata come la fossa delle Marianne: questo significa niente più canti di uccellini (i boschi per me sono silenziosi) a parte tortore e gabbiani (qui il buffo sta nel fatto che nei sogni io li sento, gli uccellini, canti straordinari e melodiosi e, sempre nei sogni, io dico "Ah, ma allora ci sento, mi ero sbagliata!" oppure "Oh, ci sento di nuovo!"poi mi sveglio, purtroppo..e allora devo ricordarmi di leggere il labiale-con gli occhi "medioevali" che mi ritrovo- e di cercare i programmi con i sottotitoli - impresa titanica perchè o non ci sono o scrivono strafalcioni al posto delle parole pronunciate -beh, finchè ci sento ancora non posso non accorgermene).
"Ornamenti", chiamiamoli così, che se ne vanno, si dissolvono come l'alba di stamattina.
Ma il cielo resta cielo e Susanna resta Susanna. Sento altri suoni e vedo in un modo tutto mio, con l'aiuto di Milady, che forse è l'occhio del mio cuore.
Forse verrà il giorno in cui perderò tutto, diventerò completamente priva di "ornamenti"...non importa, so che avrò sempre il mio sorriso.