La musica da camera rappresenta uno dei pilastri dell’arte del cigno di Bonn. Al suo interno, meritano una particolare attenzione i Trii per violino, violoncello e pianoforte, e i Quartetti d’archi.
Il Trio proposto fa parte del cosiddetto periodo di mezzo, ed è soprannominato Trio dello Spettro (non “degli Spettri”, come ignominiosamente viene tradotto da molti discografici ed editori) per le atmosfere di suspense e “thrilling”, volendo usare un termine commerciale. Particolarmente evidente negli infiniti tremoli del secondo movimento. L’esecuzione è affidata a tre interpreti d’eccezione: l’anziano violinista Isaac Stern ed i più giovani Yo Yo Ma ed Emanuel Ax. Il tutto è impreziosito dalla voce narrante fuori-campo del celebre attore Gregory Peck.
Il Quartetto d’archi op.132 appartiene all’ultimissimo periodo della produzione di Beethoven, a pochi mesi dalla morte. La mia scarsa competenza, triste a dirsi, di questo ramo della musica da camera priva del pianoforte mi spinge esclusivamente ad invitare l’ascoltatore ad immergersi in questo magma sonoro che ha pochi eguali nella storia della musica, affidato allo straordinario Borodin Quartet.
Giovanni Piana
Ciao, Riyueren grazie per il tuo bellissimo commento, mi ha fatto piacere conoscerti.
RispondiEliminaUn caro saluto
Ciao, Betty, anche a me ha fatto piacere conoscerti..e devo dire grazie a Dony, per questo. E invito tutti i miei amici a passare da te, per conoscere il tuo dolcissimo Mattia.Sei una mamma speciale, ti stringo forte.
EliminaTrovata!!! :-D
RispondiElimina^__^
EliminaOttima la tua presentazione e introduzione ;-)
RispondiEliminaSono contento di trovare il tuo blog ancora attivo ed anzi in piena salute! :-)
Spero vada bene anche... là fuori! ;-)
www.wolfghost.com
Grazie, Wolf, ma è tutta scritta da mio figlio. Il blog è ancora attivo, grazie, anche se ha cambiato nome (c'è anche un blogfoto su Wordpress) ;)
EliminaFuori è tutto ok, grazie!