Sino a che punto fingono, le maschere? che cosa ricoprono? o forse...che cosa svelano?
Che le maschere siano o no vive...questo dipende non solo da chi le indossa...ma anche da chi le crea.
Avevo scoperto questo luogo di magie nel 2009, praticamente "per caso", ammesso che nella mia vita il caso esista...
...Un negozio, una bottega -laboratorio, luci soffuse, perché lo sguardo si abitui a cogliere la magia ...che deve essere scoperta a poco a poco, colta interiormente: la magia ama nascondersi.
La magia di Agostino...che sta nelle sue mani, è vero, ma soprattutto dentro di lui.
Agostino è un creatore di maschere ed è un grande artista.
La prima volta che sono entrata in bottega avevo tra le mani la "Piccola", la compattina.
Un cartello segnalava: "No photos".
Ma i miei occhi andavano dappertutto, era impossibile per me tenerli fermi...maschere ovunque, alle pareti, per terra ai lati, dal soffitto.
E ho cominciato a piangere..mi scendevano giù le lacrime e non riuscivo a smettere, perché mi venivano da dentro (la stessa cosa mi era successa a Parigi al museo Marmottan, davanti al quadro di Monet, "Impression du soleil levant" ).
Mi vergognavo moltissimo, ma non riuscivo a smettere.E Agostino mi ha dato il permesso di fotografare (probabilmente sperando che la smettessi di piangere)
Il mese scorso avevo Milady e le foto sono venute un po' meglio.
Le due ore a Firenze (che tornando da Montevarchi avevo messo in programma aspettando il treno per Pisa) le ho riservate solo alla Bottega di Agostino.
Ho potuto così fotografarlo in compagnia di sua figlia Alice
Agostino e Diego sono amici da molto tempo: hanno voluto essere ritratti con una maschera molto particolare che Diego è andato a prendere nel retro della bottega: i visi sono quelli delle rispettive figlie da piccole.
Non solo: Agostino mi ha chiesto di andare a fotografare anche la sua Galleria d'Arte, nuova, che io non conoscevo ancora.
Qui le maschere sono diventate sculture, si tratta, lo vedete, di sculture cibernetiche.
Agostino mi ha spiegato che le sue maschere e sculture, in bronzo nichelato o cromato, sono "frammenti di una società post-industriale-elettronica che è già archeologia... la forma umana è solo corteccia di rivestimento, in un corpo meccanico-elettronico dove un tempo ha vissuto e con il quale ha funzionato...oggi solo un frammento, un elemento che diventa un pretesto per ricordare un tempo migliore in cui la forma di vita umana e la meccanica hanno funzionato insieme".
Cos'hanno di così particolare, le maschere e le sculture di Agostino? Traboccano di poesia e di forza insieme, di malinconia e dolcezza... tutto qui.
Se vi capita di andare a Firenze ...la magia
abita in Via Faenza, 72 r